Il presidente dell'Uefa, in una lunga intervista a L'Equipe, attacca senza mezzi termini i club inglesi, dominatori in Europa: "A vincere è sempre chi bara sulle regole finanziarie, le grandi squadre competono a credito e le sconfitte creano drammi economici"
PARIGI (Fra), 5 giugno 2008 - Michel Platini va all'attacco dei grandi club europei, in particolar modo di quelli inglesi: "In Champions League vince chi bara sulle regole finanziarie". La pesante accusa è stata formulata dal presidente dell'Uefa in una lunga intervista rilasciata al quotidiano sportivo francese L'Equipe. Una presa di posizione ferma, che testimonia una volta di più la volontà di Platini di ripensare il formato e le regole della più importante competizione per club a livello europeo.
CAMPIONI A CREDITO - "L'obiettivo - spiega Platini - non è più vincere dei titoli, ma guadagnare denaro per ripianare i debiti. Guardate i deficit di Chelsea e Manchester Utd (1.9 miliardi di euro complessivi, n.d.r.). La Fifa e l'Uefa devono battersi contro questa situazione. Perché oggi sono quelli che imbrogliano a vincere". Anche i grandi club, sostiene sempre Platini, possono permettersi di competere in Champions League solo a credito. Una situazione che, dice, "mi imbarazza. Dobbiamo trovare un modo, insieme all'Associazione dei club europei, per aiutare le squadre a risolvere i loro problemi. Non deve più succedere che le sconfitte si trasformino in drammi finanziari".
GLI AMERICANI - Un'altra tendenza nel calcio che preoccupa Platini è la corsa all'acquisto dei club più prestigiosi di Oltremanica da parte di magnati stranieri: "Non vedo perché gli americani vengano a investire in queste squadre, se non per farne dei prodotti. È una corsa continua al denaro, che produce risultati esattamente come la proposta di giocare la 39ª giornata di campionato all'estero". L'idea di disputare ogni anno una giornata di campionato supplementare in un Paese straniero per aumentare gli introiti è stata lanciata qualche giorno fa dai responsabili della Premier League, il campionato di serie A inglese.
Che dire, ha perfettamente ragione.
PARIGI (Fra), 5 giugno 2008 - Michel Platini va all'attacco dei grandi club europei, in particolar modo di quelli inglesi: "In Champions League vince chi bara sulle regole finanziarie". La pesante accusa è stata formulata dal presidente dell'Uefa in una lunga intervista rilasciata al quotidiano sportivo francese L'Equipe. Una presa di posizione ferma, che testimonia una volta di più la volontà di Platini di ripensare il formato e le regole della più importante competizione per club a livello europeo.
CAMPIONI A CREDITO - "L'obiettivo - spiega Platini - non è più vincere dei titoli, ma guadagnare denaro per ripianare i debiti. Guardate i deficit di Chelsea e Manchester Utd (1.9 miliardi di euro complessivi, n.d.r.). La Fifa e l'Uefa devono battersi contro questa situazione. Perché oggi sono quelli che imbrogliano a vincere". Anche i grandi club, sostiene sempre Platini, possono permettersi di competere in Champions League solo a credito. Una situazione che, dice, "mi imbarazza. Dobbiamo trovare un modo, insieme all'Associazione dei club europei, per aiutare le squadre a risolvere i loro problemi. Non deve più succedere che le sconfitte si trasformino in drammi finanziari".
GLI AMERICANI - Un'altra tendenza nel calcio che preoccupa Platini è la corsa all'acquisto dei club più prestigiosi di Oltremanica da parte di magnati stranieri: "Non vedo perché gli americani vengano a investire in queste squadre, se non per farne dei prodotti. È una corsa continua al denaro, che produce risultati esattamente come la proposta di giocare la 39ª giornata di campionato all'estero". L'idea di disputare ogni anno una giornata di campionato supplementare in un Paese straniero per aumentare gli introiti è stata lanciata qualche giorno fa dai responsabili della Premier League, il campionato di serie A inglese.
Che dire, ha perfettamente ragione.
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