Tweet
Al termine di una bella e movimentata sessione invernale di calciomercato, è tempo di dare i nostri voti alle 20 squadre di Serie A. Fiorentina regina, Inter e Milan promosse, mentre a nostro avviso hanno deluso Juventus e Napoli
Inter: 7 - Pandev ha già risposto in campo agli scettici, ammesso che ce ne fossero. Mariga ultimamente non ha impressionato (anche per i guai fisici) ma era nel mirino di diverse società di primo piano, il che è una buona garanzia. Un mezzo voto in meno per l'azzardo Mancini, regalato ai cugini, un plauso per non aver sacrificato i giovani di belle speranze, da Khrin a Stevanovic
Milan: 6 - Se su Beckham, a noi, rimangono molti dubbi (vedere la Pallonata, primo link qui a fianco), Mancini a nostro avviso può essere una scommessa vincente. Sul talento non si discute, sulla voglia di riscatto nemmeno. Se c'è una squadra che può dargli le giuste motivazioni, quella è il Milan brasileiro di Leonardo. E chissà che, visto l'affollamento in avanti, il tecnico non azzardi qualche mossa estrema, tipo un Mancini esterno basso alla Serginho. Quanto alle cessioni, sia Storari che Di Gennaro non avrebbero trovato gran spazio... Rimane irrisolto il vero problema: il reparto da rinforzare sarebbe la difesa...
Roma: 6 - Un solo arrivo importante, ma mirato, perché da anni quello che mancava alla Roma era un centravanti. Resta da vedere quanto giocherà. Tanti i movimenti in uscita, con molti nomi di secondo piano, e due su cui invece a nostro avviso valeva la pena puntare di più, soprattutto in una rosa non amplissima e spesso martoriata da infortuni: Okaka e Guberti.
Napoli: 5 - Sessione deludente, iniziata col botto Dossena, ma continuata all'insegna delle sole cessioni: Datolo, Pia, Contini. I tifosi forse si aspettavano di più, ma visto come sta andando la squadra non hanno gran motivi per lamentarsi.
Juventus: 5 - Due arrivi che non ci entusiasmano. Perché Candreva ci piace, ma non è chiarissimo per cosa è stato preso, non essendo un regista arretrato. E Paolucci con tutto il rispetto non sembra uno in grado di cambiare il peso offensivo della squadra. Ma soprattutto perché il reparto che aveva più bisogno di rinforzi era la difesa: nessun arrivo, e anzi la partenza di Ariaudo e Molinaro. Uno che non è un fenomeno, ma che se Grosso continua così poteva forse tornare utile... Certo la società era impegnata su altri fronti. Quello della panchina. E il modo in cui è stata gestita e risolta la questione vale un mezzo punto in meno.
Palermo: 6 - Nessuno movimento significativo, se non lo scambio Rubinho-Benussi, e l'uscita in prestito di Succi, che con Rossi non trovava comunque gran spazio. Ma la sufficienza è meritata, se non altro per aver chiuso la porta ai tanti, prestigiosi pretendenti di Kjaer. Almeno fino a giugno.
Sampdoria: 5,5 - Guberti può essere un bell'innesto, nel modulo di Del Neri. Ma rimangono due grossi punti interrogativi. Fiorillo è, a detto di tutti (e fatti i dovuti distinguo) il Buffon del futuro: perché non puntare su di lui, visti i problemi di Castellazzi? Poi Bellucci: non era meglio poter contare su di lui, alla luce del caso Cassano? Quanto meno, è rimasto Pazzini.
Cagliari: 6 - Anche Cellino, distratto dal sogno West Ham, ha tenuto un profilo basso, puntando sui giovani. Ariaudo troverà in Serdegna più spazio di quanto non ne avesse a Torino, per confermare di essere un prospetto di valore. Nainggolan, esponente della nuova, interessante leva del calcio belga, ha fatto buone cose al Piacenza. Il vero colpo rimane però il riscatto definitivo di Marchetti (risolta la comproprietà con l'Albinoleffe), con il giovane Agazzi riscattato in anticipo dalla Triestina per sostituire il collega infortunato
Bari: 6 - Non servivano grandi innesti in una rosa che ha mostrato di essere molto più competitiva rispetto alle attese. Perinetti si è allora limitato a movimenti di piccolo cabotaggio e a qualche scommessa, in particolare quella sul desaparecido Castillo, uomo d'area che al vivace attacco del Bari un po' manca. A nostro avviso, rischia di vincere pure questa, dopo aver ampiamente vinto quella su Almiron
Genoa: 6 - Preziosi è stato invece vivacissimo, forse fin troppo. Tanto che la domanda inevitabile è: ma il mercato del Genoa a giugno chi l'aveva fatto? Crespo e Floccari sono stati bocciati senza avere nemmeno troppe occasioni per mettersi in mostra. Acquafresca torna in anticipo dal prestito, dopo 5 mesi disastrosi a Bergamo, mentre rimane tutta da valutare la capacità di cavallo pazzo Suazo di inserirsi negli schemi geometrici di Gasperini. E' partito Biava ed è arrivato Dainelli, con un saldo negativo nello scambio di 2 milioni di euro: ne valeva la pena? E Modesto non aveva certo fatto male, finora... Gli diamo la sufficienza, anche e soprattutto per Aleksic: dicono abbia enormi potenzialità, vedremo se riuscirà ad avere spazio per dimostrarlo
Fiorentina: 8 - Il re del mercato è sempre lui: Corvino. Qualche lacrima per l'addio ai senatori Dainelli e Jorgensen, ma Pantaleo non è uomo sentimentale. Allora avanti con rinforzi mirati: Felipe, che ha tanta voglia di riscatto, potrà dimostrare di non essere un flop. Bolatti può essere il nuovo Felipe Melo (quello vero, di cui si ricordano a Firenze), Ljaic e Seferovic due potenziali campioncini. Alla fine, svanito il sogno Cassano, la ciliegina finale di Keirrison: e sono in molti a pensare che per i viola sia molto meglio così.
Chievo: 5 - Cambia poco, o nulla. I veneti hanno mancato gli obiettivi su cui hanno lavorato in queste settimane (Tziolis, Jonas, il ritorno di Obinna), e la sensazione è che con quella rosa sarà dura raggiungere una salvezza in largo anticipo. Ma c'è sempre mister Di Carlo, e la sua capacità di motivare il gruppo
Parma: 6,5 - I ducali sono stati più vivaci del previsto, tra partenze un po' a sorpresa (Amoruso, che non aveva fatto male) e ritorni clamorosi (Crespo), sufficiente da solo a infiammare ricordi e fantasie dei tifosi. Dalla cessione di Mariga forse si poteva ricavare qualcosa in più (colpa anche delle leggi inglesi sull'immigrazione), mentre Jimenez può essere l'uomo giusto per accrescere il tasso di fantasia del centrocampo di Guidolin
Bologna: 6,5 - Anche i rossoblù ci sono piaciuti. Tante partenze (Osvaldo e Valiani su tutti), compensate da molti arrivi. Alcuni di sicura affidabilità, come Modesto, Succi e Buscè, altri un po' azzardati: ma le scommesse sul vecchio Appiah, e sul giovane Savio, rischiano di riservare sorprese positive.
Lazio: 6 - Pandev è stato un colpo durissimo, e l'esito del caso Ledesma rischia di essere la classica vittoria di Pirro. I rinforzi chiesti da Ballardini però sono arrivati, in ogni reparto. Floccari ha già mostrato di cosa è capace, in difesa Dias e Biava possono tornare molto utili, e occhio a Hitzlsperger: per il nostro esperto di Bundesliga Luca Stacul, uno dei migliori colpi di questo mercato.
Livorno: 6 - Sì, sufficienza, nonostante la partenza di Candreva sia stata un duro colpo, il classico danno con beffa visto quello che il Livorno ci ha ricavato (praticamente 0). Personalmente, però, siamo convinti che Di Gennaro non sia così inferiore al neo-juventino, che Bellucci abbia ancora tanto da dare in una squadra che lotta per la salvezza, e che Rubinho possa tornare ai livelli di Genova.
Udinese: 5 - Difficile parlar male di una società che, da anni, si muove sempre benissimo sul mercato. Ma altrettanto difficile che Badu, Mensah, Landgren possano dare chissà quale contributo alla corsa salvezza dell'Udinese. Ci proverà magari Geijo, attaccante che in Liga quest'anno ha giocato poco, e non benissimo, ma fortemente voluto da De Biasi, che l'ha avuto al Levante
Catania: 6,5 - Maxi Lopez non ha mai mantenuto le promesse di gioventù, ma uno che ha giocato nel Barcellona, e segnato in Champions League, è comunque un grande colpo per una squadra che lotta per non retrocedere. Peccato sia sfumato all'ultimissimo minuto Pavone: il transfer del Betis Siviglia è arrivato in ritardo in Lega
Atalanta: 7 - Un bel mercato. Perché Acquafresca a Bergamo si è perso, e vista la classifica non c'era tempo per aspettarlo. Meglio puntare su Nick Amoruso. Per l'attacco, occhio anche a Chevanton, uno che la Serie A la conosce bene. E Paolo Zanetti può dare sostanza in mezzo al campo.
Siena: 6 - La squadra con la difesa nettamente peggiore della Serie A (44 gol subiti) aveva bisogno di metter mano al reparto arretrato. E quanto meno ci ha provato: Cribari, Malagò, Pratali. E poi ha bruciato le rivali nella corsa a Tziolis, centrocampista difensivo del Panathinaikos nel giro della nazionale: per un milione di euro, un buon affare
Inter: 7 - Pandev ha già risposto in campo agli scettici, ammesso che ce ne fossero. Mariga ultimamente non ha impressionato (anche per i guai fisici) ma era nel mirino di diverse società di primo piano, il che è una buona garanzia. Un mezzo voto in meno per l'azzardo Mancini, regalato ai cugini, un plauso per non aver sacrificato i giovani di belle speranze, da Khrin a Stevanovic
Milan: 6 - Se su Beckham, a noi, rimangono molti dubbi (vedere la Pallonata, primo link qui a fianco), Mancini a nostro avviso può essere una scommessa vincente. Sul talento non si discute, sulla voglia di riscatto nemmeno. Se c'è una squadra che può dargli le giuste motivazioni, quella è il Milan brasileiro di Leonardo. E chissà che, visto l'affollamento in avanti, il tecnico non azzardi qualche mossa estrema, tipo un Mancini esterno basso alla Serginho. Quanto alle cessioni, sia Storari che Di Gennaro non avrebbero trovato gran spazio... Rimane irrisolto il vero problema: il reparto da rinforzare sarebbe la difesa...
Roma: 6 - Un solo arrivo importante, ma mirato, perché da anni quello che mancava alla Roma era un centravanti. Resta da vedere quanto giocherà. Tanti i movimenti in uscita, con molti nomi di secondo piano, e due su cui invece a nostro avviso valeva la pena puntare di più, soprattutto in una rosa non amplissima e spesso martoriata da infortuni: Okaka e Guberti.
Napoli: 5 - Sessione deludente, iniziata col botto Dossena, ma continuata all'insegna delle sole cessioni: Datolo, Pia, Contini. I tifosi forse si aspettavano di più, ma visto come sta andando la squadra non hanno gran motivi per lamentarsi.
Juventus: 5 - Due arrivi che non ci entusiasmano. Perché Candreva ci piace, ma non è chiarissimo per cosa è stato preso, non essendo un regista arretrato. E Paolucci con tutto il rispetto non sembra uno in grado di cambiare il peso offensivo della squadra. Ma soprattutto perché il reparto che aveva più bisogno di rinforzi era la difesa: nessun arrivo, e anzi la partenza di Ariaudo e Molinaro. Uno che non è un fenomeno, ma che se Grosso continua così poteva forse tornare utile... Certo la società era impegnata su altri fronti. Quello della panchina. E il modo in cui è stata gestita e risolta la questione vale un mezzo punto in meno.
Palermo: 6 - Nessuno movimento significativo, se non lo scambio Rubinho-Benussi, e l'uscita in prestito di Succi, che con Rossi non trovava comunque gran spazio. Ma la sufficienza è meritata, se non altro per aver chiuso la porta ai tanti, prestigiosi pretendenti di Kjaer. Almeno fino a giugno.
Sampdoria: 5,5 - Guberti può essere un bell'innesto, nel modulo di Del Neri. Ma rimangono due grossi punti interrogativi. Fiorillo è, a detto di tutti (e fatti i dovuti distinguo) il Buffon del futuro: perché non puntare su di lui, visti i problemi di Castellazzi? Poi Bellucci: non era meglio poter contare su di lui, alla luce del caso Cassano? Quanto meno, è rimasto Pazzini.
Cagliari: 6 - Anche Cellino, distratto dal sogno West Ham, ha tenuto un profilo basso, puntando sui giovani. Ariaudo troverà in Serdegna più spazio di quanto non ne avesse a Torino, per confermare di essere un prospetto di valore. Nainggolan, esponente della nuova, interessante leva del calcio belga, ha fatto buone cose al Piacenza. Il vero colpo rimane però il riscatto definitivo di Marchetti (risolta la comproprietà con l'Albinoleffe), con il giovane Agazzi riscattato in anticipo dalla Triestina per sostituire il collega infortunato
Bari: 6 - Non servivano grandi innesti in una rosa che ha mostrato di essere molto più competitiva rispetto alle attese. Perinetti si è allora limitato a movimenti di piccolo cabotaggio e a qualche scommessa, in particolare quella sul desaparecido Castillo, uomo d'area che al vivace attacco del Bari un po' manca. A nostro avviso, rischia di vincere pure questa, dopo aver ampiamente vinto quella su Almiron
Genoa: 6 - Preziosi è stato invece vivacissimo, forse fin troppo. Tanto che la domanda inevitabile è: ma il mercato del Genoa a giugno chi l'aveva fatto? Crespo e Floccari sono stati bocciati senza avere nemmeno troppe occasioni per mettersi in mostra. Acquafresca torna in anticipo dal prestito, dopo 5 mesi disastrosi a Bergamo, mentre rimane tutta da valutare la capacità di cavallo pazzo Suazo di inserirsi negli schemi geometrici di Gasperini. E' partito Biava ed è arrivato Dainelli, con un saldo negativo nello scambio di 2 milioni di euro: ne valeva la pena? E Modesto non aveva certo fatto male, finora... Gli diamo la sufficienza, anche e soprattutto per Aleksic: dicono abbia enormi potenzialità, vedremo se riuscirà ad avere spazio per dimostrarlo
Fiorentina: 8 - Il re del mercato è sempre lui: Corvino. Qualche lacrima per l'addio ai senatori Dainelli e Jorgensen, ma Pantaleo non è uomo sentimentale. Allora avanti con rinforzi mirati: Felipe, che ha tanta voglia di riscatto, potrà dimostrare di non essere un flop. Bolatti può essere il nuovo Felipe Melo (quello vero, di cui si ricordano a Firenze), Ljaic e Seferovic due potenziali campioncini. Alla fine, svanito il sogno Cassano, la ciliegina finale di Keirrison: e sono in molti a pensare che per i viola sia molto meglio così.
Chievo: 5 - Cambia poco, o nulla. I veneti hanno mancato gli obiettivi su cui hanno lavorato in queste settimane (Tziolis, Jonas, il ritorno di Obinna), e la sensazione è che con quella rosa sarà dura raggiungere una salvezza in largo anticipo. Ma c'è sempre mister Di Carlo, e la sua capacità di motivare il gruppo
Parma: 6,5 - I ducali sono stati più vivaci del previsto, tra partenze un po' a sorpresa (Amoruso, che non aveva fatto male) e ritorni clamorosi (Crespo), sufficiente da solo a infiammare ricordi e fantasie dei tifosi. Dalla cessione di Mariga forse si poteva ricavare qualcosa in più (colpa anche delle leggi inglesi sull'immigrazione), mentre Jimenez può essere l'uomo giusto per accrescere il tasso di fantasia del centrocampo di Guidolin
Bologna: 6,5 - Anche i rossoblù ci sono piaciuti. Tante partenze (Osvaldo e Valiani su tutti), compensate da molti arrivi. Alcuni di sicura affidabilità, come Modesto, Succi e Buscè, altri un po' azzardati: ma le scommesse sul vecchio Appiah, e sul giovane Savio, rischiano di riservare sorprese positive.
Lazio: 6 - Pandev è stato un colpo durissimo, e l'esito del caso Ledesma rischia di essere la classica vittoria di Pirro. I rinforzi chiesti da Ballardini però sono arrivati, in ogni reparto. Floccari ha già mostrato di cosa è capace, in difesa Dias e Biava possono tornare molto utili, e occhio a Hitzlsperger: per il nostro esperto di Bundesliga Luca Stacul, uno dei migliori colpi di questo mercato.
Livorno: 6 - Sì, sufficienza, nonostante la partenza di Candreva sia stata un duro colpo, il classico danno con beffa visto quello che il Livorno ci ha ricavato (praticamente 0). Personalmente, però, siamo convinti che Di Gennaro non sia così inferiore al neo-juventino, che Bellucci abbia ancora tanto da dare in una squadra che lotta per la salvezza, e che Rubinho possa tornare ai livelli di Genova.
Udinese: 5 - Difficile parlar male di una società che, da anni, si muove sempre benissimo sul mercato. Ma altrettanto difficile che Badu, Mensah, Landgren possano dare chissà quale contributo alla corsa salvezza dell'Udinese. Ci proverà magari Geijo, attaccante che in Liga quest'anno ha giocato poco, e non benissimo, ma fortemente voluto da De Biasi, che l'ha avuto al Levante
Catania: 6,5 - Maxi Lopez non ha mai mantenuto le promesse di gioventù, ma uno che ha giocato nel Barcellona, e segnato in Champions League, è comunque un grande colpo per una squadra che lotta per non retrocedere. Peccato sia sfumato all'ultimissimo minuto Pavone: il transfer del Betis Siviglia è arrivato in ritardo in Lega
Atalanta: 7 - Un bel mercato. Perché Acquafresca a Bergamo si è perso, e vista la classifica non c'era tempo per aspettarlo. Meglio puntare su Nick Amoruso. Per l'attacco, occhio anche a Chevanton, uno che la Serie A la conosce bene. E Paolo Zanetti può dare sostanza in mezzo al campo.
Siena: 6 - La squadra con la difesa nettamente peggiore della Serie A (44 gol subiti) aveva bisogno di metter mano al reparto arretrato. E quanto meno ci ha provato: Cribari, Malagò, Pratali. E poi ha bruciato le rivali nella corsa a Tziolis, centrocampista difensivo del Panathinaikos nel giro della nazionale: per un milione di euro, un buon affare
Commenta