Quattro anni fa moriva Marco Pantani, il ‘Pirata’
Sono passati quattro anni da quell’incredibile notizia che fece il giro del mondo. Molte furono le persone, appassionati e non, ad avvicinarsi al mondo del ciclismo grazie alle sue imprese, alle sue vittorie, alle sue sconfitte, ai suoi infortuni e alla sua capacita` di rialzarsi sempre da una disfatta. Marco Pantani nasce a Cesena il 13 gennaio 1970, si avvicina al ciclismo quando il nonno, Sotero, gli regala una bicicletta. I primi risultati sono subito esaltanti: terzo nel Giro d’Italia dei dilettanti nel 1990, secondo nell’anno successivo e primo nel 1992. L’anno dopo partecipa al Giro per i professionisti, ma si ritira dopo poche tappe per una fastidiosa tendinite. L’inizio della sua grande carriera risale al 1994, con il secondo posto nella grande classica italiana, in cui vince due tappe, quelle di Merano e dell’Aprica, dove ‘doma’ il durissimo Mortirolo. Al Tour de France dello stesso anno arriva terzo e vince la maglia bianca come miglior giovane. Nel mondo del ciclismo tutti hanno la conferma della nascita di un nuovo campione.
Le prime vittorie di tappa nella corsa francese risalgono al 1995, nella leggendaria Alpe d’Huez e nella pirenaica Guzet Neige, dove arriva ancora terzo e vince nuovamente la maglia bianca. Pantani si piazza sul gradino piu` basso del podio anche ai mondiali che si disputano in quell’anno in Colombia. Nel 1996 pero`, nel momento piu` bello della sua carriera, Marco Pantani e` investito da una macchina durante la Milano-Torino, incidente che rischia di compromettergli l’attivita` agonistica. Torna in sella nel 1997, ma al Giro d’Italia un gatto nero gli attraversa la strada, lui cade, si fa male ed e` costretto al ritiro. Ma Pantani si rialza ancora e al Tour arriva terzo.
Il suo anno piu` bello e` il 1998, dove vince per la prima volta il Giro d’Italia, compensando le sue carenze a cronometro con le vittorie nelle tappe di montagna. Nello stesso anno vince anche il Tour de France, riuscendo a battere Jan Ullrich, suo avversario di sempre in terra transalpina. Celebre la vittoria del ‘Pirata’ nella tappa di montagna conclusasi a Lex-Deus-Alpes, dove il distacco con il tedesco fu di ben 9 minuti. Con questo successo Marco Pantani entro` nella storia, fu il primo italiano a vincere in Francia dopo Felice Gimondi nel 1965 e a fare l’accoppiata Giro-Tour nello stesso anno dopo Fausto Coppi (nel 1949 e nel 1952), uno dei piu` grandi di sempre.
Nel 1999 Pantani parte con i favori del pronostico al Giro d’Italia, ma il 5 giugno la sua vita sportiva muore. In quel giorno il ‘Pirata’ vince a Madonna di Campiglio firmando l’ennesima favola sportiva del ciclismo moderno, ma il valore dell’ematocrito, quantita` di globuli rossi presenti del sangue, risulta superiore (52%) al consentito (50%, piu` l’1% di tolleranza). La vita di Marco Pantani si spegne quel giorno, dove passa alla storia il suo commento: ”Mi sono rialzato dopo tanti infortuni e sono tornato a correre, rialzarsi ora per me sara` piu` difficile”. Negli anni successivi il ‘Pirata’ riesce comunque ancora a distinguersi, come al Tour de France del 2000, quando stacca di 51’’ Lance Armstrong nella tappa di Courchevel. Fu questa una delle ultime grandi emozioni che Marco Pantani diede a chi amava il ciclismo, prima di morire per arresto cardiaco il 14 febbraio 2004 in una stanza di un residence di Rimini in seguito a un’overdose di cocaina.
Sono passati quattro anni da quell’incredibile notizia che fece il giro del mondo. Molte furono le persone, appassionati e non, ad avvicinarsi al mondo del ciclismo grazie alle sue imprese, alle sue vittorie, alle sue sconfitte, ai suoi infortuni e alla sua capacita` di rialzarsi sempre da una disfatta. Marco Pantani nasce a Cesena il 13 gennaio 1970, si avvicina al ciclismo quando il nonno, Sotero, gli regala una bicicletta. I primi risultati sono subito esaltanti: terzo nel Giro d’Italia dei dilettanti nel 1990, secondo nell’anno successivo e primo nel 1992. L’anno dopo partecipa al Giro per i professionisti, ma si ritira dopo poche tappe per una fastidiosa tendinite. L’inizio della sua grande carriera risale al 1994, con il secondo posto nella grande classica italiana, in cui vince due tappe, quelle di Merano e dell’Aprica, dove ‘doma’ il durissimo Mortirolo. Al Tour de France dello stesso anno arriva terzo e vince la maglia bianca come miglior giovane. Nel mondo del ciclismo tutti hanno la conferma della nascita di un nuovo campione.
Le prime vittorie di tappa nella corsa francese risalgono al 1995, nella leggendaria Alpe d’Huez e nella pirenaica Guzet Neige, dove arriva ancora terzo e vince nuovamente la maglia bianca. Pantani si piazza sul gradino piu` basso del podio anche ai mondiali che si disputano in quell’anno in Colombia. Nel 1996 pero`, nel momento piu` bello della sua carriera, Marco Pantani e` investito da una macchina durante la Milano-Torino, incidente che rischia di compromettergli l’attivita` agonistica. Torna in sella nel 1997, ma al Giro d’Italia un gatto nero gli attraversa la strada, lui cade, si fa male ed e` costretto al ritiro. Ma Pantani si rialza ancora e al Tour arriva terzo.
Il suo anno piu` bello e` il 1998, dove vince per la prima volta il Giro d’Italia, compensando le sue carenze a cronometro con le vittorie nelle tappe di montagna. Nello stesso anno vince anche il Tour de France, riuscendo a battere Jan Ullrich, suo avversario di sempre in terra transalpina. Celebre la vittoria del ‘Pirata’ nella tappa di montagna conclusasi a Lex-Deus-Alpes, dove il distacco con il tedesco fu di ben 9 minuti. Con questo successo Marco Pantani entro` nella storia, fu il primo italiano a vincere in Francia dopo Felice Gimondi nel 1965 e a fare l’accoppiata Giro-Tour nello stesso anno dopo Fausto Coppi (nel 1949 e nel 1952), uno dei piu` grandi di sempre.
Nel 1999 Pantani parte con i favori del pronostico al Giro d’Italia, ma il 5 giugno la sua vita sportiva muore. In quel giorno il ‘Pirata’ vince a Madonna di Campiglio firmando l’ennesima favola sportiva del ciclismo moderno, ma il valore dell’ematocrito, quantita` di globuli rossi presenti del sangue, risulta superiore (52%) al consentito (50%, piu` l’1% di tolleranza). La vita di Marco Pantani si spegne quel giorno, dove passa alla storia il suo commento: ”Mi sono rialzato dopo tanti infortuni e sono tornato a correre, rialzarsi ora per me sara` piu` difficile”. Negli anni successivi il ‘Pirata’ riesce comunque ancora a distinguersi, come al Tour de France del 2000, quando stacca di 51’’ Lance Armstrong nella tappa di Courchevel. Fu questa una delle ultime grandi emozioni che Marco Pantani diede a chi amava il ciclismo, prima di morire per arresto cardiaco il 14 febbraio 2004 in una stanza di un residence di Rimini in seguito a un’overdose di cocaina.
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