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  • #61
    Sono d'accordo con quester. La samp è una squadra orrenda, undici titolare da 10 posto, il palermo almeno ha tanti talenti che l'anno prossimo avranno un anno di esperienza in più.
    Contate che la Fiorentina ha già battuto quest'anno, due delle 4 squadre, e ha pareggiato sabato con la terza, che sono in semifinale di CL.

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    • #62
      il palermo in champions è prematuro. ho molta più fiducia nei giocatori della samp.


      se il palermo fiisce nelle grinfie di qualche squadra inglese o spagnola, ne prende 7 o 8.

      ma non perchè siano scarsi, ma per il smplice fatto che non ci hanno MAI GIOCATO CONTRO(a squadre straniere di quel calibro), e non hanno idea di come comportarsi.
      Randy Warlord [M|A]
      Randy Warlord[AoT]

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      • #63
        Originariamente inviato da IlFabri Visualizza il messaggio
        Oh ragazzi, sabato l'inter vince 5-0 con cinque gol di Balotelli superstar e la Roma prende pallonate dalla Lanzie che si salva matematicamente e fa perdere lo scudetto alla Roma. È già scritto!!11!

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        • #64
          Ahahahahahahahahhahahahhahahahahahahahahahahahahha hahahhahahahahahahahahahahahahhahahahhahahahahahah ahahahahahahhahahahhahahahahahahahahahahahahhahaha hhahahahahahahahahahahahahhahahahhahahahahah

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          • #65
            Originariamente inviato da Azazelcaos Visualizza il messaggio
            la juve deve andare in champion per motivi economici (leggasi FIAT)

            Azazel
            ora mai la fiat ha le fabbriche all'estero... qui in italia non serve più.
            ModeratoreGDR CARTACEI-WAR GAMES-TCG
            - UFO-MISTERI-PARANORMALE
            - Al Bar dello sport

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            • #66
              Inghilterra, 1866 anni dopo la nascita di Cristo. Il mondo era una specie di formicaio dove l'uomo lavorava per fare scoperte e scoprire i segreti della scienza e gli angoli più remoti della terra. Ogni cosa rispetto ad oggi clamorosamente stupiva.
              In giro non c'era cemento e nemmeno asfalto, i paesaggi non subivano la violenza dei giganti armati con porte e finestre, agli occhi solo la bellezza di campi e granai, di alberi e colline pressocchè pianeggianti. La vita scorreva come sempre difficile, perchè l'incubo del grande sistema economo-social-mondiale di 100 anni dopo già incombeva ed aveva da più di un secolo cominciato a muoversi silenziosamente.
              Poco prima del tramonto i soliti tocchi di campana avvertivano i contadini che la giornata lavorativa era finita, era giunto il momento di incamminarsi verso casa per un meritato pasto e riposo in compagnia della propria famiglia.
              Alcuni scalzi e alcuni no, i bambini correvano e giocavano in quegli ampi spazi che si perdevano all'orizzonte e che oggi non ci sono più. Alcune cose l'essere umano ce l'ha dentro, come il gioco che comincia innato da bambino, come il ridere, come il piangere, prima o poi ciò che per forza sta nell'istinto dell'uomo viene fuori. Alcune cose gli esseri umani le imparano per forza, senza volere vengono da sole.
              E così tra un gioco e l'altro, in quella fredda Gran Bretagna di oltre un secolo fa, qualche gruppo di bambini tirava calci ad un'arancia, così per gioco passandosela tra un compagno all'altro mentre si recavano a casa. E così quasi ogni giorno, ed ogni giorno sempre diversamente, sempre inventando qualcosa di nuovo in quel gioco che appariva innocente e divertente. E chi osservava si stupiva, si divertiva, pronto a partecipare se l'arancia arrivava vicino a lui, quasi pronto a scattare un pò vergognandosi di prendere parte insieme a chi non conosceva.
              E cominciarono un pò tutti a tirare calci. Perchè era semplice. Si potevano tirare calci ai sassolini, ai fili d'erba, alle scatole, alle lattine. Ogni occasione era buona per tirare calci. L'ingegno portava avanti il gioco, dove più persone cominciarono a prendere a calci gli oggetti rincorrendoli. Quelli che rotolavano erano più divertenti.
              Gli appassionati crescevano e si moltiplicavano, fino a far venire l'idea di prendere a calci oggetti rotolanti in spazi creati apposta, senza disturbare nessuno.
              La storia poi la sappiamo, si diede inizio al grande giuoco del calcio che permette a tutti di rincorrere un'oggetto rotondo e prenderlo a calci.

              La voce di questa strana moda si moltiplicò più veloce del vento, tanto che arrivò oltre l'isola britannica. Le curie che all'inizio associavano questo gioco al diavolo e al peccato, non potettero fare a meno che peccare e partecipare a questo gioco infernale esportandolo anche in altri luoghi. Scelsero ovviamente posti poveri e scelsero il calcio per avere la scusa di far divertire chi avrebbe scelto di convertirsi alla loro credo. Ed i poveri in Brasile oun secolo fa ce n'erano parecchi...

              I brasiliani incredibilmente avevano più di tutti uno spiccato talento in quel gioco. Furono loro i primi a mostrare nuovi metodi di come maneggiare quell'oggetto chiamato ball, universalmente.

              Erano talmente bravi che ormai al calcio si giocava dappertutto, pure chi era seduto tranquillamente per fatti suoi non si risparmiava di calciare la palla verso chi ci stava giocando ed erroneamente l'aveva mandata lontano.

              Un successo incredibile. Il calcio si propagò per tutto il mondo divenendo non più un gioco ma bensì la cosa più importante e prioritaria per gli esseri umani.


              Bosco Chiesanuova, provincia di Verona, 16 Maggio 1945

              Dall'unione di Angelo Moratti ed Emilia Bossi, nasce Massimo.
              La famiglia trasferitasi nel veronese dopo la guerra, è felicissima dell'avvenimento, una gioia incredibile per la madre e soprattutto per un padre.
              Massimo sin da piccolo però non brilla in nulla. Distante dagli altri compagni è più che altro un solitario bambino che chiedo poco o nulla. Il padre un pò preoccupato resta a guardarlo in silenzio convinto che crescendo spiccherà nelle doti che lui ha sempre voluto.

              Continua...

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              • #67
                Eh beh nel 1866 non c'era il calcestruzzo. che poi col ***** che davano calci alle arance... Morivano di fame poretti.
                Ultima modifica di wickedsick; 12-04-2010, 18:29.

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                • #68
                  per onor di cronaca andrebbe detto che il calcio nacque a firenze.

                  in inghilterra prese piede più facilmente che negli altri paesi, e questo li porto a plasmare il gioco fino a farlo diventare lo sport chje tutti conosciamo(nel calcio fiorentino per esempio si poteva toccare la palla con le mani).


                  oltertutto, ci sono documenti che proverebbero, che in oriente, un gioco simile al calcio era già in atto secoli avanti cristo.
                  Randy Warlord [M|A]
                  Randy Warlord[AoT]

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                  • #69
                    A firenze giocavano coi pompelmi.

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                    • #70
                      A napoli, invece, c'era il mito dei pomodori. Gli scugnizzi si dilettavano a giocare coi pomodori appena colti. Talvolta però, tra un calcio e l'altro, un cross o un tiro, capitava che i maestosi pomodori campani si spiacciccassero sulla coppa dei poveri ragazzini i quali accorrevano festanti raccogliendo il sugo sulla coppa dello sfortunato per creare la "pummarola ncopp" che avrebbero in seguito utilizzato per fare le notissime pizze napoletane.

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                      Sto operando...
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