La vittoria del Barcellona di ieri, che porta anche la firma del grande Ibrahimovic, inaugura l'inizio dei campionati per tutte le principali nazione Europee.
E' un'appassionante e bellissimo calcio globale, diviso in 2 campionati. Uno, quello che si gioca nella propria nazione, e quello più importante e prestigioso, la Champions, giocata dai club più forti del mondo. E' ormai normale consuetudine parlare di un calcio a 360 gradi, del mercato e dei risultati non solo del campionato nazionale ma anche delle altre nazioni.
Si parte dal Barcellona, la squadra da battere, la squadra che ha vinto finora tutto quello che poteva vincere, la squadra che polverizza ogni cosa. La squadra che ha in campo il giocatore più forte del mondo, Messi, e divenuta ancora più forte mandando via Etò per rimpiazzarlo con un mostro sulla terra, Svedese, dal nome Zlatan Ibrahimovich. Si presenta così il Barca ai suoi tifosi, con un'attaccante che ha già la media del 100% dei gol in campionato. Insomma una squadra dalla immane bellezza, diciamo extraterrestre, pronta già da ora a ritornare in quel palcoscenico fantastico che è la finale di Champions.
Poi c'è la rivale di sempre, il Real. Il ritorno di Florentino Perez non poteva che portare un terremoto di gioia in casa Blanca. La squadra più prestigiosa del pianeta si presenta ai suoi tifosi spettacolare più che mai con la stella Cristiano Ronaldo, già in gol alla prima partita di campionato. I vari Xabi Alonso, Kakà, portano nel Real la qualità giusta che serve per alzare la decima coppa dei campioni.
Un vero terremoto si è avuto in Germania, dove il bayern si è ritrovato a giocare un'inizio di campionato disastroso. In Champions poi, altra tegola, nel girone i campioni di Francia e la Juventus che già festeggia il 30ntesimo scudetto ufficioso. Correre ai ripari era quindi doveroso, la prima vittoria infatti, arriva solo dopo l'acquisto di Robben che con 2 gol liquida il Wolfsburg.
Passiamo in Inghilterra dove ci sono elementi molto importanti. Il Chelsea di Ancelotti, senza acquisti fà 12 punti in 4 partite, si colloca quindi al primo posto e spera nell'esperienza europea di Ancelotti per arrivare al gran colpo finale. Altra antagonista, il Liverpool, semina panico nella Premier League, dove tra risultati pazzeschi e partite mozzafiato sempre aperte, non dà la possibilità di nessun pronostico.Nemmeno quello della certezza di una delle certezze del Liverpool degli ultimi anni, Rafael Benitez. E' l'anno questo di transizione del mitico Manchester United. La cessione di Cristiano Ronaldo pesa non poco per il gioco e per l'organico. Lo United a stenta a ritrovare un meccanismo di gioco, e le rivali dovranno approfittarne.
La pioggia d'oro piovuta poi in Inghilterra negli ultimi anni, che ha portato addirittura 12 club inglesi a proprietari stranieri, ha dato molto equilibrio al campionato Inglese, che potrebbe portare nel campionato superiore, la champions, squadre nuove come ad esempio il City, o il Tottenham.
Stesso equilibrio, anche senza pioggia di soldi, lo ritroviamo in Italia. Grazie alla fine dell'effetto calciopoli causato dall'Inter, il nostro calcio rivive un campionato pari a quello delle famose 7 sorelle. Juve, Inter, Napoli, Genoa, Fiorentina, Palermo e Sampdoria si ritrovano a lottare per i primi 4 posti che portano sul palcoscenico più bello del calcio, la Champions. La squadra più prestigiosa d'Italia, la Juventus, si presenta dopo la fine dell'effetto calciopoli con una squadra incredibilmente forte, e pronta a vincere tutto. L'Inter, perso l'ex juventino Ibra, che quasi pagava di tasca propria pur di andare via dall'Inter, si ritrova senza il giocatore fondamentale che le permetteva il gol vincente sempre, e con Etò scartato dal barcellona per prendere appunto lo svedese, un'occasione più unica che rara per portare in spagna un gioiello.
Il campionato Italiano che da la prima grande certezza, il Milan fuori da tutti i giochi. La fine di una squadra che guidata dal Presidente Silvio Berlusconi ha vinto tutto, ma che oramai per decenni non sarà più protagonista su niente.
Assieme al Milan cade anche la Roma. Più che una squadra, una società allo sbando, piena di debiti con l'impossibilità di avere un compratore. Non basta la truffa dei terreni passati da agricoli a edificabili per salvare una squadra a cui toccherà il difficile compito partendo da quest'anno, e per altri anni, di non retrocedere.
E' un'appassionante e bellissimo calcio globale, diviso in 2 campionati. Uno, quello che si gioca nella propria nazione, e quello più importante e prestigioso, la Champions, giocata dai club più forti del mondo. E' ormai normale consuetudine parlare di un calcio a 360 gradi, del mercato e dei risultati non solo del campionato nazionale ma anche delle altre nazioni.
Si parte dal Barcellona, la squadra da battere, la squadra che ha vinto finora tutto quello che poteva vincere, la squadra che polverizza ogni cosa. La squadra che ha in campo il giocatore più forte del mondo, Messi, e divenuta ancora più forte mandando via Etò per rimpiazzarlo con un mostro sulla terra, Svedese, dal nome Zlatan Ibrahimovich. Si presenta così il Barca ai suoi tifosi, con un'attaccante che ha già la media del 100% dei gol in campionato. Insomma una squadra dalla immane bellezza, diciamo extraterrestre, pronta già da ora a ritornare in quel palcoscenico fantastico che è la finale di Champions.
Poi c'è la rivale di sempre, il Real. Il ritorno di Florentino Perez non poteva che portare un terremoto di gioia in casa Blanca. La squadra più prestigiosa del pianeta si presenta ai suoi tifosi spettacolare più che mai con la stella Cristiano Ronaldo, già in gol alla prima partita di campionato. I vari Xabi Alonso, Kakà, portano nel Real la qualità giusta che serve per alzare la decima coppa dei campioni.
Un vero terremoto si è avuto in Germania, dove il bayern si è ritrovato a giocare un'inizio di campionato disastroso. In Champions poi, altra tegola, nel girone i campioni di Francia e la Juventus che già festeggia il 30ntesimo scudetto ufficioso. Correre ai ripari era quindi doveroso, la prima vittoria infatti, arriva solo dopo l'acquisto di Robben che con 2 gol liquida il Wolfsburg.
Passiamo in Inghilterra dove ci sono elementi molto importanti. Il Chelsea di Ancelotti, senza acquisti fà 12 punti in 4 partite, si colloca quindi al primo posto e spera nell'esperienza europea di Ancelotti per arrivare al gran colpo finale. Altra antagonista, il Liverpool, semina panico nella Premier League, dove tra risultati pazzeschi e partite mozzafiato sempre aperte, non dà la possibilità di nessun pronostico.Nemmeno quello della certezza di una delle certezze del Liverpool degli ultimi anni, Rafael Benitez. E' l'anno questo di transizione del mitico Manchester United. La cessione di Cristiano Ronaldo pesa non poco per il gioco e per l'organico. Lo United a stenta a ritrovare un meccanismo di gioco, e le rivali dovranno approfittarne.
La pioggia d'oro piovuta poi in Inghilterra negli ultimi anni, che ha portato addirittura 12 club inglesi a proprietari stranieri, ha dato molto equilibrio al campionato Inglese, che potrebbe portare nel campionato superiore, la champions, squadre nuove come ad esempio il City, o il Tottenham.
Stesso equilibrio, anche senza pioggia di soldi, lo ritroviamo in Italia. Grazie alla fine dell'effetto calciopoli causato dall'Inter, il nostro calcio rivive un campionato pari a quello delle famose 7 sorelle. Juve, Inter, Napoli, Genoa, Fiorentina, Palermo e Sampdoria si ritrovano a lottare per i primi 4 posti che portano sul palcoscenico più bello del calcio, la Champions. La squadra più prestigiosa d'Italia, la Juventus, si presenta dopo la fine dell'effetto calciopoli con una squadra incredibilmente forte, e pronta a vincere tutto. L'Inter, perso l'ex juventino Ibra, che quasi pagava di tasca propria pur di andare via dall'Inter, si ritrova senza il giocatore fondamentale che le permetteva il gol vincente sempre, e con Etò scartato dal barcellona per prendere appunto lo svedese, un'occasione più unica che rara per portare in spagna un gioiello.
Il campionato Italiano che da la prima grande certezza, il Milan fuori da tutti i giochi. La fine di una squadra che guidata dal Presidente Silvio Berlusconi ha vinto tutto, ma che oramai per decenni non sarà più protagonista su niente.
Assieme al Milan cade anche la Roma. Più che una squadra, una società allo sbando, piena di debiti con l'impossibilità di avere un compratore. Non basta la truffa dei terreni passati da agricoli a edificabili per salvare una squadra a cui toccherà il difficile compito partendo da quest'anno, e per altri anni, di non retrocedere.
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