La Juventus chiede la revisione di calciopoli

[stedrug0]

[QUOTE=wickedsick;6076223]Cmq è inutile continuare a dire chi ha ragione e chi ha torto. Ognuno di noi ha le proprie personali convinzioni. Io ad esempio la penso diversamente dallo juventino medio e ritengo che abbia ragione Travaglio quando parla del "fattaccio". Poi posso sbagliarmi non lo metto in dubbio. Si vedrà in futuro. Cmq vi dico una cosa. Se rifanno il processo devono per forza fare il culo al milan (che c'è dentro mille volte più dell'inter che per me rimane parte lesa). Secondo voi potranno veramente rifare sto casino con Berlusconi Premier di mezzo? Rifletteteci A voi l'ultima parola, adieu.[/QUOTE

come si fa a dare ragione a prescindere a Travaglio ?! penso una delle persone piu faziose e più scorrette che ci sia! io vorrei sapere sulla base di quali dati oggettivi ritieni che l inter sia parte lesa e le altre squadre siano maggiormente implicate? e per piacere non raccontare la solita storiella da intertriste!..i nuovi fatti vi smentiscono, anzi piu degli altri avete cercato il sollazzo nella menzogna andando di stadio in stadio a cantare lo scudetto degli onesti una sola parola : buffoni!

[JustLikeToio]

Ma ha detto che dà ragione a prescindere a Travaglio? Ha scritto che la pensa come lui in questo caso, non che se a Travaglio piace la pizza ai peperoni allora piace pure a lui. E poi perché sarebbe scorretto? Perché scrive? Non mi pare l'abbiano beccato a mistificare i campionati come la dirigenza che tanto osannate voi jiudecini ( sì, vi siete dimezzati a furia di fare figure di mèrda). Vuoi sapere perché ti interessa che l'inter sia condannata?
Te lo dico subito, è perché voi poveracci vi liberate del peso di essere le uniche mele marce della storia del campionato italiano, mica per onore dello sport. L'onore dello sport avete dato prova di lasciarlo sotto lo zerbino in troppe occasioni.

[wickedsick]

Le intercettazioni di Inter e Juve son le stesse. Anzi Quelle dell'inter peggio.

[IlFabri]

L'avevi già postato Macca.
Ladri.

[wickedsick]

L'avevi già postato Macca.
Ladri.

Lo posto anche 300 volte per sti scemi jumerdini

[wickedsick]

lo sto riguardando... solo i primi 4 video sono:
facevano sospendere arbitri ed esercitavano pressioni su di loro, manovravano l'opinione pubblica attraverso media (tv, processo di biscardi e ingaggiando "giornalisti sportivi"), schede telefoniche svizzere, aiuti dalla guardia di finanza e altri pubblici ufficiali , si faceva aiutare da poliziotti per portare i regali di natale durante il regolare servizio senza aver fatto richiesta di scorta, aveva un fedelissimo che risolveva i problemi dei passaporti il generale della guardia di finanza, faceva trasferire generali della polizia chiedendo favori ai ministri, un ministro lo chiama per salvare la Torres per avere arbitraggi migliori visto che sta per retrocedere e finisce ovviamente la stagione senza retrocedere (Pisanu).

[IlFabri]

È solo fatica sprecata con loro, lascia perdere. Limitati a insultarli che è quello che realmente vogliono.

[JustLikeToio]

ROMA - Giustizia sportiva veloce ed esemplare. Chi ha sbagliato deve pagare. Arbitropoli non deve macchiare l' immagine dello sport. Ecco le tre richieste di Petrucci a Carraro. Per chiudere al più presto la coda avvelenata dell' inchiesta sulle intercettazioni telefoniche dei furbetti del palloncino. E per far cadere teste eccellenti. Il diktat del Coni arriva via etere. Lo lancia il presidente olimpico Gianni Petrucci. Nell' ora di massimo ascolto del TG1 serale. Dopo il silenzio di questi ultimi giorni, che dice il Coni? Presidente Petrucci? «Quello che dice il Coni è che la Federazione deve accelerare il più possibile questa inchiesta. Nel rispetto dei diritti di tutti. Quanto prima, chi ha sbagliato deve pagare. Serenamente e seriamente. Abbiamo un Mondiale alle porte». Qual è la preoccupazione maggiore del Coni? Petrucci risponde: «È chiaro che quello che noi vogliamo è che l' immagine, l' etica vengano rispettate. Sono tanti anni, ormai, che facciamo questo discorso. Noi siamo reduci da una Olimpiade esaltante, sia per l' aspetto sportivo, ma anche sotto l' aspetto organizzativo e non vogliamo che lo sport italiano venga macchiato. Perciò chiediamo alla Federcalcio indagine accelerata, ma pure giustizia serena ed esemplare». La richiesta di accelerare i tempi non coglie di sorpresa Carraro. Letti i giornali di buon' ora, il presidente del calcio corre dal capo dell' inquirente calcistico e numero due della Guardia di Finanza. Il generale Italo Pappa, bloccato, per impegni del suo alto comando, nella sede di viale XXI Aprile. Pappa è in contatto quotidiano col sostituto procuratore Luca Palamara, che guida le indagini su Gea, arbitri e dintorni. Il secondo impegno di Carraro è di tenere calmo Marcello Lippi. Per invitare il furibondo cittì della Nazionale a non rispondere al «taglia e cuci» imbastito su di lui nelle telefonate tra Moggi e Giraudo. Nessuna dichiarazione federale, comunque, ma il problema impellente è la sospensione del vicepresidente Mazzini, coinvolto in Arbitropoli. Ai primi di giugno incombe un Consiglio Federale. Mazzini vi parteciperà (ancora) nella doppia veste di terza carica del calcio? Da via Allegri, arriva solo un laconico comunicato che, sommariamente, puntualizza anche la vicenda della segretaria Aia. «In riferimento a quanto è apparso sui quotidiani odierni - scrive la Figc - la Federcalcio ribadisce che l' ufficio indagini è da tempo al lavoro sull' argomento. L' inchiesta proseguirà con la massima tempestività. Naturalmente nell' assoluta riservatezza per il doveroso rispetto dell' indagine in corso alla Procura di Roma, con la quale sarà concordata ogni iniziativa». Su M.G.F. ex segretaria Aia, anche lei coinvolta nella bufera delle intercettazioni, la Figc precisa: «Già da alcuni mesi non lavora più nel settore arbitrale e non si vede più in quegli uffici». È vero, è stata spostata al comitato per la candidatura a Euro2012.

[wickedsick]

È solo fatica sprecata con loro, lascia perdere. Limitati a insultarli che è quello che realmente vogliono.

L’ex segretario generale Uefa, Gerd Aigner, è tornato sulla questione Calciopoli e sulla decisione dei saggi nell’assegnare lo scudetto 2006 all’Inter: “Nulla è cambiato in Italia; il conflitto di interesse è addirittura aumentato. Al tempo Juventus e Milan destabilizzavano la Lega. Il Milan aveva in mano i diritti tv e la Juventus per poter competere doveva adoperarsi per trovare altri mezzi. Tutto sommato le due società erano veramente vicine; Moratti e Della Valle sapevano ed è per questo motivo che si muovevano, per potersi cautelare e difendersi ma anche loro elessero quel presidente di Lega e contribuirono, in un certo senso, a creare tale situazione”.

Aigner crede che lo scudetto del 2006 non si sarebbe dovuto assegnare: A posteriori credo che lo scudetto assegnato all’Inter sia stato un errore morale; non si sarebbe dovuto assegnare in una stagione così irregolare, ma noi saggi decidemmo così anche perché , a livello giuridico era la soluzione da adottare”. Sulle possibili soluzioni da adottare: "Finchè non cambia la struttura della Lega ed il calcio e la politica non percorreranno due strade diverse, non ci potrà mai essere un cambiamento", ha concluso Aigner.

[wickedsick]

***** che amici Meani e Collina e Galliani. E Lotito che scherza con Mazzini e fa il figo

[IlFabri]

Non sono d'accordo. Lo scudetto andava assegnato alla Roma, come quello del 2007. Alla fine la Roma è l'unica squadra pulita delle teste di serie; cadute le altre è giusto che gli scudetti vengano assegnate alla squadra capitolina.

[Introvabile]

Alla fine sta venendo a galla tutto quello che noi juventini già dicevamo 4 anni fa, ovvero che invece di giustizia è stata fatta una caccia alla juve. Purtroppo l'attuale dirigenza si cagherà sotto e non ne caverà un ragno dal buco, ma mi sembra che sia ormai già palesemente ovvio e noto a tutti che anche l'inter faceva parte del giro illecito di telefonate.
Lo dissi allora e lo ripeto adesso, questa è l'Italia e in calciopoli la giustizia italiana si è sbizzarrita a dare il meglio di sè.

[Randywarlord]

Alla fine la Roma è l'unica squadra pulita delle teste di serie;

dai, non ci credi neppure tu.

e cmq eravamo pultii pure noi. i della valle non fecero un cazzò, ma chissa perchè ci siamo giocati 2 champions.


la verità è che quello scudetto non andava assegnato neppure all'inter. andava revocata la stagione.

[IlFabri]

dai, non ci credi neppure tu.

e cmq eravamo pultii pure noi. i della valle non fecero un cazzò, ma chissa perchè ci siamo giocati 2 champions.


la verità è che quello scudetto non andava assegnato neppure all'inter. andava revocata la stagione.

È uscito qualcosa sulla Roma? Non mi pare di aver visto nulla quindi è pulita.
Quando usciranno intercettazioni et similia anche ai danni della Roma mi rimangerò ciò che ho detto.

Intanto

Pardolesi: «Con elementi nuovi, procedimento da riaprire». Sandulli: «Ero già contrario, ma non cambierebbe il giudizio su chi è stato giudicato»


ROMA, 8 aprile - Lo scudetto del 2006, tolto alla Juventus e spostato sulle maglie dell’In*ter, può tornare di nuovo in ballo. Oggi lo sostengono il*lustri giuristi, ma il 24 luglio 2006 lo scrissero addirittura i tre saggi che stilarono il pa*rere consultivo chiesto dalla Federcalcio. Alla luce delle nuove intercettazioni emer*se in questi giorni, infatti, sa*rebbe possibile configurare quella possibilità, descritta nel comma 20 di quel «Pare*re consultivo», di «comporta*menti poco limpidi» tenuti da squadre «non sanzionate». Ed il potere è nelle mani della Federcalcio di Giancarlo Abete.

IL PARERE - L’allora Commis*sario straordinario della Fe*dercalcio, Guido Rossi, creò, proprio in quell’estate bol*lente del 2006, una commis*sione da hoc per dirimere la questione dello scudetto non assegnato alla Juventus. Commissione composta da Gerhard Aigner, ex segreta*rio generale dell'UEFA, Mas*simo Coccia, avvocato ed esperto di diritto sportivo, e Roberto Pardolesi, Ordinario di diritto privato comparato. Scrissero, all’epoca, i tre sag*gi: «(...) Tuttavia, nell’ipotesi da ultimo indicata, la FIGC ha certamente il potere di*screzionale di deliberare la non assegnazione del titolo di campione d’Italia alla squadra divenuta prima in classifica a seguito della pe*nalizzazione della squadra o delle squadre che la prece*devano se, alla luce di crite*ri di ragionevolezza e di etica sportiva (ad es. quando ci si renda conto, ancorché senza prove certe, che le irregolari*tà sono state di numero e portata tali da falsare l’inte*ro campionato, ovvero che anche squadre non sanzio*nate hanno tenuto comporta*menti poco limpidi), le circo*stanze relative al caso di spe*cie rendono opportuna tale non assegnazione». Un’indi*cazione chiara, già all’epoca.

CONFERME - La conferma, già paventata nei giorni scor*si dall’ex segretario dell’Ue*fa, Aigner («Fu Rossi e non io a dare lo scudetto all’Inter. Da me arrivò solo un parere positivo in base agli statuti alla generica possibilità di riassegnare il titolo dopo la revoca alla Juventus»), è ar*rivata ieri dal professor Ro*berto Pardolesi, componente di quella commissione che, di fronte ad elementi nuovi, dovrebbe riunirsi ed aprire un nuovo procedimento, vi*sto che il vecchio sarebbe su*perato.

[Fulvosam]

macca, lascia perdere, i drughi è dai tempi del fascismo che controllano i campionati, sono radicati nel sistema