Dal Brasile animano il sabato sera dei tifosi milanisti... "Ronaldinho pensa al RITIRO!" - Goal.com
Un anno fa, di questi tempi, i tifosi del Milan avevano negli occhi la sua capocciata vincente nel derby contro l'Inter. Oggi, dopo dodici mesi, l'entusiasmo attorno a Ronaldinho sembra esseri esaurito del tutto. Colpa delle prestazioni anonime inanellate dal Dentone negli ultimi mesi, di una vita non proprio da atleta, di un'avventura non è mai decollata realmente. Dinho pare nel pieno di una parabola discendente che non conosce soste. Vittima di un declino inesorabile.
"Declino" è proprio il termine utilizzato da 'Jovem Pan', una radio brasiliana, per motivare la clamorosa scelta che avrebbe preso Ronaldinho secondo fonti brasiliane: quella di ritirarsi in tempi molto brevi. Da tempo il numero 80 milanista ha perso "motivazioni e stimoli", fondamentali per restare competitivi ai massimi livelli. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La decisione, in realtà, era già stata presa ai tempi dell'ultima annata incolore trascorsa a Barcellona. Poi il ripensamento, dopo un certosino lavoro di convincimento ad opera del fratello e agente Roberto Assis.
Il trasferimento al Milan sembrava poter essere la svolta, un modo per scrollarsi di dosso tutti i problemi e ricominciare da zero. E invece niente. Dinho continua a perdere posti nelle gerarchie rossonere, per non parlare di quelle della Seleçao: di lui, sul taccuino di Dunga, non c'è più traccia. "Utopistica" una sua partecipazione al Mondiale, alla luce della "spirale di autodistruzione calcistica" in cui si è cacciato il brasiliano. Un'ultima spiaggia potrebbe essere rappresentata dal rimedio trovato da Ronaldo e Adriano per rilanciarsi: un ritorno in patria, ipotesi mai scartata a priori dal diretto interessato.
Un anno fa, di questi tempi, i tifosi del Milan avevano negli occhi la sua capocciata vincente nel derby contro l'Inter. Oggi, dopo dodici mesi, l'entusiasmo attorno a Ronaldinho sembra esseri esaurito del tutto. Colpa delle prestazioni anonime inanellate dal Dentone negli ultimi mesi, di una vita non proprio da atleta, di un'avventura non è mai decollata realmente. Dinho pare nel pieno di una parabola discendente che non conosce soste. Vittima di un declino inesorabile.
"Declino" è proprio il termine utilizzato da 'Jovem Pan', una radio brasiliana, per motivare la clamorosa scelta che avrebbe preso Ronaldinho secondo fonti brasiliane: quella di ritirarsi in tempi molto brevi. Da tempo il numero 80 milanista ha perso "motivazioni e stimoli", fondamentali per restare competitivi ai massimi livelli. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La decisione, in realtà, era già stata presa ai tempi dell'ultima annata incolore trascorsa a Barcellona. Poi il ripensamento, dopo un certosino lavoro di convincimento ad opera del fratello e agente Roberto Assis.
Il trasferimento al Milan sembrava poter essere la svolta, un modo per scrollarsi di dosso tutti i problemi e ricominciare da zero. E invece niente. Dinho continua a perdere posti nelle gerarchie rossonere, per non parlare di quelle della Seleçao: di lui, sul taccuino di Dunga, non c'è più traccia. "Utopistica" una sua partecipazione al Mondiale, alla luce della "spirale di autodistruzione calcistica" in cui si è cacciato il brasiliano. Un'ultima spiaggia potrebbe essere rappresentata dal rimedio trovato da Ronaldo e Adriano per rilanciarsi: un ritorno in patria, ipotesi mai scartata a priori dal diretto interessato.
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