http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_...ndainter.shtml
Moratti&Galliani
"Bilanci regolari"
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I dirigenti di Inter e Milan hanno rassicurato i tifosi: "Le nostre società sono pulite". Sul caso Suazo, il presidente nerazzurro: "Non è ancora detto nulla, continuiamo a sperare. Niente da fare per Quagliarella ed Eto'o. Chivu? Non ne stiamo parlando"
Moratti e Galliani, alleati sul tema delle plusvalenze. Delias
Moratti e Galliani, alleati sul tema delle plusvalenze. Delias
MILANO, 21 giugno 2007 - "I nostri bilanci sono regolari". Massimo Moratti e Adriano Galliani lo hanno ripetuto in coro all'arrivo a Roma, nella sede della Figc, dove alle 9.20 è iniziato il consiglio federale. "I bilanci del Milan sono completamente regolari", si è limitato a dire l'ad rossonero, mentre il presidente dell'Inter, entrando, è stato più generoso di parole. "Sui bilanci sono tranquillo - ha detto - sia il giudice che la Finanza hanno diritto di venire a guardare, ma anche noi abbiamo il diritto di difenderci e alla fine non credo ci saranno problemi sia per i bilanci sia per la ricapitalizzazione. Anche i tifosi devono stare tranquilli".
QUI MILAN - "Confermo nella maniera più assoluta che i bilanci del Milan, relativi alle iscrizioni ai campionati 2004-05 e 2005-06, sono del tutto regolari". Così l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, chiarisce la sua posizione sull'inchiesta del pm di Milano, Carlo Nocerino, in merito alle presunte plusvalenze gonfiate che riguardano i bilanci della società rossonera al 30 giugno 2003, 31 dicembre 2003 e 31 dicembre 2004. Galliani ha pronunciato anche una battuta sul tema Suazo, "ormai conoscete tutti la vicenda".
QUI INTER - "Ai tifosi dico di stare tranquilli. Queste sono giornate intense e c'è sempre qualcosa della quale bisogna rispondere". Lo ha dichiarato il presidente dell'Inter Massimo Moratti, aggiungendo che la "la Finanza fa il suo dovere, ma noi siamo più che fiduciosi sia sull'aumento di capitale che sui bilanci. L'Inter è pulita. Il calcio è così, alla fine ti abitui...".
MERCATO - "Su Suazo non è ancora detto nulla, noi continuiamo a sperare". Massimo Moratti rimane ottimista sulla caso di calciomercato che riguarda l'attaccante honduregno del Cagliari, conteso anche dal Milan. "Su Samuel Eto'o dico che non siamo interessati al centravanti del Barcellona anche perché da quel che sappiamo è assolutamente incedibile. Credo proprio che non arriveranno nè lui nè Quagliarella". Altro argomento-caldo è quello che ruota intorno al difensore rumeno Chivu: "I rapporti con la Roma sono buoni, ma per Chivu non se ne parla".
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Che cosa si rischia?
Inchiesta plusvalenze
cosa rischiano Milan e Inter
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L'impianto accusatorio si basa sulle plusvalenze fittizie: se il giudizio stabilirà che rientrano nell'articolo 7 del codice di giustizia sportiva i club coinvolti possono essere puniti con penalizzazione in punti, retrocessione, esclusione e revoche di scudetti
Massimo Moratti e Adriano Galliani. Olympia
Massimo Moratti e Adriano Galliani. Olympia
ROMA, 21 giugno 2007 - Si è scatenato l’inferno intorno alla fine-inchiesta della Procura di Milano relativa al cosiddetto doping amministrativo di Inter e Milan. Quello che rappresenta il prologo di una probabilissima richiesta di rinvio a giudizio di Moratti e Galliani a cura del pm Carlo Nocerino è diventato strada facendo un’altra cosa: un sommario processo di piazza riservato soprattutto all’Inter dello scudetto a tavolino, tanto che anche a Montecitorio, sponda deputati iscritti al locale Juventus club, la sentenza è già stata scritta.
LE ACCUSE DEL PM NOCERINO - Leggendo quanto scrive Nocerino vengono i brividi, quando accusa Moratti e il suo staff amministrativo di avere esposto nei bilanci fino al giugno 2004 "fatti non rispondenti al vero" e poi "con l’intenzione di ingannare i soci e il pubblico e al fine di conseguire l’ingiusto profitto, di evitare di evidenziare perdite che avrebbero comportato l’obbligo di ripianare/ridurre il capitale sociale, nonché di evitare di rappresentare alla Covisoc l’esatta situazione patrimoniale ai fini delle verifiche propedeutiche all’ammissione ai campionati 2004-05 e 2005-06". Mettendola così, e guardando al codice di giustizia sportiva, in teoria ci sta dentro tutto il peggio dell’articolo 13, relativo alle sanzioni: si parte da una penalizzazione di uno o più punti ma sono previste anche retrocessione, esclusione e revoche di scudetti. Pure quelli assegnati a tavolino.
COLPA DELLE PLUSVALENZE - Ma qual è l’impianto accusatorio del pm milanese? A quanto è dato sapere, e a quanto risulta alla Federcalcio, si basa in massima parte sulle cosiddette plusvalenze fittizie, o meglio gonfiate. Quell’artificio contabile grazie al quale fino a qualche anno fa molte società di calcio restauravano nei limiti del possibile, e talvolta anche oltre, il proprio bilancio: gonfiando il valore (cartaceo) dei calciatori e procedendo a scambi che aggiustavano per un certo tempo i conti dei due club coinvolti nell’operazione. Lo si è fatto non solo a Milano, e infatti inchieste sul doping amministrativo sono in piedi anche altrove. A Genova (Genoa e Udinese, Samp e Milan) si è arrivati alle richieste di rinvio a giudizio, a Roma c’è già un processo (a Cragnotti e Sensi) che si sa (così si dice) come finirà: con l’indulto, perché il falso in bilancio è un reato che è un po’ meno reato, nel senso che è stato depotenziato, attraverso la riduzione delle pene e dei tempi di prescrizione.
GIUSTIZIA SPORTIVA E GIUSTIZIA ORDINARIA - Qui interessa solo relativamente sapere come andranno a finire, magari tra qualche anno, le vicende nei tribunali italiani. Quello che incuriosisce, divide e appassiona, tanto più dopo Calciopoli, è la vicenda sportiva. Borrelli, il capo dell’Ufficio Indagini che aveva già chiuso il fascicolo passandolo al Procuratore Palazzi per una più che probabile archiviazione, sarà costretto a riaprirlo? Nocerino offrirà nuove maniglie al teorema accusatorio o la giustizia sportiva dovrà solo soffermarsi sulla questione delle plusvalenze gonfiate? Esse rientrano in quella "falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi" coi quali "una società tenta di ottenere o ottiene l’iscrizione a un campionato a cui non avrebbe potuto essere ammessa", come recita il codice di giustizia sportiva (art. 7) quando poi fa riferimento alle sanzioni (peraltro assai variegate)?
COVISOC - Allora, e oggi, non c’è una parola tra le tante (troppe) della giustizia sportiva che faccia riferimento alle plusvalenze. Gonfiate e no. Oggi, al contrario di allora, c’è solo una Covisoc un po’ più attenta a verificarne il contenuto. A pesarle. Allora l’Inter e il Milan, in buona compagnia, ebbero proprio dalla Covisoc via libera all’atto delle iscrizioni al campionato. Fosse stato loro contestato qualcosa, si può ragionevolmente supporre che avrebbero ripianato mettendo mano al portafoglio. Niente di cui vantarsi, anzi. Ma anche poco da spartire col processo sommario tanto presto sollevato.
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In tutto questo mi domando se la covisoc ha aprovato al tempo i bilanci.. Ora che ha da lamentarsi? si doveva lamentare quando ha aprovato i bilanci. Dato che se fossero stati contestati si avrebbe avuto il tempo di appianare le cose.
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Moratti e Galliani, alleati sul tema delle plusvalenze. Delias
Moratti e Galliani, alleati sul tema delle plusvalenze. Delias
MILANO, 21 giugno 2007 - "I nostri bilanci sono regolari". Massimo Moratti e Adriano Galliani lo hanno ripetuto in coro all'arrivo a Roma, nella sede della Figc, dove alle 9.20 è iniziato il consiglio federale. "I bilanci del Milan sono completamente regolari", si è limitato a dire l'ad rossonero, mentre il presidente dell'Inter, entrando, è stato più generoso di parole. "Sui bilanci sono tranquillo - ha detto - sia il giudice che la Finanza hanno diritto di venire a guardare, ma anche noi abbiamo il diritto di difenderci e alla fine non credo ci saranno problemi sia per i bilanci sia per la ricapitalizzazione. Anche i tifosi devono stare tranquilli".
QUI MILAN - "Confermo nella maniera più assoluta che i bilanci del Milan, relativi alle iscrizioni ai campionati 2004-05 e 2005-06, sono del tutto regolari". Così l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, chiarisce la sua posizione sull'inchiesta del pm di Milano, Carlo Nocerino, in merito alle presunte plusvalenze gonfiate che riguardano i bilanci della società rossonera al 30 giugno 2003, 31 dicembre 2003 e 31 dicembre 2004. Galliani ha pronunciato anche una battuta sul tema Suazo, "ormai conoscete tutti la vicenda".
QUI INTER - "Ai tifosi dico di stare tranquilli. Queste sono giornate intense e c'è sempre qualcosa della quale bisogna rispondere". Lo ha dichiarato il presidente dell'Inter Massimo Moratti, aggiungendo che la "la Finanza fa il suo dovere, ma noi siamo più che fiduciosi sia sull'aumento di capitale che sui bilanci. L'Inter è pulita. Il calcio è così, alla fine ti abitui...".
MERCATO - "Su Suazo non è ancora detto nulla, noi continuiamo a sperare". Massimo Moratti rimane ottimista sulla caso di calciomercato che riguarda l'attaccante honduregno del Cagliari, conteso anche dal Milan. "Su Samuel Eto'o dico che non siamo interessati al centravanti del Barcellona anche perché da quel che sappiamo è assolutamente incedibile. Credo proprio che non arriveranno nè lui nè Quagliarella". Altro argomento-caldo è quello che ruota intorno al difensore rumeno Chivu: "I rapporti con la Roma sono buoni, ma per Chivu non se ne parla".
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L'impianto accusatorio si basa sulle plusvalenze fittizie: se il giudizio stabilirà che rientrano nell'articolo 7 del codice di giustizia sportiva i club coinvolti possono essere puniti con penalizzazione in punti, retrocessione, esclusione e revoche di scudetti
Massimo Moratti e Adriano Galliani. Olympia
Massimo Moratti e Adriano Galliani. Olympia
ROMA, 21 giugno 2007 - Si è scatenato l’inferno intorno alla fine-inchiesta della Procura di Milano relativa al cosiddetto doping amministrativo di Inter e Milan. Quello che rappresenta il prologo di una probabilissima richiesta di rinvio a giudizio di Moratti e Galliani a cura del pm Carlo Nocerino è diventato strada facendo un’altra cosa: un sommario processo di piazza riservato soprattutto all’Inter dello scudetto a tavolino, tanto che anche a Montecitorio, sponda deputati iscritti al locale Juventus club, la sentenza è già stata scritta.
LE ACCUSE DEL PM NOCERINO - Leggendo quanto scrive Nocerino vengono i brividi, quando accusa Moratti e il suo staff amministrativo di avere esposto nei bilanci fino al giugno 2004 "fatti non rispondenti al vero" e poi "con l’intenzione di ingannare i soci e il pubblico e al fine di conseguire l’ingiusto profitto, di evitare di evidenziare perdite che avrebbero comportato l’obbligo di ripianare/ridurre il capitale sociale, nonché di evitare di rappresentare alla Covisoc l’esatta situazione patrimoniale ai fini delle verifiche propedeutiche all’ammissione ai campionati 2004-05 e 2005-06". Mettendola così, e guardando al codice di giustizia sportiva, in teoria ci sta dentro tutto il peggio dell’articolo 13, relativo alle sanzioni: si parte da una penalizzazione di uno o più punti ma sono previste anche retrocessione, esclusione e revoche di scudetti. Pure quelli assegnati a tavolino.
COLPA DELLE PLUSVALENZE - Ma qual è l’impianto accusatorio del pm milanese? A quanto è dato sapere, e a quanto risulta alla Federcalcio, si basa in massima parte sulle cosiddette plusvalenze fittizie, o meglio gonfiate. Quell’artificio contabile grazie al quale fino a qualche anno fa molte società di calcio restauravano nei limiti del possibile, e talvolta anche oltre, il proprio bilancio: gonfiando il valore (cartaceo) dei calciatori e procedendo a scambi che aggiustavano per un certo tempo i conti dei due club coinvolti nell’operazione. Lo si è fatto non solo a Milano, e infatti inchieste sul doping amministrativo sono in piedi anche altrove. A Genova (Genoa e Udinese, Samp e Milan) si è arrivati alle richieste di rinvio a giudizio, a Roma c’è già un processo (a Cragnotti e Sensi) che si sa (così si dice) come finirà: con l’indulto, perché il falso in bilancio è un reato che è un po’ meno reato, nel senso che è stato depotenziato, attraverso la riduzione delle pene e dei tempi di prescrizione.
GIUSTIZIA SPORTIVA E GIUSTIZIA ORDINARIA - Qui interessa solo relativamente sapere come andranno a finire, magari tra qualche anno, le vicende nei tribunali italiani. Quello che incuriosisce, divide e appassiona, tanto più dopo Calciopoli, è la vicenda sportiva. Borrelli, il capo dell’Ufficio Indagini che aveva già chiuso il fascicolo passandolo al Procuratore Palazzi per una più che probabile archiviazione, sarà costretto a riaprirlo? Nocerino offrirà nuove maniglie al teorema accusatorio o la giustizia sportiva dovrà solo soffermarsi sulla questione delle plusvalenze gonfiate? Esse rientrano in quella "falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi" coi quali "una società tenta di ottenere o ottiene l’iscrizione a un campionato a cui non avrebbe potuto essere ammessa", come recita il codice di giustizia sportiva (art. 7) quando poi fa riferimento alle sanzioni (peraltro assai variegate)?
COVISOC - Allora, e oggi, non c’è una parola tra le tante (troppe) della giustizia sportiva che faccia riferimento alle plusvalenze. Gonfiate e no. Oggi, al contrario di allora, c’è solo una Covisoc un po’ più attenta a verificarne il contenuto. A pesarle. Allora l’Inter e il Milan, in buona compagnia, ebbero proprio dalla Covisoc via libera all’atto delle iscrizioni al campionato. Fosse stato loro contestato qualcosa, si può ragionevolmente supporre che avrebbero ripianato mettendo mano al portafoglio. Niente di cui vantarsi, anzi. Ma anche poco da spartire col processo sommario tanto presto sollevato.
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_...ndainter.shtml
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In tutto questo mi domando se la covisoc ha aprovato al tempo i bilanci.. Ora che ha da lamentarsi? si doveva lamentare quando ha aprovato i bilanci. Dato che se fossero stati contestati si avrebbe avuto il tempo di appianare le cose.
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