Sua Maestà il Re del calcio Alessandro Del Piero.
Basta il suo nome per far tremare il mondo intero e per far gioire i milioni di tifosi che seguono le sue gesta. Il più forte giocatore del dopo Maradona incanta tutti coloro che seguono le sue prodezze sui verdi tappeti d'erba di qualunque stadio, che abbia accolto la sua ambita presenza.
Alessandro del Piero, una carriera ricca di vincite e di trionfi, accanto a Giovanni Agnelli, suo fratello, a Boniperti, icone non solo del calcio ma dell'intero mondo.
Un'ovazione che non ha mai fine, ma che invece si fa sentire ancora forte, più forte che mai.
Alessandro Del Piero esce vincente anche quando perde, onorando qualunque prova degna di un Re.
Antonio Cassano.
Un talento cresciuto nella miseria di Bari vecchia, quella miseria che rimane conservata nel DNA di chiunque abbia vissuto la propria infanzia lì, quella miseria che è ancora forte dentro di lui nonostante la fama ed il successo del grande campione che è. Quella miseria che è anche il suo genio.
Antonio Cassano, un giocatore formidabile, un numero 1, assolutamente da schierare in campo nei prossimi Europei.
Pato.
Solo applausi per ora per questo piccolo campioncino scoperto da Ancelotti. Ha un talento da paura. La sua grandezza sta in tutto, ed ha tutto per diventare il prossimo numero 1. Il suo gioco è mescolato alla semplicità, sembra un "far nulla" mentre invece ha creato qualcosa di straordinario. Solo un grande campione può sbagliare dei gol clamorosi in una partita diventando il peggiore in campo, e la partita successiva poi segnarne 2 diventando il migliore in campo.
Solo Van Basten era capace di fare una partita nulla e l'altra segnare 2 gol.
Hidetoshi Nakata.
Non so se ne siete al corrente, ma Nakata, il Beckam asiatico, è partito, da solo, a piedi. Un viaggio alla ricerca del proprio equilibrio dopo una vita fatta tra aereoporti, giornalisti e nessuna privacy. nakata ha scelto di partire per un lungo mviaggio, con solo uno zaino in spalla, tra monasteri e luoghi solitari dove meditare e stare bene con se stesso.
Applausi.
La Juventus.
Quando le umiliazioni cominciano ad essere troppe è l'ora di dire basta. E l'umiliazione che ha subito ieri tutto il popolo Juventino, assieme alla Juventus, è l'ultimo atto di una fine. Perdere in casa con la principale nemica, quando l'allenatore della squadra avversaria ha schierato si e no le terze linee, schierando anche un ragazzino di 17 anni che segna anche 2 gol, significa che è la fine. Significa che sei totalmente umiliato. Finito. Senza nessuna possibilità. E tutta la Juventus è lo specchio di una fine difficile da recuperare.
La dirigenza Juventina, sul 2-3, inquadrata, rideva. Oltre a questo la Juventus è piena di giocatori mediocri e sufficenti, discrete panchine, ma di certo non da Juve. E mi riferisco ai vari Le Grottaglie, Molinaro, Birindelli, Nocerino, Palladino, Tiago, Almiron, Andrade, tutti giocatori non all'altezza di poter giocare in una squadra da vertice mondiale. In un solo anno, la dirigenza attuale ha fallito su tutto.
E se mettiamo in mezzo che da cambiare ci sono anche delle vecchie guardie, come Nedved che è vecchio, e che Del Piero non può stare a questi livelli per ancora troppo tempo, allora si capisce che la Juventus è davvero finita.
La Juventus è finita il giorno in cui 2 anni fa venne mandata in serie B.
La sua storia si ferma al 2006.
La settimana prossima partirò per Cuba insieme ad altri 2 amici. Lascio intanto i saluti in questo 3d, saluto tutti quelli del Forum, saluto già da ora in modo da non dimenticarmene.
La Juventus è stata gioia e dolore, l'Inter è la mia più grande nemica.
In questa vacanza lascerò un pò di nervosismo dovuto a tutto ciò che gira intorno al calcio in questi ultimi tempi. L'unica cosa è che saranno Juventus ed Inter a pagarmi il soggiorno a Cuba. Sono andato a scommettere per riprendermi tutto ciò che ho speso per il viaggio a Cuba, e la vincita sarà almeno un'occasione per rifarmi delle conseguenze che stiamo vivendo a causa di calciopoli.
Inter-Empoli 1
Juventus-Cagliari 1
5000 euro, vincita 8512 euro
Saranno loro a pagarmi la vacanza
Basta il suo nome per far tremare il mondo intero e per far gioire i milioni di tifosi che seguono le sue gesta. Il più forte giocatore del dopo Maradona incanta tutti coloro che seguono le sue prodezze sui verdi tappeti d'erba di qualunque stadio, che abbia accolto la sua ambita presenza.
Alessandro del Piero, una carriera ricca di vincite e di trionfi, accanto a Giovanni Agnelli, suo fratello, a Boniperti, icone non solo del calcio ma dell'intero mondo.
Un'ovazione che non ha mai fine, ma che invece si fa sentire ancora forte, più forte che mai.
Alessandro Del Piero esce vincente anche quando perde, onorando qualunque prova degna di un Re.
Antonio Cassano.
Un talento cresciuto nella miseria di Bari vecchia, quella miseria che rimane conservata nel DNA di chiunque abbia vissuto la propria infanzia lì, quella miseria che è ancora forte dentro di lui nonostante la fama ed il successo del grande campione che è. Quella miseria che è anche il suo genio.
Antonio Cassano, un giocatore formidabile, un numero 1, assolutamente da schierare in campo nei prossimi Europei.
Pato.
Solo applausi per ora per questo piccolo campioncino scoperto da Ancelotti. Ha un talento da paura. La sua grandezza sta in tutto, ed ha tutto per diventare il prossimo numero 1. Il suo gioco è mescolato alla semplicità, sembra un "far nulla" mentre invece ha creato qualcosa di straordinario. Solo un grande campione può sbagliare dei gol clamorosi in una partita diventando il peggiore in campo, e la partita successiva poi segnarne 2 diventando il migliore in campo.
Solo Van Basten era capace di fare una partita nulla e l'altra segnare 2 gol.
Hidetoshi Nakata.
Non so se ne siete al corrente, ma Nakata, il Beckam asiatico, è partito, da solo, a piedi. Un viaggio alla ricerca del proprio equilibrio dopo una vita fatta tra aereoporti, giornalisti e nessuna privacy. nakata ha scelto di partire per un lungo mviaggio, con solo uno zaino in spalla, tra monasteri e luoghi solitari dove meditare e stare bene con se stesso.
Applausi.
La Juventus.
Quando le umiliazioni cominciano ad essere troppe è l'ora di dire basta. E l'umiliazione che ha subito ieri tutto il popolo Juventino, assieme alla Juventus, è l'ultimo atto di una fine. Perdere in casa con la principale nemica, quando l'allenatore della squadra avversaria ha schierato si e no le terze linee, schierando anche un ragazzino di 17 anni che segna anche 2 gol, significa che è la fine. Significa che sei totalmente umiliato. Finito. Senza nessuna possibilità. E tutta la Juventus è lo specchio di una fine difficile da recuperare.
La dirigenza Juventina, sul 2-3, inquadrata, rideva. Oltre a questo la Juventus è piena di giocatori mediocri e sufficenti, discrete panchine, ma di certo non da Juve. E mi riferisco ai vari Le Grottaglie, Molinaro, Birindelli, Nocerino, Palladino, Tiago, Almiron, Andrade, tutti giocatori non all'altezza di poter giocare in una squadra da vertice mondiale. In un solo anno, la dirigenza attuale ha fallito su tutto.
E se mettiamo in mezzo che da cambiare ci sono anche delle vecchie guardie, come Nedved che è vecchio, e che Del Piero non può stare a questi livelli per ancora troppo tempo, allora si capisce che la Juventus è davvero finita.
La Juventus è finita il giorno in cui 2 anni fa venne mandata in serie B.
La sua storia si ferma al 2006.
La settimana prossima partirò per Cuba insieme ad altri 2 amici. Lascio intanto i saluti in questo 3d, saluto tutti quelli del Forum, saluto già da ora in modo da non dimenticarmene.
La Juventus è stata gioia e dolore, l'Inter è la mia più grande nemica.
In questa vacanza lascerò un pò di nervosismo dovuto a tutto ciò che gira intorno al calcio in questi ultimi tempi. L'unica cosa è che saranno Juventus ed Inter a pagarmi il soggiorno a Cuba. Sono andato a scommettere per riprendermi tutto ciò che ho speso per il viaggio a Cuba, e la vincita sarà almeno un'occasione per rifarmi delle conseguenze che stiamo vivendo a causa di calciopoli.
Inter-Empoli 1
Juventus-Cagliari 1
5000 euro, vincita 8512 euro
Saranno loro a pagarmi la vacanza
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