Il difensore rossonero parla a Milanello: "Non vado più in Nazionale". Tra i motivi di quella che sembra già una decisione irrevocabile, le incomprensioni con Donadoni
MILANO, 1 agosto 2007 - "Non vado più in nazionale, finisce qui la mia avventura in azzurro". Il difensore dell'Italia campione del mondo, il milanista Alessandro Nesta, ha così confermato la sua decisione di ritirarsi dalla nazionale. Nesta ha dato l'annuncio dell'addio alla maglia azzurra durante una conferenza stampa a Milanello. Una scelta sofferta, indovinata dai compagni, intuita da alcuni dirigenti, una scelta che viene comunicata in modo puntuale, visto che il giocatore si era dato come termine il 31 luglio.
DISCREZIONE - "Non ho parlato dell’argomento nazionale con Nesta, è un tipo molto riservato ed è difficile che parli delle sue cose", aveva detto qualche giorno fa Massimo Oddo. L’idea di non tornare più era probabilmente nella testa di Nesta da un po’, anche se il giocatore ha voluto riflettere prima di ufficializzare la decisione. Nesta ha recuperato un buon livello fisico e forse teme che il doppio impegno, Nazionale più Milan, lo metta di nuovo davanti a difficoltà superate con il lungo periodo di fisioterapia e lavoro atletico passato a Miami. Probabile anche che il milanista forse non abbia gradito le gerarchie di Donadoni (primo Materazzi, secondo Nesta) e che ancora ancora meno gli abbia fatto piacere essere lasciato in panchina all’Olimpico, nella sua città, nella partita giocata nell’ottobre scorso contro l’Ucraina.
PROBLEMI - L’addio di Nesta complica la vita a Donadoni ben più di quello di Totti. Non mancano attaccanti e soluzioni tattiche a disposizione del c.t.: Toni, Quagliarella, Gilardino, Inzaghi, Di Natale,Iaquinta, Del Piero, Lucarelli, Rocchi, l’emergente Bianchi. Il romanista, nella nuova veste di prima punta, avrebbe potuto creare anche qualche problema di collocazione tattica. Là dietro, invece, mancano gli uomini: la coppia titolare è di ultra-trentenni (Cannavaro, Materazzi), con un ricambio di sicuro affidamento (Barzagli). Poi: a Donadoni non dispiace Gamberini; Bonera potrebbe entrare nella lista se giocasse; con Zaccardo ci sono stati in po’ di problemi; potrebbero entrare in pista Bovo, Rinaudo e si spera in altri giovani tipo Criscito e Andreolli. Oltretutto Donadoni aveva pensato di sperimentare una difesa a tre, che avrebbe restituito a Nesta una maglia da titolare (sebbene a Nesta la difesa a tre non piaccia): ma così l’esperimento ha poche possibilità di realizzarsi. E intanto Nesta raggiunge Totti nella lista dei ritirati.
un altro campione del mondo lascia la nazionale
giocatore che ha sempre dato tutto per la maglia azzurra (nel 98 si ruppe 1 gamba con la nazionale)
Con la nazionale under-21 ha vinto l'Europeo del 1996, che si disputava in Spagna. Passato nella nazionale maggiore, ha finora disputato 78 partite con gli azzurri, partecipando ai Mondiali 1998, diventando vicecampione d'Europa nel 2000, disputando anche i Mondiali 2002 e gli Europei 2004.
È diventato campione del mondo nei Mondiali 2006, ma le tre esperienze ai campionati del mondo sono state sfortunate in quanto diversi infortuni lo hanno costretto a saltare tutte le gare più importanti.
Durante le qualificazioni per il Campionato Europeo 2008 comunica al CT Donadoni l'intenzione di abbandonare la Nazionale
per il milan questa notizia e' un bene ma devo ammettere che lasciare la nazionale a 30 anni lo trovo discutibile,certo ha problemi fisici pero' secondo me sbaglia
MILANO, 1 agosto 2007 - "Non vado più in nazionale, finisce qui la mia avventura in azzurro". Il difensore dell'Italia campione del mondo, il milanista Alessandro Nesta, ha così confermato la sua decisione di ritirarsi dalla nazionale. Nesta ha dato l'annuncio dell'addio alla maglia azzurra durante una conferenza stampa a Milanello. Una scelta sofferta, indovinata dai compagni, intuita da alcuni dirigenti, una scelta che viene comunicata in modo puntuale, visto che il giocatore si era dato come termine il 31 luglio.
DISCREZIONE - "Non ho parlato dell’argomento nazionale con Nesta, è un tipo molto riservato ed è difficile che parli delle sue cose", aveva detto qualche giorno fa Massimo Oddo. L’idea di non tornare più era probabilmente nella testa di Nesta da un po’, anche se il giocatore ha voluto riflettere prima di ufficializzare la decisione. Nesta ha recuperato un buon livello fisico e forse teme che il doppio impegno, Nazionale più Milan, lo metta di nuovo davanti a difficoltà superate con il lungo periodo di fisioterapia e lavoro atletico passato a Miami. Probabile anche che il milanista forse non abbia gradito le gerarchie di Donadoni (primo Materazzi, secondo Nesta) e che ancora ancora meno gli abbia fatto piacere essere lasciato in panchina all’Olimpico, nella sua città, nella partita giocata nell’ottobre scorso contro l’Ucraina.
PROBLEMI - L’addio di Nesta complica la vita a Donadoni ben più di quello di Totti. Non mancano attaccanti e soluzioni tattiche a disposizione del c.t.: Toni, Quagliarella, Gilardino, Inzaghi, Di Natale,Iaquinta, Del Piero, Lucarelli, Rocchi, l’emergente Bianchi. Il romanista, nella nuova veste di prima punta, avrebbe potuto creare anche qualche problema di collocazione tattica. Là dietro, invece, mancano gli uomini: la coppia titolare è di ultra-trentenni (Cannavaro, Materazzi), con un ricambio di sicuro affidamento (Barzagli). Poi: a Donadoni non dispiace Gamberini; Bonera potrebbe entrare nella lista se giocasse; con Zaccardo ci sono stati in po’ di problemi; potrebbero entrare in pista Bovo, Rinaudo e si spera in altri giovani tipo Criscito e Andreolli. Oltretutto Donadoni aveva pensato di sperimentare una difesa a tre, che avrebbe restituito a Nesta una maglia da titolare (sebbene a Nesta la difesa a tre non piaccia): ma così l’esperimento ha poche possibilità di realizzarsi. E intanto Nesta raggiunge Totti nella lista dei ritirati.
un altro campione del mondo lascia la nazionale
giocatore che ha sempre dato tutto per la maglia azzurra (nel 98 si ruppe 1 gamba con la nazionale)
Con la nazionale under-21 ha vinto l'Europeo del 1996, che si disputava in Spagna. Passato nella nazionale maggiore, ha finora disputato 78 partite con gli azzurri, partecipando ai Mondiali 1998, diventando vicecampione d'Europa nel 2000, disputando anche i Mondiali 2002 e gli Europei 2004.
È diventato campione del mondo nei Mondiali 2006, ma le tre esperienze ai campionati del mondo sono state sfortunate in quanto diversi infortuni lo hanno costretto a saltare tutte le gare più importanti.
Durante le qualificazioni per il Campionato Europeo 2008 comunica al CT Donadoni l'intenzione di abbandonare la Nazionale
per il milan questa notizia e' un bene ma devo ammettere che lasciare la nazionale a 30 anni lo trovo discutibile,certo ha problemi fisici pero' secondo me sbaglia
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