Torcia olimpica, Cio al bivio Possibile stop alla staffetta
Dopo le contestazioni a Londra e Parigi, il comitato esecutivo si riunirà da domani per decidere una strategia. La staffetta verso Pechino per ora non si ferma, ma a S. Francisco i contestatori sono già all'opera
PECHINO, 8 aprile 2008 - Il comitato esecutivo del Cio si riunirà da domani a Pechino, per tre giorni, per decidere la possibile rinuncia alla staffetta della Fiaccola olimpica. Va subito detto che si parla delle prossime edizioni dei Giochi, non di quella del 2008, per la quale sembra proseguire il (tormentato) viaggio che dovrebbe portare la Fiamma l'8 agosto a Pechino, per l'inaugurazione dell'Olimpiade.
Kevan Gosper, australiano membro dell'esecutivo, ha dichiarato che il primo problema sarà decidere se limitare la staffetta all'interno dei Paesi che ospiteranno i Giochi, escludendo così i tour mondiali che soprattutto nelle ultime due edizioni hanno accresciuto grandemente visibilità e attesa per le competizioni olimpiche. Nello stesso tempo - ha aggiunto Gosper - "nulla induce a pensare che la staffetta in corso possa subire variazioni o addirittura essere annullata, anche se sono possibili degli aggiustamenti". Il percorso della Fiaccola verso i Giochi del 2008 è il più lungo mai pensato, 137mila chilometri attraverso 19 Paesi, oltre alla Cina.
Nello stesso tempo, il Cio fa blocco con la Cina nel condannare le manifestazioni che hanno caratterizzato i primi chilometri della staffetta. Gosper ha parlato di "disturbatori professionisti" e che le proteste sono un "abuso contro la Torcia olimpica che è il simbolo della buona volontà, della pace, dell'amicizia e dell'eccellenza nello sport". Anche il portavoce del Comitato organizzatore di Pechino, Sun Weide, ha proclamato che "nessuna forza" potrà impedire la marcia della Fiaccola e che "la staffetta proseguirà con il sostegno degli abitanti del mondo intero".
In realtà non mancano dirigenti Cio come la svedese Gunilla Lindberg, vicepresidente del Comitato olimpico internazionale, che ritengono che la discussione debba riguardare "anche la staffetta attualmente in corso".
Dopo gli incidenti che hanno ostacolato il viaggio del simbolo dei Giochi nelle tappe europee di Londra e soprattutto Parigi, la Fiaccola è a San Francisco per l'unica tappa statunitense, ma già si annunciano altre proteste in favore della libertà del Tibet: tre attivisti hanno scalato alcuni giganteschi cavi metallici che sostengono il Golden Gate, nella baia di San Francisco, facendo sventolare poi manifesti con scritto "Free Tibet".
gasport
secondo me il passaggio nei vari paesi della fiaccola olimpica deve continuare la trovo una cosa bella
e trovo pure giustissime le proteste verso questa edizione fatte in un paese dittatoriale e violento...se il cio invece di pensare agli interessi economici seguisse i valori dello sport nn avrebbero mai assegnato le olimpiadi alla cina ma di precendenti ne abbiamo gia visti e visto poi quello che quei paesi erano dietro la facciata della grande manifestazione sportiva
le olimpiadi tedesche e il mondiale argentini restano assegnazioni vergognose x il mondo dello sport,cosi come queste cinesi
Dopo le contestazioni a Londra e Parigi, il comitato esecutivo si riunirà da domani per decidere una strategia. La staffetta verso Pechino per ora non si ferma, ma a S. Francisco i contestatori sono già all'opera
PECHINO, 8 aprile 2008 - Il comitato esecutivo del Cio si riunirà da domani a Pechino, per tre giorni, per decidere la possibile rinuncia alla staffetta della Fiaccola olimpica. Va subito detto che si parla delle prossime edizioni dei Giochi, non di quella del 2008, per la quale sembra proseguire il (tormentato) viaggio che dovrebbe portare la Fiamma l'8 agosto a Pechino, per l'inaugurazione dell'Olimpiade.
Kevan Gosper, australiano membro dell'esecutivo, ha dichiarato che il primo problema sarà decidere se limitare la staffetta all'interno dei Paesi che ospiteranno i Giochi, escludendo così i tour mondiali che soprattutto nelle ultime due edizioni hanno accresciuto grandemente visibilità e attesa per le competizioni olimpiche. Nello stesso tempo - ha aggiunto Gosper - "nulla induce a pensare che la staffetta in corso possa subire variazioni o addirittura essere annullata, anche se sono possibili degli aggiustamenti". Il percorso della Fiaccola verso i Giochi del 2008 è il più lungo mai pensato, 137mila chilometri attraverso 19 Paesi, oltre alla Cina.
Nello stesso tempo, il Cio fa blocco con la Cina nel condannare le manifestazioni che hanno caratterizzato i primi chilometri della staffetta. Gosper ha parlato di "disturbatori professionisti" e che le proteste sono un "abuso contro la Torcia olimpica che è il simbolo della buona volontà, della pace, dell'amicizia e dell'eccellenza nello sport". Anche il portavoce del Comitato organizzatore di Pechino, Sun Weide, ha proclamato che "nessuna forza" potrà impedire la marcia della Fiaccola e che "la staffetta proseguirà con il sostegno degli abitanti del mondo intero".
In realtà non mancano dirigenti Cio come la svedese Gunilla Lindberg, vicepresidente del Comitato olimpico internazionale, che ritengono che la discussione debba riguardare "anche la staffetta attualmente in corso".
Dopo gli incidenti che hanno ostacolato il viaggio del simbolo dei Giochi nelle tappe europee di Londra e soprattutto Parigi, la Fiaccola è a San Francisco per l'unica tappa statunitense, ma già si annunciano altre proteste in favore della libertà del Tibet: tre attivisti hanno scalato alcuni giganteschi cavi metallici che sostengono il Golden Gate, nella baia di San Francisco, facendo sventolare poi manifesti con scritto "Free Tibet".
gasport
secondo me il passaggio nei vari paesi della fiaccola olimpica deve continuare la trovo una cosa bella
e trovo pure giustissime le proteste verso questa edizione fatte in un paese dittatoriale e violento...se il cio invece di pensare agli interessi economici seguisse i valori dello sport nn avrebbero mai assegnato le olimpiadi alla cina ma di precendenti ne abbiamo gia visti e visto poi quello che quei paesi erano dietro la facciata della grande manifestazione sportiva
le olimpiadi tedesche e il mondiale argentini restano assegnazioni vergognose x il mondo dello sport,cosi come queste cinesi
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