Diarra:"Gattuso e Pirlo non i migliori"
Non bastava Domenech, adesso anche Lassana Diarra, centrocampista della Francia in forza all'Arsenal, ha detto la sua contro l'Italia. "La reputazione degli italiani: imbroglioni e provocatori. Io sono nero, in Italia ci insultano e non solo i tifosi, anche i calciatori. Domenech? Non è un problema, lo staff sa quello che deve fare. Gattuso e Pirlo? Noi abbiamo Makelele e Vieira, non mi pare che siano loro i più forti".
Tutto sembrava placarsi con la conferma da parte dell'Uefa della squalifica a Domenech. Tecnico in tribuna, dimostrazione che nessuno aveva 'aggiustato' quella partita dell'Under 21 del 1999 e tutti felici e contenti. Invece no, non poteva filare tutto liscio quando, magari c'è qualcuno che vive soltanto di luoghi comuni. Quel qualcuno ha un nome e cognome ben preciso: Lassana Diarra, di professione centrocampista ex Chelsea, ora all'Arsenal, che all'improvviso, ha deciso che bisognava arrivare al fischio d'inizio del match contro i francesi con acceso il fuoco della polemica.
Diarra, in estrema scioltezza, ci ha dato degli imbroglioni, provocatori, razzisti e anche poco forti calcisticamente e in quest'ultimo caso, chissà se ricorda che la finale mondiale di Berlino tra la sua Francia e la nostra Italia e finita con Cannavaro e non Zidane ad alzare la Coppa al cielo. Andiamo per ordine: "La reputazione degli italiani la sanno tutti, sono imbroglioni e provocatori. la cosa importante è non cadere mai nelle loro trappole". E una è andata, in piena scia con le esternazioni del suo allenatore.
Poi Diarra rincara la dose. "Io sono nero e in Italia noi neri siamo spesso insultati, non solo dai tifosi, ma anche dagli stessi giocatori, anche se la situazione, mi pare, stia migliorando". E viene da chiedersi il nome di chi fornisce certe notizie a questo "informatissimo" centrocampista.
Poi passa alla partita e anche qui le dichiarazioni sono opinabili. "Domenech non sarà in panchina? Poco importa perchè lui ci seguirà fino all'ultimo e poi lo staff sa quello che deve fare. L'Italia ha Gattuso e Pirlo, ma noi abbiamo Makelele e Vieira: non mi sembra che siano loro i più forti". Meglio il no-comment.
Ma la chicca finale è la conclusione dell'intervista: "A San Siro sarà difficile perchè l'atmosfera sarà tesa". E qui veramente c'è da chiedersi: Per colpa di chi?
Fonte tgcom
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Poracci sti mezzi francesi me fanno pena, speriamo di rompergli il culetto l'8.
Non bastava Domenech, adesso anche Lassana Diarra, centrocampista della Francia in forza all'Arsenal, ha detto la sua contro l'Italia. "La reputazione degli italiani: imbroglioni e provocatori. Io sono nero, in Italia ci insultano e non solo i tifosi, anche i calciatori. Domenech? Non è un problema, lo staff sa quello che deve fare. Gattuso e Pirlo? Noi abbiamo Makelele e Vieira, non mi pare che siano loro i più forti".
Tutto sembrava placarsi con la conferma da parte dell'Uefa della squalifica a Domenech. Tecnico in tribuna, dimostrazione che nessuno aveva 'aggiustato' quella partita dell'Under 21 del 1999 e tutti felici e contenti. Invece no, non poteva filare tutto liscio quando, magari c'è qualcuno che vive soltanto di luoghi comuni. Quel qualcuno ha un nome e cognome ben preciso: Lassana Diarra, di professione centrocampista ex Chelsea, ora all'Arsenal, che all'improvviso, ha deciso che bisognava arrivare al fischio d'inizio del match contro i francesi con acceso il fuoco della polemica.
Diarra, in estrema scioltezza, ci ha dato degli imbroglioni, provocatori, razzisti e anche poco forti calcisticamente e in quest'ultimo caso, chissà se ricorda che la finale mondiale di Berlino tra la sua Francia e la nostra Italia e finita con Cannavaro e non Zidane ad alzare la Coppa al cielo. Andiamo per ordine: "La reputazione degli italiani la sanno tutti, sono imbroglioni e provocatori. la cosa importante è non cadere mai nelle loro trappole". E una è andata, in piena scia con le esternazioni del suo allenatore.
Poi Diarra rincara la dose. "Io sono nero e in Italia noi neri siamo spesso insultati, non solo dai tifosi, ma anche dagli stessi giocatori, anche se la situazione, mi pare, stia migliorando". E viene da chiedersi il nome di chi fornisce certe notizie a questo "informatissimo" centrocampista.
Poi passa alla partita e anche qui le dichiarazioni sono opinabili. "Domenech non sarà in panchina? Poco importa perchè lui ci seguirà fino all'ultimo e poi lo staff sa quello che deve fare. L'Italia ha Gattuso e Pirlo, ma noi abbiamo Makelele e Vieira: non mi sembra che siano loro i più forti". Meglio il no-comment.
Ma la chicca finale è la conclusione dell'intervista: "A San Siro sarà difficile perchè l'atmosfera sarà tesa". E qui veramente c'è da chiedersi: Per colpa di chi?
Fonte tgcom
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Poracci sti mezzi francesi me fanno pena, speriamo di rompergli il culetto l'8.
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