Con la premessa di non voler togliere nulla alla grandissima inter di questi ultimi anni, guidata dal presidente massimo moratti,
tutti i giocatori e la dirigenza al completo.
Sono passate poco più di ventiquattro ore dalla nottata più felice che un tifoso interista della mia età possa aver mai vissuto,
ed il mio pensiero è diretto verso te caro Josè. L'idea di doverti salutare, mista alla grande euforia per le vittorie che ci hai regalato non mi fà dormire, e così ho deciso di scriverti questa lettera.
Quando ebbi la notizia che saresti diventato il nuovo allenatore della mia amata inter ero un pò scettico, non tanto perchè ero affezionato al mancio, ma perchè mi davi l'idea di un arrogante portoghese che vuole aver sempre ragione su tutto. E così incuriosito vidi la tua prima conferenza stampa, fù un successo. Fui sorpreso dalla tua conoscenza della lingua italiana, ed entusiasta nel sentirti utilizzare termini come 'prostituzione intellettuale' o fare una battuta dicendo 'io non sono un pirla'. Appena arrivato vincesti subito il tuo primo 'titulo italiano' contro la roma di totti. Era l'inizio di un grande amore, un amore che anche tu, orgoglioso come sei non hai tenuto nascosto. Nel corso di questi due straordinari anni hai reso l'inter (che già di per se era una corazzata) una tra i top team europei. Hai cambiato la mentalità ed il cuore di questi ragazzi, sono tanti anni che seguo l'inter, e non l'avevo mai
vista così forte e determinata. Tante volte siamo passati in svantaggio e altrettante volte abbiamo rimontato con forza, la forza di chi ha le 'palle' di rischiare il tutto per tutto, le 'palle' di mettersi in gioco continuamente. Sei stato criticato ed offeso, sia da giornalisti che da alcune autorità, ma nonostante tutto sei andato dritto per la tua strada: la strada di chi non si ferma davanti alle difficoltà e che dice sempre ciò che pensa, nella buona e nella cattiva sorte. Ed ora, ora che hai vinto TUTTO gli scettici ed i critici DEVONO inchinarsi e fare un 'meaculpa'. Josè, il pensiero di non vederti più seduto su quella panchina, con il tuo taccuino, e le tue espressioni plateali mi fà molto soffrire. E' un pò come quando un genitore si fà da parte per lasciare camminare da solo il proprio figlio.
Ebbene si Josè, ho paura, paura di dover camminare solo sapendo che tu non ci sei più a difendermi. Sappi che non potrò mai provare rancore nei tuoi confronti per la scelta che hai fatto. In fondo un pò ti capisco, questo paese a volte fa venire anche a me la voglia di andar via. bhè... che dire, un milione di Grazie non potranno mai bastare per ricambiare le gioie che ci hai regalato, sei entrato nel cuore e nella storia di questa splendida società, non ti dimenticheremo mai! ti do un arrivederci Josè, un addio è impossibile. Perchè
come dici tu 'nel calcio nulla è impossibile' e magari un giorno tornerai da noi, che ti accoglieremo a braccia aperte. Allora a presto MAGO!
tutti i giocatori e la dirigenza al completo.
Sono passate poco più di ventiquattro ore dalla nottata più felice che un tifoso interista della mia età possa aver mai vissuto,
ed il mio pensiero è diretto verso te caro Josè. L'idea di doverti salutare, mista alla grande euforia per le vittorie che ci hai regalato non mi fà dormire, e così ho deciso di scriverti questa lettera.
Quando ebbi la notizia che saresti diventato il nuovo allenatore della mia amata inter ero un pò scettico, non tanto perchè ero affezionato al mancio, ma perchè mi davi l'idea di un arrogante portoghese che vuole aver sempre ragione su tutto. E così incuriosito vidi la tua prima conferenza stampa, fù un successo. Fui sorpreso dalla tua conoscenza della lingua italiana, ed entusiasta nel sentirti utilizzare termini come 'prostituzione intellettuale' o fare una battuta dicendo 'io non sono un pirla'. Appena arrivato vincesti subito il tuo primo 'titulo italiano' contro la roma di totti. Era l'inizio di un grande amore, un amore che anche tu, orgoglioso come sei non hai tenuto nascosto. Nel corso di questi due straordinari anni hai reso l'inter (che già di per se era una corazzata) una tra i top team europei. Hai cambiato la mentalità ed il cuore di questi ragazzi, sono tanti anni che seguo l'inter, e non l'avevo mai
vista così forte e determinata. Tante volte siamo passati in svantaggio e altrettante volte abbiamo rimontato con forza, la forza di chi ha le 'palle' di rischiare il tutto per tutto, le 'palle' di mettersi in gioco continuamente. Sei stato criticato ed offeso, sia da giornalisti che da alcune autorità, ma nonostante tutto sei andato dritto per la tua strada: la strada di chi non si ferma davanti alle difficoltà e che dice sempre ciò che pensa, nella buona e nella cattiva sorte. Ed ora, ora che hai vinto TUTTO gli scettici ed i critici DEVONO inchinarsi e fare un 'meaculpa'. Josè, il pensiero di non vederti più seduto su quella panchina, con il tuo taccuino, e le tue espressioni plateali mi fà molto soffrire. E' un pò come quando un genitore si fà da parte per lasciare camminare da solo il proprio figlio.
Ebbene si Josè, ho paura, paura di dover camminare solo sapendo che tu non ci sei più a difendermi. Sappi che non potrò mai provare rancore nei tuoi confronti per la scelta che hai fatto. In fondo un pò ti capisco, questo paese a volte fa venire anche a me la voglia di andar via. bhè... che dire, un milione di Grazie non potranno mai bastare per ricambiare le gioie che ci hai regalato, sei entrato nel cuore e nella storia di questa splendida società, non ti dimenticheremo mai! ti do un arrivederci Josè, un addio è impossibile. Perchè
come dici tu 'nel calcio nulla è impossibile' e magari un giorno tornerai da noi, che ti accoglieremo a braccia aperte. Allora a presto MAGO!
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