Ibra: "Se segno esulto"
Intervista alla Gazzetta dell'attaccante dell'Inter, grande ex della sfida di domani: "Juventini, fischiatemi pure ma non è stata colpa mia se sono passato in nerazzurro. Gli scandali c'entrano poco, per mesi ho aspettato invano di rinnovare il contratto. Secco mi disse: se c'è un'altra squadra non esitare"
MILANO, 3 novembre 2007 - "Se segno esulto". Ibrahimovic non si nasconde. E si lascia andare a qualche confidenza alla vigilia di Juventus-Inter, la "sua" partita, quella che mette di fronte il suo passato e il suo presente in Italia. Ecco un estratto dello Zlatan-pensiero, l'intervista completa la trovate sulla Gazzetta dello Sport di oggi.
L'ADDIO - "Juventini, fischiatemi pure, ma non è stata colpa mia se sono passato all'Inter. Gli scandali c'entrano poco, per mesi ho aspettato invano di rinnovare il mio contratto. Il d.s. Secco al telefono mi disse: se c'è un'altra squadra, non esitare. E allora se segno, esulto".
NELLA JUVENTUS - "Le mie partite juventine a cui resto più affezionato sono quelle contro l'Inter: anche quella dei contrasti con il mio vice allenatore Mihajlovic e della cravatta a Cordoba. Ma la più bella resta quella dell'ottobre 2005. Vincevamo 2-0 già dopo 45': mamma mia come avevamo giocato quel primo tempo..."
L'INTER - "Avevo detto che anche la società Inter doveva crescere, e così è stato: ora ha tutto per essere uno dei club più forti del mondo e non è un caso che io abbia firmato praticamente a vita. Sta uscendo il potenziale che avevo già visto quando la scelsi: è aumentato il rispetto degli altri, anzi l'Inter ha ottenuto il rispetto degli altri".
MANCINI - "Un giorno Mancini mi ha chiamato nel suo ufficio, ha messo su un video di Van Basten e mi ha detto: Siediti e guarda. Studialo, impara i suoi movimenti, fai caso anche ai particolari. Ti servirà. Era un segnale: mi aiutava a capire in cosa potevo crescere. E momenti così te li ricordi per tutta la vita".
la lui si che ne sa di calcio
ibra sarebbe partito con o senza calciopoli...l unica cosa che e' cambiata e' stata la sponda del naviglio dove e' arrivato
Intervista alla Gazzetta dell'attaccante dell'Inter, grande ex della sfida di domani: "Juventini, fischiatemi pure ma non è stata colpa mia se sono passato in nerazzurro. Gli scandali c'entrano poco, per mesi ho aspettato invano di rinnovare il contratto. Secco mi disse: se c'è un'altra squadra non esitare"
MILANO, 3 novembre 2007 - "Se segno esulto". Ibrahimovic non si nasconde. E si lascia andare a qualche confidenza alla vigilia di Juventus-Inter, la "sua" partita, quella che mette di fronte il suo passato e il suo presente in Italia. Ecco un estratto dello Zlatan-pensiero, l'intervista completa la trovate sulla Gazzetta dello Sport di oggi.
L'ADDIO - "Juventini, fischiatemi pure, ma non è stata colpa mia se sono passato all'Inter. Gli scandali c'entrano poco, per mesi ho aspettato invano di rinnovare il mio contratto. Il d.s. Secco al telefono mi disse: se c'è un'altra squadra, non esitare. E allora se segno, esulto".
NELLA JUVENTUS - "Le mie partite juventine a cui resto più affezionato sono quelle contro l'Inter: anche quella dei contrasti con il mio vice allenatore Mihajlovic e della cravatta a Cordoba. Ma la più bella resta quella dell'ottobre 2005. Vincevamo 2-0 già dopo 45': mamma mia come avevamo giocato quel primo tempo..."
L'INTER - "Avevo detto che anche la società Inter doveva crescere, e così è stato: ora ha tutto per essere uno dei club più forti del mondo e non è un caso che io abbia firmato praticamente a vita. Sta uscendo il potenziale che avevo già visto quando la scelsi: è aumentato il rispetto degli altri, anzi l'Inter ha ottenuto il rispetto degli altri".
MANCINI - "Un giorno Mancini mi ha chiamato nel suo ufficio, ha messo su un video di Van Basten e mi ha detto: Siediti e guarda. Studialo, impara i suoi movimenti, fai caso anche ai particolari. Ti servirà. Era un segnale: mi aiutava a capire in cosa potevo crescere. E momenti così te li ricordi per tutta la vita".
la lui si che ne sa di calcio
ibra sarebbe partito con o senza calciopoli...l unica cosa che e' cambiata e' stata la sponda del naviglio dove e' arrivato
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