Secondo me, visto il calendario che ha il Milan, è difficile che si avvicini all'Inter.
Se contro la Juve pareggiamo, ci manteniamo a +8 dai gobbi, e anche se il Milan vince contro la Samp, in almeno una partita tra Palermo, Genoa, Fiorentina e Juve non la vincerà imho.
Contro la Juventus l'Inter ha tranquillamente 2 risultati su 3, se poi vinciamo per i gobbi sarà devastante.
Il tecnico del Chelsea gioca la supersfida di sabato. «Prenderei Balotelli, con me giocherebbe sempre»
FABIO VERGNANO
TORINO
Carlo Ancelotti non cambia mai. Anzi, se possibile il calcio inglese l’ha reso ancora più sereno e distaccato. Un esempio: ieri a poco più di due ore dalla partita di Carling Cup fra il Blackburn e il suo Chelsea, Carletto ha accettato di parlare di Juve-Inter. Improponibile replicare la stessa situazione con un allenatore in Italia. Questione di carattere, ma anche di sicurezza nei Blues: «Abbiamo vinto diciotto partite su ventuno. Scusate l’immodestia, ma alleno una squadra fortissima».
Scusi l’intromissione, ma qui incombe Juve-Inter e come sa bene uno che fino a ieri allenava in Italia, da giorni non si parla d’altro. A lei interessa?
«Sinceramente, seguo, ma senza trasporto. Il Chelsea mi assorbe totalmente, sabato sera non potrò neppure vedere la partita di Torino perché giochiamo a Manchester con il City e sarò in viaggio. Comunque non vi invidio. Ma parlate solo di calcio in Italia?».
Scusi sir Carletto, ma questo è. All’inizio della stagione lei diede le percentuali scudetto: Inter 85%, Juve 15%. Conferma?
«L’Inter era e resta superfavorita, la Juve so che ha dei problemi adesso, ma è terza e non vedo ragione per disperarsi. Seguo poco la Juve, ho visto le due vittorie a Roma d’inizio stagione e francamente mi ha impressionato».
Si vede che pensa solo al Chelsea e si è distratto. Oggi la Juve non è più la stessa squadra. Secondo lei c’è un motivo?
«Fossi in Ferrara non mi preoccuperei, il campionato è ancora lungo, per me se c’è crisi è passeggera. Conosco bene i brasiliani. Sono lunatici, vanno a corrente alternata. Poi ingranano e danno spettacolo».
Diego, campione o sopravvalutato?
«Campionissimo. L’ho seguito molto l’anno scorso e l’ho affrontato due volte con il Milan contro il Werder Brema. È un grande trequartista».
Nella Juve spesso gioca lontano dalla porta.
«Perché deve ambientarsi e trovare la posizione ideale. Melo e Amauri conoscono l’Italia, per lui è tutto nuovo. Dategli tempo, non vi deluderà».
Ferrara è da Juve?
«Ciro è un allenatore vero, il classico uomo di campo. Deve fare le sue esperienze ed è più facile cominciare nel Pizzighettone che nella Juve. Ma lo conosco, non sarà travolto dalla responsabilità e scommetto su di lui».
Mourinho è sempre da Inter?
«È un maestro, lo dicono tutti».
Forti, robusti, anche imbattibili questi interisti?
«Io continuo a non trovare punti deboli. Per me l’Inter è una delle formazioni più difficili da affrontare a livello europeo».
In Italia imbattibili, ma in Champions?
«Anche noi del Chelsea avremmo problemi contro il Barcellona. E il Real, non ha perso al Camp Nou?».
Faccia uno sforzo, senza distogliere l’attenzione dalla sfida con il Blackburn. Riesce a trovare il tallone d’Achille dei nerazzurri?
«No, perché assomigliano molto al Chelsea, quindi sono bravissimi e come il Chelsea sono guidati da un grande allenatore. Non li batti sulle palle alte, fisicamente rischi di farti male».
Ha seguito il caso Balotelli?
«Vicenda triste. Non è razzimo è imbecillità e ignoranza».
A Torino quelli che lo insultato sono gli stessi che la chiamavano maiale, tradotto pig, visto la sua dimestichezza con la lingua. Ricorda?
«Appunto, ignoranti. Lui, comunque, ci mette del suo. È giovane e si lascia andare ad atteggiamenti non proprio simpatici. Questo non giustifica chi lo insulta. Per me, comunque, non è questione di pelle».
Vista l’aria che tira, lo farebbe giocare sabato sera?
«Se si è allenato bene e sta bene, non vedo perché lasciarlo fuori. E credo che anche Mourinho ragionerà così. Josè non è tipo da farsi condizionare da fattori esterni al campo».
Vorrebbe Balotelli a Londra?
«A me piace. Non so quanto sia facile gestirlo. Se davvero è indisciplinato, Mou fa bene a metterlo in castigo. Spero non sprechi il suo grande talento».
Sabato su quale panchina si siederebbe più volentieri?
«Su nessuna delle due, preferisco vivere. Nel senso che ho la mia oasi di pace e lascio agli altri i problemi. Sarà una partita tutta da gustare. Me la farò raccontare».
Chi rischia di più l’eliminazione in Europa?
«Nessuna delle due. La Juve non avrà problemi a fare quel punto che le serve contro un Bayern in difficoltà».
Incoraggi Ferrara: può battere l’Inter?
«Vedo grande equilibrio e un pareggio. Ma non dico che la Juve non possa farcela. Però se gioca con paura è fritta».
È vero che da giovane tifava Inter?
«Mi piaceva Mazzola. Vidi l’Inter dal vivo soltanto una volta a Mantova. Ma non avevo il biglietto e riuscii a entrare nel secondo tempo. Vittoria per 6-1, 5 reti nel secondo tempo. Una fortuna pazzesca».
+ un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido. Accetto qualunque critica ma non accetto insulti 3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.
embè? Tutti vorrebbero Balotelli, è il miglior attaccante al mondo, ma com'è che un mese fà qualcuno di voi diceva che Balotelli non aveva mercato?
Appena hanno messo le false voci di cessione so spuntati come funghi i club
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Appena hanno messo le false voci di cessione so spuntati come funghi i club
Ma chi se lo piglia a balotelli...loooooooooooooool
Ma chi se lo piglia a balotelli...loooooooooooooool
Fino ad adesso le dichiarazioni ufficiali di apprezzamento sono state da parte di Ancelotti e Wenger, che magari di talenti un pochettino se ne intendono, tu che dici?
Poi c'è Zola che ogni mese salta fuori dicendo che lo vorrebbe in prestito, ma Gianfranco da allenatore non ha ancora vinto niente, quindi il suo parere vale meno.
Tra l'altro in una recente intervista Mancini ha detto che Balotelli sarà la stella dell'Italia dei prossimi 10 anni, quindi se mai arriverà lui nella panchina della nazionale, lui e Cassano quasi sicuramente verranno convocati.
Fino ad adesso le dichiarazioni ufficiali di apprezzamento sono state da parte di Ancelotti e Wenger, che magari di talenti un pochettino se ne intendono, tu che dici?
Poi c'è Zola che ogni mese salta fuori dicendo che lo vorrebbe in prestito, ma Gianfranco da allenatore non ha ancora vinto niente, quindi il suo parere vale meno.
Tra l'altro in una recente intervista Mancini ha detto che Balotelli sarà la stella dell'Italia dei prossimi 10 anni, quindi se mai arriverà lui nella panchina della nazionale, lui e Cassano quasi sicuramente verranno convocati.
Si si, sarà la stella dei prossimi 10 anni...lol
io invece dico che il calcio avrà poco da balotelli.
l'episodio narrato avvenne dopo la partita inter-venezia «Mi chiesero di ammorbidire
il referto dell'espulsione di Cordoba»
Al processo su Calciopoli parla il guardalinee Rosario Coppola: le società calcistiche facevano pressioni
NAPOLI - Tutte le società calcistiche e in particolare quelle «che avevano un peso maggiore», raccomandavano e facevano segnalazioni nei confronti della terna arbitrale: è quanto ha sostenuto un ex guardalinee, Rosario Coppola, salernitano, chiamato oggi a deporre in qualità di testimone al processo su Calciopoli. Il teste ha citato l'esempio di un Inter-Venezia, a proposito della quale ricevette sollecitazioni per ammorbidire il referto sull'espulsione dell'interista Cordoba.
LA VICENDA - L'ex guardalinee ha detto che quando esplose lo scandalo, raccogliendo un appello alla collaborazione dell'ex procuratore Borrelli, si presentò spontaneamente dai carabinieri per rendere dichiarazioni sul sistema delle designazioni nonchè delle segnalazioni che provenivano dalle società di calcio. Ha citato come esempio la squalifica inflitta dopo un Inter-Venezia al difensore nerazzurro Cordoba: per tale vicenda avrebbe ricevuto sollecitazioni da parte di Gennaro Mazzei (collaboratore dei designatori Bergamo e Pairetto), che avrebbe ricevuto a sua volta pressioni per ammorbidire il referto nei confronti del calciatore dell'Inter. Rosario Coppola ha sostenuto che tale vicenda non fu tuttavia verbalizzata dai carabinieri che investigavano perchè ciò «non interessava» in quanto, secondo gli investigatori, ciò non emergeva dalle intercettazioni telefoniche in possesso degli inquirenti. Coppola si è soffermato, inoltre, sul ruolo dell'ex dirigente milanista Leonardo Meani presso il quale molti guardalinee, a suo dire, si facevano raccomandare. Gli assistenti, a loro volta, cercavano di farsi raccomandare dai dirigenti delle società «per avere visibilità ed essere in un certo giro».
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l'episodio narrato avvenne dopo la partita inter-venezia «Mi chiesero di ammorbidire
il referto dell'espulsione di Cordoba»
Al processo su Calciopoli parla il guardalinee Rosario Coppola: le società calcistiche facevano pressioni
NAPOLI - Tutte le società calcistiche e in particolare quelle «che avevano un peso maggiore», raccomandavano e facevano segnalazioni nei confronti della terna arbitrale: è quanto ha sostenuto un ex guardalinee, Rosario Coppola, salernitano, chiamato oggi a deporre in qualità di testimone al processo su Calciopoli. Il teste ha citato l'esempio di un Inter-Venezia, a proposito della quale ricevette sollecitazioni per ammorbidire il referto sull'espulsione dell'interista Cordoba.
LA VICENDA - L'ex guardalinee ha detto che quando esplose lo scandalo, raccogliendo un appello alla collaborazione dell'ex procuratore Borrelli, si presentò spontaneamente dai carabinieri per rendere dichiarazioni sul sistema delle designazioni nonchè delle segnalazioni che provenivano dalle società di calcio. Ha citato come esempio la squalifica inflitta dopo un Inter-Venezia al difensore nerazzurro Cordoba: per tale vicenda avrebbe ricevuto sollecitazioni da parte di Gennaro Mazzei (collaboratore dei designatori Bergamo e Pairetto), che avrebbe ricevuto a sua volta pressioni per ammorbidire il referto nei confronti del calciatore dell'Inter. Rosario Coppola ha sostenuto che tale vicenda non fu tuttavia verbalizzata dai carabinieri che investigavano perchè ciò «non interessava» in quanto, secondo gli investigatori, ciò non emergeva dalle intercettazioni telefoniche in possesso degli inquirenti. Coppola si è soffermato, inoltre, sul ruolo dell'ex dirigente milanista Leonardo Meani presso il quale molti guardalinee, a suo dire, si facevano raccomandare. Gli assistenti, a loro volta, cercavano di farsi raccomandare dai dirigenti delle società «per avere visibilità ed essere in un certo giro».
Su segnalazione di un nostro lettore, Aldo Colciago, riportiamo fedelmente quanto la Gazzetta dello Sport del 18 settembre 2001, ha scritto in merito all'episodio tirato in ballo dal testimone a sorpresa
Gazzetta dello sport(Elefante - Curino):
"Tra estetica e agonismo, è un duello vibrante, che manda in crisi il signor Coppola. L' assistente dell' arbitro su quella fascia,
sofferente per aver dimenticato a casa il barattolo del gel, non ci capisce più niente. Forse è invidioso della chioma lucida di Conceiçao, perché ignora l' evidentissima trattenuta in area di Bettarini sul
portoghese. Ma poi riesce a scorgere, unico in tutto lo stadio, una presunta gomitata di Cordoba su Bettarini, e fa espellere il colombiano dall' arbitro."
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vogliamo essere precisi no? tra l'altro come dice qualcuno non ci sono intercettazioni o contro prove. Non cita nessuno dei dirigenti dell'inter o che.
Come sempre, quando ci saranno prove a nostro sfavore, non farò come qualcuno che ancora difende la vecchia dirigenza
poi c'è qualcuno che osa ancora dire che la gazza nn è pro inter....
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