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L'udienza della verità. Il processo finale.

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  • #46
    Originariamente inviato da delarge Visualizza il messaggio
    Ti ho lasciato stamattina che postavi, ti ritrovo ora a postare, ma non c'hai un ***** da fa?
    mi becchi sempre... siamo empatici *-*

    Cmq lux, fino a 1 mese fa, non era Moratti e Tronchetti che avevano fatto farsopoli? Come mai ci sono pure le intercettazioni di facchetti? Ah e le sim di branca??

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    • #47
      «La procura di Napoli, che deve ragionare da pubblico ministero in funzione di un giudizio penale, non può giudicare illecito penale il fatto che una persona colloqui al telefono con un'altra». Lo ha afferato il pm Giuseppe Narducci, a margine dell'udienza di calciopoli, per confutare la tesi della difesa di Moggi sulle telefonate «inedite» in cui anche altri dirigenti di società, tra cui Facchetti, conversano con designatori. Il magistrato ha ricordato in primo luogo che c'è stata già una richiesta di rinvio a giudizio, un rinvio a giudizio, una sentenza di primo grado di cui si attendono le motivazioni. La linea della procura è che tutto questo «è il risultato di un'indagine che ha riguardato anche personaggi ai vertici della Federazione ».

      L'ipotesi «è che una parte di queste persone ha costituito un'associazione per delinquere finalizzata all'alterazione del campionato di calcio di seria A 2004-5. Altre persone non hanno fatto parte di questa organizzazione ma ne hanno beneficiato soprattutto nella seconda fase di quel campionato». A proposito delle telefonate prodotte dalla difesa di Moggi, il pm Narducci ha osservato che «la procura di Napoli, contestualmente alla richiesta di rinvio a giudizio, ha preso atto per tantissime situazioni del fatto che gli elementi erano scarsi, insufficienti, si prestavano a equivoci. La questione - ha aggiunto - era e resta un'altra: riesce questa attività di indagine attraverso intercettazioni telefoniche, dichiarazioni di persone informate sui fatti, ricostruzione del traffico riservato (le sim estere, ndr), a fornire un dato probatorio sicuro, ovvero che è stata organizzata una alterazione complessiva del campionato? Noi crediamo di sì».

      «Si sta tentando di accreditare - ha aggiunto il pm - la tesi, secondo noi di assoluta inconsistenza , come se noi avessimo interpretato e valutato con un rilievo penale una serie di frasi e di comportamenti assimilandoli a quelli di chi, da che mondo e mondo, e continuerà per l'eternità a lamentarsi, protestare, a imprecare contro mille divinità perchè si sente vittima di comportamenti sbagliati, arbitraggi sbagliati o non all'altezza della situazione. Tutto questo a noi non ha interessato alcunchè».

      «Se si vuole dimostrare che non c'è reato per una serie di persone dimostrando che una o più persone hanno in alcuni momenti della loro vita colloquiato con altri, secondo noi questo risultato non può prodursi. Questa è la linea della procura che non ha problemi a far trascrivere quelle che le difese giudicano telefonate eccezionali, rilevantissime, decisive, augurandoci di dover fare un processo penale e non parlare di scudetti tolti o ricevuti che è la questione di cui si parla da 15 giorni: a noi non interessa alcunchè, noi ragioniamo su indagini e reati».


      -------------------------------------------------------


      FC Inter 1908 - NARDUCCI: "PARLARE AL TELEFONO NON E' REATO. NOI CREDIAMO CHE QUESTA INDAGINE DIMOSTRI CHE E' STATO ALTERATO UN CAMPIONATO"




      p.s Lux anche se moggi dice che farà riaprire il processo sportivo... cosa dubito fortemente. Che cosa ottiene? che è tutto in prescrizione... E che fa dice che c'è stata disparità di giudizio? Che dice che forse dovevano mandare la juve in c2.


      Moggi rischia di fare la frittata... si sta giocando il tutto per tutto e pensa di scampare a non so cosa.

      Non gli son bastate le puttane, la droga ai giocatori del napoli ecc ecc... vuol portare nella ***** anche altri ma non penso ci riuscirà. E' solo contro il mondo, e solitamente queste persone cadono da sole.


      p.p.s: Io di branca non so niente, però mi potresti portare articoli e prove concrete dove Marco branca sia uno di questi gentili clienti.
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      • #48
        No ma eh fino a un mese fa era moratti che controllava tutto assieme alla telecom. Si è dimenticato delle proprie intercettazioni che babbeo looooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooool

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        • #49
          Per quanto riguarda Branca e il negozietto di Chiasso gugoleggia un certo signor De Cillis.

          Di quello che dice la procura se ne può discutere ampiamente, dico solo che l'udienza di oggi è un ottimo inizio per smontare il castello su cui si basano tutte le tesi dell'accusa.
          Narducci per la cronaca è quello del "Piaccia o non piaccia telefonate di dirigenti dell'inter con i designatori non ne esistono...."

          Per la parcondicio:
          Napoli, 16:42

          CALCIOPOLI; MOGGI: SBUGIARDATE TANTE COSE

          "Sono state sbugiardate tante cose dette in precedenza". Luciano Moggi è soddisfatto per l'esito dell'udienza di Calciopoli. "E non finisce qui - promette l'ex dg della Juve tirando fuori dei fogli con nuove intercettazioni da una cartellina azzurra - nelle prossime udienze tireremo fuori altre conversazioni inedite che riguardano Inter e Milan". Moggi si riferisce in particolare ad una conversazione in cui l'allora presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti, avrebbe detto al designatore arbitrale Paolo Bergamo di ricordarsi di passare in società a Milano per ritirare un regalino per lui e ad un'altra intercettazione tra l'addetto all'arbitro del Milan. Leonardo Meani. e l'ad rossonero. Adriano Galliani. in cui si parla dei guardalinee Puglisi e Griselli e dell'ex arbitro Lanese. (13/04/2010) (Spr)



          Se prima dubitavo anche io che venisse riaperto il processo sportivo ora lo dubito molto ma molto meno. Se la società Juventus(cosa comunque improbabile......) chiede la parità di trattamento scordati la prescrizione. Il minimo che può succedere è che lo scudetto che vi siete cuciti venga revocato. Il massimo chi lo sà....

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          • #50
            Il primo testimone di giornata è Teodosio De Cillis, il titolare del negozio di Chiasso in Svizzera dove avrebbe venduto decine di sim straniere a Moggi, ai suoi incaricati e non solo…

            Narducci: «Per ragioni commerciali, ha mai intrattenuto rapporti diretti o indiretti con Luciano Moggi?»
            De Cillis: «L’ho visto qualche volta, ma rapporti diretti no, non ne ho intrattenuti. Io parlavo col signor Bertolini». Bertolini è? Lo scopriremo tra venti minuti…
            Narducci: «Mi scusi, nel senso che? Che vuol dire parlavo con Bertolini».
            De Cillis: «Mi son state chieste delle schede che io consegnavo al sig. Bertolini. Moggi l’avrò visto due o tre volte, ma contatti non ne avevo».
            Narducci: «Sì, d’accordo…» Per una volta voglio essere fazioso: mi sa che il pm ha già capito che sarà una malaparata, «…allora restiamo un attimo al rapporto che lei ha evidentemente intrattenuto con Bertolini, come è nato e cosa ha riguardato questo rapporto».

            Il teste racconta che Bertolini «si è presentato in negozio e ha chiesto se era possibile avere delle schede svizzere non intestate». Siccome ciò non era possibile, il buon De Cillis ha intestato al padre le schede del gestore svizzero Sun Rise che avrebbe venduto a Bertolini.

            Narducci: «E Bertolini le ha mai detto se queste schede erano per sue personali necessità o di “altri”?»
            De Cillis: «No, no, no. Non mi ha detto niente il sig. Bertolini».
            Al pm che chiede a quando risale questa prima vendita di sim svizzere, De Cillis risponde che non ricorda, gli sembra che si tratti del 2004.Per ottenere un periodo preciso, giugno 2004, il pm deve attingere al “verbale di sommarie informazioni” rese dal testimone in fase istruttoria.
            De Cillis spiega che la scelta di intestare al padre le sim è stata una sua iniziativa, dovendole intestare a qualcuno, ha scelto un familiare. Nessuna richiesta in merito alla scelta dell’intestatario gli fu rivolta da Bertolini, che era unicamente interessato a schede non intestate

            In seguito vi fu la vendita di schede di un operatore del Lichtenstein, Ring Mobile. Schede che non avevano bisogno di intestazione immediata, il cliente le poteva intestare dopo quattordici giorni dall’acquisto. Ma se non si intestano funzionano lo stesso.

            A domanda del pm il testimone dichiara che non è certo della vendita di altre sim svizzere, ma pensa di averne “date” ancora oltre alle tre iniziali schede.
            Narducci attinge al verbale delle dichiarazioni rese dal De Cillis il 7 giugno 2006: «dopo quella prima iniziale occasione il Bertolini è venuto a compare le carte sim all’incirca altre dieci o undici volte», in particolare in due occasioni tra gennaio e febbraio 2005 gli avrebbe venduto dodici sim del gestore Sun Rise. De Cillis chiarisce che quelle vendite furono ricostruite grazie agli appunti di un quaderno.
            Il pm mostra una ricevuta recante il timbro del negozio del De Cillis, da cui si risale alla vendita di nove schede sim del gestore Sun Rise. Il teste “pensa” che le schede siano state intestate al padre, ma non ne è sicuro. Però ricorda che le ha vendute a Bertolini…

            Narducci, stante il limite al numero di schede intestabili ad una sola persona, chiede se altre schede sono state intestate ad altre persone. De Cillis: «No, io le ho intestate tutte a mio padre». Il pm forse è deluso.

            In merito alle schede del Lichtenstein, la pubblica accusa cerca di definire il periodo di vendita, ma il teste non ricorda. Narducci ricorrendo al verbale delle dichiarazioni del De Cillis, riporta il periodo: giugno 2005- aprile 2006 . In particolare Bertolini nel periodo in questione avrebbe comprato 45 schede (10+6+8+5+10+6) del gestore Ring Mobile e 324 ricariche (20+120+74+10+60+40).

            Dopo più di venti minuti di interrogatorio il pm si ricorda di chiedere al teste “ma chi è Bertolini?”. Ecco, forse pure i giudici se lo chiedono.
            Narducci: «Lei ha avuto modo di apprendere quale attività lavorativa svolgesse Bertolini?»
            De Cillis «So che lavorava per la Juventus. Mi aveva regalato una maglia per mio figlio e una volta mi ha invitato a Milano per una partita. In quell’occasione ho visto in albergo il signor Moggi»
            Narducci: «Lei ha detto che in una circostanza ha avuto modo di incontrare, di avere un rapporto con Moggi…».
            De Cillis: «personalmente “l’ho visto” due volte a Milano, una volta a Torino prima di una partita e una volta in negozio»
            Narducci: «Quando e per quali ragioni è venuto (Moggi ndr) nel suo negozio?»
            De Cillis: «Non ricordo quando sia venuto. So che quando sono venuti erano Bertolini, Moggi e non ricordo se c’era una o due persone. Sono passati in negozio per vedere com’era il negozio e chi gli dava le schede. Ho fatto due chiacchiere con loro circa il funzionamento delle schede, basta nulla di più».
            A Narducci che chiede di ricordare chi fossero le altre due persone, De Cillis dichiara che una delle due era Fabiani. De Cillis lo ha riconosciuto solo perché era una persona famosa, era il ds del Messina, ma non ne ricorda neanche il nome!
            L’altra persona, da quanto risulta dal verbale del giugno 2006. sarebbe Ceravolo. De Cillis non può confermare, ma da perfetto Sherlock Holmes, sa come scoprirlo: alla dogana Moggi fu fermato da un finanziere desideroso di farsi una foto col dg della Juve. In quelle foto ci sono tutte le persone che erano state in negozio.
            Bertolini pagava in contanti, consegnando i soldi in una busta chiusa priva di intestazioni. Narducci: «non tirava fuori i soldi dal portafogli insomma…».

            Inizia il controesame, la parola a Maurilio Prioreschi.

            Prioreschi chiede a De Cillis quante schede ha venduto a Bertolini nel giugno 2004. Le amnesie del teste permangono. Soccorre ancora il verbale del giugno 2005, le schede erano tre.

            Prioreschi: «Lei ha intestato le schede Sun Rise date a Bertolini a suo padre. Le capitava che venissero clienti e le chiedessero di acquistare schede e di intestarle ad altre persone?»
            De Cillis: «No».
            Prioreschi : «Lei però ha dichiarato di aver intestato le schede a suo padre perché non poteva più intestarne a sé stesso visto che già ne aveva intestato diverse».
            De Cillis: «Se ho dichiarato quello a suo tempo, avrò intestato qualche scheda a me che poi ho dato in uso a qualche cliente».
            Prioreschi: «Quindi capitava? Non era un fatto così… –insolito ndr-»; «Proprio perché aveva esaurito la possibilità di intestarsene, magari ha intestato a suo padre anche schede per altri clienti…»
            De Cillis: «No».
            Prioreschi : «Ma prima il pm le ha mostrato una ricevuta per nove schede tutte intestate a suo padre, e lei ha dichiarato ai carabinieri che a Bertolini in quel periodo ne ha venduto solo tre al massimo quattro…»
            Su questo punto il teste è molto lacunoso. Si dice sicuro che le nove schede sono state tutte vendute a Bertolini, è una certezza che ricava dall’elenco delle sim vendute in una determinata giornata. Lo stesso elenco fornito ai carabinieri di Roma che l’avevano interrogato e poi contattato telefonicamente.
            Prioreschi: «Sono mai venuti a trovarla in Svizzera i carabinieri di Roma?»
            De Cillis: «No».
            Prioreschi: « Sicuro?»
            De Cillis: «Sì»
            Prioreschi: «Neanche il 7 giugno 2005 dopo l’esame sono venuti a Chiasso con lei?»
            De Cillis: «No»
            Prioreschi: «Tornando alle schede Ring…»
            De Cillis interrompe. «Quelle è una cosa molto difficile da ricostruire»
            Prioreschi: «Lei ha fornito un elenco delle schede Ring ai carabinieri?»
            De Cillis: «No»
            Prioreschi: «Cioè, lei non ha fornito un elenco di 385 sim Ring ai carabinieri?!»
            De Cillis: «No, no»
            Prioreschi: «Sicuro?»
            De Cillis: «Sì»
            Prioreschi: «Non sono venuti da lei i carabinieri a prendere questo elenco? Ci pensi bene…»
            Il testimone resta per qualche istante in silenzio, solo dopo che l’avvocato ricorda un’informativa dai carabinieri che riporta quell’elenco, il teste ipotizza che forse ha mandato un fax con l’elenco.

            Prioreschi: «Senta, dall’Italia venivano altre persone a comprare schede svizzere da lei?»
            De Cillis: «Vengono, vengono continuamente»
            Prioreschi: «Anche magari calciatori, personaggi famosi, attori…»
            De Cillis: «Io ho tanti, tanti clienti calciatori»
            Prioreschi: «Eh! Magari se ci dice»
            De Cillis: «schede a calciatori non ne ho mai vendute. Ho venduto telefonini»
            Prioreschi: «Quante schede Sun Rise vende all’anno?»
            De Cillis: «tra tutti i gestori svizzeri, una cinquantina alla settimana»
            Prioreschi: «Tremila l’anno. E di tutte le tremila, lei appunta regolarmente a chi le vende?»
            De Cillis: «No»
            Prioreschi: «Solo di queste?»
            Interviene il Presidente Casoria: «Avvocato tutte queste domande non sono pertinenti. Usare le schede svizzere di per sé non è reato. Nessuno dice che se uno usa una scheda svizzera commette reato».
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            • #51
              La palla passa all’avvocato Trofino

              Il presidente: «Allora diamo atto che è presente l’imputato Moggi? Revochiamo la contumacia di Moggi Luciano»
              Oooolé!

              Trofino chiede a De Cillis se oltre ai due interrogatori del maggio e del giugno 2006 ha mai più incontrato i carabinieri. Il teste ribadisce che ha avuto solo colloqui telefonici.

              Prende la parola l’avvocato Messeri (difesa Bertini) che chiede quali erano i rapporti con Bertolini e quando lo ha conosciuto.
              L’avvocato Messeri poi chiede: «Conosce o ha conosciuto dal 2004 dirigenti di altre società sportive di serie A?»
              De Cillis: «Sì ne conosco»
              Messeri: «Mi può dire chi?»
              De Cillis: «Che importanza ha dire che dirigenti conosco?» Eccolo!
              Teodosio, tu di quale parrocchia fai parte? Sotto quale cupola ti ripari?
              Messeri:«Io le ho fatto una domanda, se il presidente la ammette»
              Teresa Casoria: «Non importa effettivamente, ma risponda»
              De Cillis: «non so, io conosco calciatori…»
              Messeri: «Io le ho chiesto di dirigenti»
              De Cillis: «Non so…, non so nemmeno se Marco Branca è un dirigente. Lo conosco, viene a cambiare telefonino da me, ma non so che importanza…»
              Interviene il Presidente Casoria: «Abbiamo acclarato che il suo negozio era frequentato dall’ambiente del calcio»
              Messeri: «A me interessava sapere se dal 2004 ad oggi ha conosciuto dirigenti di squadre di serie A e chi»
              Teresa Casoria: «Collega persone che frequentano il suo negozio con la dirigenza di squadre?»
              De Cillis: «Molto prima che succedesse questa storia era venuto da me anche il fratello di Moratti. Però non conosco dirigenti con cui ho rapporti di lavoro»
              Messeri: «Qual è stata l’utilità economica per il suo negozio dalla vendita delle schede telefoniche»
              De Cillis: «Guadagnavo 13 euro per ogni scheda e 2/3 euro per ogni ricarica»
              Messeri: «Al Signor Bertolini ha praticato prezzi di favore, prezzi maggiorati o prezzi normali?»
              De Cillis: «I normali prezzi».

              Interviene l’avvocato Silvia Morescanti, difesa Fabiani.
              L’avvocato Morescanti chiede conto di due sim Sun Rise e, visto che non sono nell’elenco fornito ai carabinieri, se il teste può dare certezza (anche leggendo i suoi appunti) a chi e quando sono state date. De Cillis non offre risposte certe.

              Morescanti:«Lei prima parlava di un certo Marco Branca. Chi è il signor Marco Branca?»
              De Cillis: «Senta una cosa, io non voglio tirare in ballo altre persone…»
              Morescanti: «Senta io le ho fatto una domanda su una risposta che lei ha già dato al tribunale!»
              De Cillis: «Io abito a Como e conosco un sacco di persone. Quindi, l’inter è lì, è ad Appiano. Vicino casa mia abitano tantissimi calciatori dell’inter»
              Morescanti: «Non ho capito che c’entra l’inter?»
              ‘A Morescà, nun crederai anche tu alla favola dell’onestà nerazzurra?
              Teresa Casoria: «Branca sarà un dirigente dell’inter»
              De Cillis: «è un dirigente dell’inter»
              Casoria: «Avvocato abbiamo acclarato già, non le consento più queste domande! Nessuno dirà mai che usare schede svizzere sia reato»
              Morescanti: «Io volevo solo sapere chi è Marco Branca»
              De Cillis: «Io conosco molti dirigenti. Ho fatto il nome di Branca così, come un nome a caso»
              Interviene Trofino:«Ma perché è così preoccupato?». Già, chissà perché…
              Casoria: «Vabbè però queste domande suggestive, ad colorandum…»
              Morescanti: «Queste non sono domande suggestive signor presidente. Queste sono domande fondamentali visto che ha detto che lui non sa a chi poi ha effettivamente venduto queste schede che poi sono state attribuite o meno»
              Dopo le ultime domande dell’avvocato di Fabiani, che De Cillis conosce perché è molto famoso, (chi scrive non sa che faccia abbia Fabiani ndr), il teste viene congedato.

              Tereasa Casoria: «Ci sono altre domande? No. Allora il teste può andare, arrivederci e grazie»
              Non so che impressione abbiano tratto i miei colleghi di redazione dalle altre testimonianze, ma da questa udienza l’atteggiamento del Presidente mi sembra molto più “guardingo”. L’attenzione di Teresa Casoria pare mirata a non concedere nulla al folklore dialettico.
              Questo, da ascoltatore del processo, mi dispiace molto. Comunque mi importa poco, quel che conta è avere un giudice imparziale, quale credo Teresa Casoria possa essere.
              Non vorrei però che le prime bordate mediatiche abbiano prodotto un qualche effetto sulla impermeabilità del giudice.
              -----------------------------------------------------------
              Questo è il riferimento a branca che fa il tipo. Non dice che ha intestato schede al padre per conto di Branca... cosa che è avvenuta poi per moggi tramite bertolini
              Non dice che Branca compra schede ma un telefonino.

              Però dice che è un negozio dove vanno spesso calciatori e dirigenti. Quindi forse è un posto dove i calciatori non restano 3 ore a fare autografi e quindi è più semplice comprare lì che al centro di milano.

              Son solo mie supposizioni... Però non ho trovato la frase branca ha comprato schede


              Tra l'altro stranamente fa il nome di Branca... ma guarda un pò che cosa strana... e il nome dell'inter... Come se fosse preparata la cosa...

              p.s Lux la juve non puo chiedere che si rifaccia il processo... e anche se fosse per parità di trattamento.

              Non cambierebbe il campionato attuale. Al massimo la revoca dello scudetto e forse punti di penalizazzione nel campionato del 2006
              Non in quello attuale
              Ultima modifica di s_12; 13-04-2010, 19:27.
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              • #52
                YouTube - Intercettazioni Inedite: Facchetti fa la griglia con Bergamo


                Ah una cosa... ma al 00:37 circa il nome di collina viene fatto dal signor bergamo...


                Mi dite dove Facchetti richiede Collina?

                non capisco.
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                • #53
                  Originariamente inviato da s_12 Visualizza il messaggio
                  YouTube - Intercettazioni Inedite: Facchetti fa la griglia con Bergamo


                  Ah una cosa... ma al 00:37 circa il nome di collina viene fatto dal signor bergamo...


                  Mi dite dove Facchetti richiede Collina?

                  non capisco.
                  un grazie a macca ^^

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                  • #54
                    Originariamente inviato da wickedsick Visualizza il messaggio
                    un grazie a macca ^^
                    Vero ;_;
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                    • #55
                      perfino la redazione di ju29ro ha editato... dai su... la madre delle intercettazioni... dai poveretto facchetti fa sempre la parte del coglione... altro che campionati truccati dall'inter... che vergogna moggi...

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                      • #56
                        Io ho mai detto che Branca acquistava schede svizzere? Non mi sembra.
                        Parlavamo di ipotesi no? Cultura del sospetto no? Branca andava in quel negozio punto, poi ognuno può pensare quello che vuole.
                        Se poi ci aggiungiamo le schede requisite a un certo signor Tavaroli (ex Telecom), aggiungiamo un altro sospetto....uno più uno quanto fà?...

                        Originariamente inviato da s_12 Visualizza il messaggio
                        p.s Lux la juve non puo chiedere che si rifaccia il processo... e anche se fosse per parità di trattamento.

                        Non cambierebbe il campionato attuale. Al massimo la revoca dello scudetto e forse punti di penalizazzione nel campionato del 2006
                        Non in quello attuale
                        La Juve può, eccome se può, e il discorso cambia dal giorno alla notte e non sono io a dirlo ma un certo avvocato D'Onofrio.

                        Su come cambierebbe il campionato attuale, non so risponderti, conosco solo l'effetto minimo, che come ti ho detto è la revoca dello scudo 2006, cosa per cui stanno spingendo tutti i media che vi difendono a spada tratta.


                        Originariamente inviato da s_12 Visualizza il messaggio
                        Mi dite dove Facchetti richiede Collina?

                        non capisco.
                        Quando avremo in mano l'intercettazione completa lo impariamo, ma come ti ho già spiegato è irrilevante.

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                        • #57
                          ***** lo dice bergamo il nome di collina

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                          • #58
                            Originariamente inviato da lux1466 Visualizza il messaggio


                            Quando avremo in mano l'intercettazione completa lo impariamo, ma come ti ho già spiegato è irrilevante.
                            Quella su youtube è l'intercettazione completa...





                            p.s Su branca dicono che abbia comprato un telefonino. Su tavaroli vorrei capire che centra con l'inter. Un impiegato telecom e dopo? Era pure amico del direttore dei servizzi segreti italiani... ma non per questo penso che Branca sia talmente altolocato da conoscere i dirigenti del servizio segreto italiano.

                            La regola del sospetto... Ghedaffi è proprietario della juve, è colpa della juve se aumenta il gas in italia ;_;
                            ModeratoreGDR CARTACEI-WAR GAMES-TCG
                            - UFO-MISTERI-PARANORMALE
                            - Al Bar dello sport

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                            • #59
                              Originariamente inviato da s_12 Visualizza il messaggio
                              Quella su youtube è l'intercettazione completa...





                              p.s Su branca dicono che abbia comprato un telefonino. Su tavaroli vorrei capire che centra con l'inter. Un impiegato telecom e dopo? Era pure amico del direttore dei servizzi segreti italiani... ma non per questo penso che Branca sia talmente altolocato da conoscere i dirigenti del servizio segreto italiano.

                              La regola del sospetto... Ghedaffi è proprietario della juve, è colpa della juve se aumenta il gas in italia ;_;
                              No ma eh fino a 1 mese fa era Moratti che aveva intercettato tutti e aveva fatto Farsopoli. Eh si.

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                              • #60
                                CALCIOPOLI, FIGLIO FACCHETTI: VERGOGNOSA FALSIFICAZIONE

                                Nel corso dell'udienza odierna del processo di Calciopoli è stata fatta "una falsificazione dei fatti grave, vergognosa e inaccettabile, oltre che lesiva della memoria" di Giacinto Facchetti. E' quanto sostiene Gianfelice Facchetti, uno dei quattro figli dell'ex presidente dell'Inter scomparso nel 2006, con riferimento alla telefonata acquisita dal Tribunale di Napoli nel quale suo padre parlava con l'allora designatore arbitrale Paolo Bergamo.



                                E MO SO CAZZI VOSTRI E PARTONO LE QUERELE COGLIONI

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                                Sto operando...
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