Cagliari-Caos, si dimette Sonetti
Si è dimesso Nedo Sonetti. A conferma che al di là della calma apparente c’è fermento nel Cagliari. E ora il fermento sfiora il caos. Perché c’è dell’altro: Cellino ha richiamato Giampaolo e il tecnico già preso e licenziato due volte non si è presentato. Era qualche giorno che Cellino pensava e ripensava al da farsi, preoccupato dalla situazione della squadra. Ma le parole di Sonetti dopo l’Inter erano parole di un professionista a caccia di una soluzione difficile da trovare: ‘La squadra individualmente ha dei valori, ma poi ognuno andrebbe accompagnato da un altro tipo di giocatore, non c’è nessuno che salti l’uomo e che garantisca il cambio di passo. Uno combatte se ha le armi per combattere. Speriamo che questa situazione si possa risolvere.’ Una presa di coscienza severa. Dietro la quale leggere anche un garbato ‘non dipende da me’. E, a questo punto, una resa. Inoltre la strada per rimettere vicini Giampaolo e Cellino non sembra affatto in discesa. Quel che è certo è che il Cagliari ora ha bisogno di normalità, dopo le vicende anche extracalcistiche come quella che ha coinvolto Marchini e Foggia. Ha bisogno di normalità per provare a salvarsi.
Si è dimesso Nedo Sonetti. A conferma che al di là della calma apparente c’è fermento nel Cagliari. E ora il fermento sfiora il caos. Perché c’è dell’altro: Cellino ha richiamato Giampaolo e il tecnico già preso e licenziato due volte non si è presentato. Era qualche giorno che Cellino pensava e ripensava al da farsi, preoccupato dalla situazione della squadra. Ma le parole di Sonetti dopo l’Inter erano parole di un professionista a caccia di una soluzione difficile da trovare: ‘La squadra individualmente ha dei valori, ma poi ognuno andrebbe accompagnato da un altro tipo di giocatore, non c’è nessuno che salti l’uomo e che garantisca il cambio di passo. Uno combatte se ha le armi per combattere. Speriamo che questa situazione si possa risolvere.’ Una presa di coscienza severa. Dietro la quale leggere anche un garbato ‘non dipende da me’. E, a questo punto, una resa. Inoltre la strada per rimettere vicini Giampaolo e Cellino non sembra affatto in discesa. Quel che è certo è che il Cagliari ora ha bisogno di normalità, dopo le vicende anche extracalcistiche come quella che ha coinvolto Marchini e Foggia. Ha bisogno di normalità per provare a salvarsi.
E Giampaolo s'è dimostrato un grande:
"Pur nella consapevolezza del danno economico che ne deriverà, rinuncio a tornare a Cagliari. L'orgoglio e la dignità non hanno prezzo".
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