Cari tifosi rossoneri,
la partita di domenica sarà per me l’ultima con la maglia del Milan. Sono trascorsi cinque anni da quando sono entrato a far parte della grande famiglia rossonera e ben undici dal mio arrivo in Italia.
Sono stati anni indimenticabili, ricchi di emozioni indescrivibili per me e la mia famiglia e di grandi soddisfazioni professionali che, come accade nello sport e nella vita, a volte si alternano a sentimenti meno felici. Potrei elencare una lunga serie di momenti che resteranno sempre nella mia memoria: dai primi successi con il San Paolo e con il Palmeiras, alla straordinaria conquista dello scudetto con la Roma, al momento in cui, da Capitano della Seleçao, ho alzato la Coppa del Mondo in Giappone nel 2002, fino alla vittoria, con i nostri colori, dello scudetto nel 2004 e della Champions League nella scorsa stagione.
Non posso dimenticare però esperienze meno fortunate ma a cui sono ugualmente legato come l’inspiegabile notte di Istanbul.
Tutti traguardi a cui si arriva lottando fino in fondo, con il sorriso sulle labbra e con una buona dose di umiltà, lavoro duro e sacrificio. Sono queste ultime infatti le caratteristiche che rappresentano non solo me, ma l’intero gruppo con cui ho avuto il privilegio di lavorare in questi cinque anni. Una squadra composta da grandi campioni dentro e fuori dal campo, con cui ho stabilito fin da subito una splendida intesa, tanto da condividere con alcuni di loro bellissimi ricordi.
Intendo ringraziare a nome mio e della mia famiglia il Presidente, il Mister e i miei compagni, i dirigenti e la società tutta ai quali auguro ogni bene, i tanti amici che ho avuto la fortuna di incontrare nei miei anni “italiani” e soprattutto i numerosissimi tifosi di Milan e Roma che mi hanno sempre sostenuto e incoraggiato.
Marcos Cafu
la partita di domenica sarà per me l’ultima con la maglia del Milan. Sono trascorsi cinque anni da quando sono entrato a far parte della grande famiglia rossonera e ben undici dal mio arrivo in Italia.
Sono stati anni indimenticabili, ricchi di emozioni indescrivibili per me e la mia famiglia e di grandi soddisfazioni professionali che, come accade nello sport e nella vita, a volte si alternano a sentimenti meno felici. Potrei elencare una lunga serie di momenti che resteranno sempre nella mia memoria: dai primi successi con il San Paolo e con il Palmeiras, alla straordinaria conquista dello scudetto con la Roma, al momento in cui, da Capitano della Seleçao, ho alzato la Coppa del Mondo in Giappone nel 2002, fino alla vittoria, con i nostri colori, dello scudetto nel 2004 e della Champions League nella scorsa stagione.
Non posso dimenticare però esperienze meno fortunate ma a cui sono ugualmente legato come l’inspiegabile notte di Istanbul.
Tutti traguardi a cui si arriva lottando fino in fondo, con il sorriso sulle labbra e con una buona dose di umiltà, lavoro duro e sacrificio. Sono queste ultime infatti le caratteristiche che rappresentano non solo me, ma l’intero gruppo con cui ho avuto il privilegio di lavorare in questi cinque anni. Una squadra composta da grandi campioni dentro e fuori dal campo, con cui ho stabilito fin da subito una splendida intesa, tanto da condividere con alcuni di loro bellissimi ricordi.
Intendo ringraziare a nome mio e della mia famiglia il Presidente, il Mister e i miei compagni, i dirigenti e la società tutta ai quali auguro ogni bene, i tanti amici che ho avuto la fortuna di incontrare nei miei anni “italiani” e soprattutto i numerosissimi tifosi di Milan e Roma che mi hanno sempre sostenuto e incoraggiato.
Marcos Cafu
GRANDE PENDOLINO!
Commenta