Lo hanno chiamato Aitor Antonio: il primo è il nome scelto dai genitori, l'altro in memoria del padre, morto a Siviglia lo scorso 28 agosto, tre giorni dopo essersi accasciato in campo durante una partita contro il Getafe
MADRID, 23 ottobre 2007 - È nato domenica, nella clinica del Sagrado Corazon di Siviglia. Un parto naturale senza complicazioni. Quando sua madre, Mar Puerta, lo ha messo al mondo pesava 3 chili e 300 grammi ed era lungo 53 centimetri, un bimbo in perfetta salute. Lo hanno chiamato Aitor Antonio. Aitor perché era il nome che i suoi genitori avevano scelto insieme, Antonio in memoria del papà, morto il 28 agosto scorso, 3 giorni dopo essersi accasciato in campo durante Siviglia-Getafe, partita della Liga.
SOCIO E ABBONATO - Il primo regalo per il piccolo Aitor Anotnio Puerta Roldan è stata la tessera di socio del Siviglia, la numero 45.284. Simbolicamente la sua prima partita da abbonato del Siviglia sarà la sfida di Champions League di stasera contro la Steaua, quella Champions League che il padre ha conquistato ma che non ha mai potuto giocare. Ovviamente il piccolo stasera non sarà fisicamente al Sanchez Pizjuan, ma si sarà presente nella memoria dei tifosi: sono in preparazione striscioni e cartelli per dargli il benvenuto, e in questi giorni in tanti sono andati a salutarlo all'ospedale, così come tantissimi avevano partecipato ai funerali del padre. La famiglia Puerta sarà sempre nel cuore del Siviglia, e Aitor Antonio sembra nascere con un'intera città a fargli da padrino. Al Sagrado Corazon sono passati anche tanti compagni di Antonio, e il presidente Del Nido ha fatto ecapitare un set completo di vestitini con il marchio del club per il piccolo.
OMAGGIO E POLEMICHE - Intanto il club ha deciso di accettare il consiglio di Juande Ramos, cambiando la procedura dell'omaggio a Puerta per le partite casalinghe: sino ad ora le squadre che venivano a giocare al Sanchez Pizjuan prima della gara deponevano dei fiori sul punto del campo dove si era accasciato Puerta, e durante il minuto 16, quello del numero di maglia del laterale sinistro (ritirato dal club fino a che Aitor Antonio non compirà 18 anni), lo stadio osservava un rigoroso e sentito minuto di silenzio. Secondo il tecnico questo tipo di omaggio colpiva duramente il morale dei giocatori, toccati in maniera pesante dalla tragedia Puerta. Da stasera la squadra ospite se lo riterrà opportuno potrà portare i fiori al momento di arrivare allo stadio, e nel minuto 16 i tifosi sono invitati a cantare il nome di Puerta, evitando il minuto di silenzio.
SCONFITTE - Il Siviglia, che sabato è tornato alla vittoria, aveva perso quattro gare consecutive in campionato, e in casa con l'Arsenal in Champions League. Psicologi e preparatori del club avevano segnalato come possibile elemento di depressione anche l'omaggio al compagno scomparso, da qui l'idea di cambiare il modo di ricordare Puerta. Decisione questa che è stata accolta con qualche malumore: non tutti i tifosi sono d'accordo, e anche il brasiliano Adriano secondo quanto riportato oggi dal Pais, ha detto chiaramente di non condividere "la versione apocalittica del proprio tecnico". Una cosa è certa, al piccolo Aitor Antonio questo tipo di polemiche non interessano.
MADRID, 23 ottobre 2007 - È nato domenica, nella clinica del Sagrado Corazon di Siviglia. Un parto naturale senza complicazioni. Quando sua madre, Mar Puerta, lo ha messo al mondo pesava 3 chili e 300 grammi ed era lungo 53 centimetri, un bimbo in perfetta salute. Lo hanno chiamato Aitor Antonio. Aitor perché era il nome che i suoi genitori avevano scelto insieme, Antonio in memoria del papà, morto il 28 agosto scorso, 3 giorni dopo essersi accasciato in campo durante Siviglia-Getafe, partita della Liga.
SOCIO E ABBONATO - Il primo regalo per il piccolo Aitor Anotnio Puerta Roldan è stata la tessera di socio del Siviglia, la numero 45.284. Simbolicamente la sua prima partita da abbonato del Siviglia sarà la sfida di Champions League di stasera contro la Steaua, quella Champions League che il padre ha conquistato ma che non ha mai potuto giocare. Ovviamente il piccolo stasera non sarà fisicamente al Sanchez Pizjuan, ma si sarà presente nella memoria dei tifosi: sono in preparazione striscioni e cartelli per dargli il benvenuto, e in questi giorni in tanti sono andati a salutarlo all'ospedale, così come tantissimi avevano partecipato ai funerali del padre. La famiglia Puerta sarà sempre nel cuore del Siviglia, e Aitor Antonio sembra nascere con un'intera città a fargli da padrino. Al Sagrado Corazon sono passati anche tanti compagni di Antonio, e il presidente Del Nido ha fatto ecapitare un set completo di vestitini con il marchio del club per il piccolo.
OMAGGIO E POLEMICHE - Intanto il club ha deciso di accettare il consiglio di Juande Ramos, cambiando la procedura dell'omaggio a Puerta per le partite casalinghe: sino ad ora le squadre che venivano a giocare al Sanchez Pizjuan prima della gara deponevano dei fiori sul punto del campo dove si era accasciato Puerta, e durante il minuto 16, quello del numero di maglia del laterale sinistro (ritirato dal club fino a che Aitor Antonio non compirà 18 anni), lo stadio osservava un rigoroso e sentito minuto di silenzio. Secondo il tecnico questo tipo di omaggio colpiva duramente il morale dei giocatori, toccati in maniera pesante dalla tragedia Puerta. Da stasera la squadra ospite se lo riterrà opportuno potrà portare i fiori al momento di arrivare allo stadio, e nel minuto 16 i tifosi sono invitati a cantare il nome di Puerta, evitando il minuto di silenzio.
SCONFITTE - Il Siviglia, che sabato è tornato alla vittoria, aveva perso quattro gare consecutive in campionato, e in casa con l'Arsenal in Champions League. Psicologi e preparatori del club avevano segnalato come possibile elemento di depressione anche l'omaggio al compagno scomparso, da qui l'idea di cambiare il modo di ricordare Puerta. Decisione questa che è stata accolta con qualche malumore: non tutti i tifosi sono d'accordo, e anche il brasiliano Adriano secondo quanto riportato oggi dal Pais, ha detto chiaramente di non condividere "la versione apocalittica del proprio tecnico". Una cosa è certa, al piccolo Aitor Antonio questo tipo di polemiche non interessano.
Commenta