MILANO, mercoledì 29 luglio 2009
Adriano Galliani, giunto ieri in serata a Monaco di Baviera dopo gli impegni in Lega Calcio, non ha perso tempo: nell’albergo che ospita il Milan si è tenuto un intenso briefing di mercato, che ha dato seguito alle frequenti consultazioni telefoniche con Leonardo del periodo americano. Si è fatto il punto della situazione a quattr’occhi, anche alla luce del proclama berlusconiano sul nuovo corso incentrato sugli under 23. Il Milan si era già mosso in questa direzione con Cissokho e Dzeko, il turbamento di Leonardo nasce dal fatto che sia lui che i vertici dirigenziali erano certi del loro ingaggio, salvo poi doversi scontrare con imprevisti diversi che hanno prodotto un unico risultato: il mercato del Milan è ancora uno zero assoluto. Di qui l’inquetudine di Leo e l’affanno di Galliani. Siamo entrati nella fase operativa della questione Pirlo. L’offerta del Chelsea è arrivata ed è molto lontana dalle aspettative rossonere. Se è vero che Andrea si cede più che per monetizzare il cartellino, soprattutto per sgravarsi del suo ingaggio, è vero anche che il Milan non può accettare contropartite non richieste, specie se ipervalutate ed è il caso di Pizarro. Il 21enne Mancienne, proposto dal Chelsea dopo due stagioni di peregrinazioni in prestito, può essere un’ipotesi degna di credibilità, mentre non ci sono conferme circa Josè Bosigwa, il terzino destro che il Milan avrebbe chiesto in prestito oneroso, per ricalcare con maggior fortuna quanto fatto un anno fa con Senderos. Bosingwa risponde perfettamente all’identikit di Leo, trattasi di esterno basso con eccellente esperienza europea, ma ad oggi-ribadiamolo- è una voce che da Londra non trova conferme e non è detto che il Chelsea intenda privarsi a cuor leggero di un giocatore pagato oltre 20 milioni un’estate fa. I fitti colloqui dei giorni scorsi tra Caliendo e Galliani potrebbero aver coinvolto, oltre che il nome di Trezeguet, anche quello di Elano, che secondo i tabloid è ora al centro di un derby milanese, dopo i problemi legati a Hleb. La sensazione è che Galliani non abbia affatto mollato Dzeko e che ci possano essere sviluppi imminenti: la situazione contrattuale del bosniaco, che continua a lanciare pubblici segnali in direzione del Milan, è un autentico rebus: il rinnovo di un anno, annunciato dall’interessato domenica sera, è stato smentito dal Wolfsburg e la clausola rescissoria da 20 milioni di cui si favoleggia ad oggi non ha valore legale: quando lo avrà, peraltro, decorrerà dalla fine della prossima stagione.
Adriano Galliani, giunto ieri in serata a Monaco di Baviera dopo gli impegni in Lega Calcio, non ha perso tempo: nell’albergo che ospita il Milan si è tenuto un intenso briefing di mercato, che ha dato seguito alle frequenti consultazioni telefoniche con Leonardo del periodo americano. Si è fatto il punto della situazione a quattr’occhi, anche alla luce del proclama berlusconiano sul nuovo corso incentrato sugli under 23. Il Milan si era già mosso in questa direzione con Cissokho e Dzeko, il turbamento di Leonardo nasce dal fatto che sia lui che i vertici dirigenziali erano certi del loro ingaggio, salvo poi doversi scontrare con imprevisti diversi che hanno prodotto un unico risultato: il mercato del Milan è ancora uno zero assoluto. Di qui l’inquetudine di Leo e l’affanno di Galliani. Siamo entrati nella fase operativa della questione Pirlo. L’offerta del Chelsea è arrivata ed è molto lontana dalle aspettative rossonere. Se è vero che Andrea si cede più che per monetizzare il cartellino, soprattutto per sgravarsi del suo ingaggio, è vero anche che il Milan non può accettare contropartite non richieste, specie se ipervalutate ed è il caso di Pizarro. Il 21enne Mancienne, proposto dal Chelsea dopo due stagioni di peregrinazioni in prestito, può essere un’ipotesi degna di credibilità, mentre non ci sono conferme circa Josè Bosigwa, il terzino destro che il Milan avrebbe chiesto in prestito oneroso, per ricalcare con maggior fortuna quanto fatto un anno fa con Senderos. Bosingwa risponde perfettamente all’identikit di Leo, trattasi di esterno basso con eccellente esperienza europea, ma ad oggi-ribadiamolo- è una voce che da Londra non trova conferme e non è detto che il Chelsea intenda privarsi a cuor leggero di un giocatore pagato oltre 20 milioni un’estate fa. I fitti colloqui dei giorni scorsi tra Caliendo e Galliani potrebbero aver coinvolto, oltre che il nome di Trezeguet, anche quello di Elano, che secondo i tabloid è ora al centro di un derby milanese, dopo i problemi legati a Hleb. La sensazione è che Galliani non abbia affatto mollato Dzeko e che ci possano essere sviluppi imminenti: la situazione contrattuale del bosniaco, che continua a lanciare pubblici segnali in direzione del Milan, è un autentico rebus: il rinnovo di un anno, annunciato dall’interessato domenica sera, è stato smentito dal Wolfsburg e la clausola rescissoria da 20 milioni di cui si favoleggia ad oggi non ha valore legale: quando lo avrà, peraltro, decorrerà dalla fine della prossima stagione.

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