L'Inter attacca: "La Juve crea pressioni sugli arbitri".
"Ognuno reagisce come vuole, ma questi comportamenti creano nervosismi e pressioni sulla classe arbitrale", ha detto l'a.d. nerazzurro Ernesto Paolillo.
MILANO, 25 febbraio 2008 - Inter-Juve, ecco un nuovo round a distanza. Tema della contesa: gli arbitri. Ieri la lettera aperta del club bianconero a Figc e Aia. Oggi la presa di posizione di Ernesto Paolillo, amministratore delegato nerazzurro: "Ognuno reagisce come vuole a ciò che avviene in campo, ma sono convinto che tutto ciò contribuisca a creare ulteriori nervosismi e pressioni sulla classe arbitrale". Come dire, la mossa della Juve è quantomeno inopportuna.
PAROLA A COLLINA - Il dirigente dell'Inter, intervenuto a margine della presentazione del francobollo emesso per il Centenario nerazzurro, ha poi aggiunto: "Solidarietà alla Juventus? Tutte le squadre prima o poi possono subire torti ed errori degli arbitri - ha risposto Paolillo - Se sono in buona fede, si deve parlare solo di episodi ma se, come in passato, sono in malafede... In definitiva solo una persona può dire se la classe arbitrale è adeguata: Collina. Lui è stato un grande direttore di gara e solo lui e Gussoni possono gestire l'agenda arbitrale".
VIEIRA - Paolillo ha poi spiegato che Saranno Roberto Mancini e Marco Branca dopo un faccia a faccia con il giocatore a decidere se multare o meno Patrick Vieira. Il giocatore, richiamato in panchina durante la partita contro la Sampdoria, aveva reagito scalciando le borracce e negando il saluto al suo tecnico. "La multa? È una decisione che spetta all'allenatore e al direttore tecnico, dopo un chiarimento con lo stesso Vieira", ha spiegato Paolillo, che ha assicurato che nello spogliatoio nerazzurro non c'è nervosismo. "Questi sono episodi abbastanza normali - ha detto -, che accadono nella nostra come in altre squadre. La stanchezza e la voglia di restare in campo possono portare a qualche gesto di nervosismo, ma sarebbe peggio se i giocatori si lasciassero scivolare tutto addosso. Patrick si portava dietro la tensione per l'espulsione nella sua ultima partita e anche un po' di stanchezza perché non è al top della forma. Ma siamo di fronte a giocatori professionisti che sanno riflettere sui propri comportamenti".
fonte
"Ognuno reagisce come vuole, ma questi comportamenti creano nervosismi e pressioni sulla classe arbitrale", ha detto l'a.d. nerazzurro Ernesto Paolillo.
MILANO, 25 febbraio 2008 - Inter-Juve, ecco un nuovo round a distanza. Tema della contesa: gli arbitri. Ieri la lettera aperta del club bianconero a Figc e Aia. Oggi la presa di posizione di Ernesto Paolillo, amministratore delegato nerazzurro: "Ognuno reagisce come vuole a ciò che avviene in campo, ma sono convinto che tutto ciò contribuisca a creare ulteriori nervosismi e pressioni sulla classe arbitrale". Come dire, la mossa della Juve è quantomeno inopportuna.
PAROLA A COLLINA - Il dirigente dell'Inter, intervenuto a margine della presentazione del francobollo emesso per il Centenario nerazzurro, ha poi aggiunto: "Solidarietà alla Juventus? Tutte le squadre prima o poi possono subire torti ed errori degli arbitri - ha risposto Paolillo - Se sono in buona fede, si deve parlare solo di episodi ma se, come in passato, sono in malafede... In definitiva solo una persona può dire se la classe arbitrale è adeguata: Collina. Lui è stato un grande direttore di gara e solo lui e Gussoni possono gestire l'agenda arbitrale".
VIEIRA - Paolillo ha poi spiegato che Saranno Roberto Mancini e Marco Branca dopo un faccia a faccia con il giocatore a decidere se multare o meno Patrick Vieira. Il giocatore, richiamato in panchina durante la partita contro la Sampdoria, aveva reagito scalciando le borracce e negando il saluto al suo tecnico. "La multa? È una decisione che spetta all'allenatore e al direttore tecnico, dopo un chiarimento con lo stesso Vieira", ha spiegato Paolillo, che ha assicurato che nello spogliatoio nerazzurro non c'è nervosismo. "Questi sono episodi abbastanza normali - ha detto -, che accadono nella nostra come in altre squadre. La stanchezza e la voglia di restare in campo possono portare a qualche gesto di nervosismo, ma sarebbe peggio se i giocatori si lasciassero scivolare tutto addosso. Patrick si portava dietro la tensione per l'espulsione nella sua ultima partita e anche un po' di stanchezza perché non è al top della forma. Ma siamo di fronte a giocatori professionisti che sanno riflettere sui propri comportamenti".
fonte
Commenta