Il Chelsea pareggia 1-1 il derby con l'Arsenal e i Red Devils vincono il 16° campionato della loro storia (9° nell'era Ferguson) con due turni d'anticipo. Ma c'è l'ombra del caso Howard
LONDRA, 6 maggio 2007 - Quattro anni dopo, la Premier League è di nuovo del Manchester Utd. Per la 16ª volta nella sua storia, i Red Devils vincono il campionato inglese. Da quando il torneo si chiama Premier League, lo United se l'è aggiudicato 9 volte: tutti trionfi targati sir Alex Ferguson, l'uomo che si è seduto sulla panchina dell'Old Trafford più di 20 anni fa e vi si è incollato con tutta la giacca, diventando il simbolo del club. Questione di derby: ieri lo United ha vinto quello di Manchester, oggi il Chelsea ha pareggiato 1-1 quello di Londra contro l'Arsenal, passando di fatto lo scettro di campione d'Inghilterra al Manchester Utd. Dopo due anni di dominio Blues, José Mourinho si arrende. Mercoledì prossimo la sua squadra riceverà i Red Devils a Stamford Bridge in una partita di campionato ormai inutile. L'occasione vera per la rivincita del Chelsea ci sarà, invece, il 19 maggio a Wembley, quando la sfida con lo United varrà la F.A. Cup.
RIGORI - Ironia della sorte, dopo la polemica tra Mourinho e Cristiano Ronaldo sul presunto trattamento di favore riservato al Manchester Utd sulla concessione di rigori, sono stati proprio i tiri dal dischetto a caratterizzare il weekend che ha chiuso i giochi in Premiership. Ieri Ronaldo si è procurato un penalty (netto) e lo ha trasformato, poi Van der Sar ne ha parato uno (dubbio) a Vassell, oggi l'Arsenal ha segnato con Gilberto Silva il rigore (giusto) concesso per fallo di Boulahrouz su Baptista. L'olandese è stato anche espulso per fallo da ultimo uomo, ma nella ripresa il Chelsea ha reagito con orgoglio. Essien ha trovato il gol del pareggio, Joe Cole si è visto annullare una splendida rete per fuorigioco (corretta la segnalazione) e i Blues hanno provato fino alla fine a vincere la partita, con Kalou vicino al gol nel finale. Il pubblico dei Blues ha gradito e ha tributato un'ovazione a Mourinho, che ha girato gli applausi ai suoi giocatori.
MERITI - Ma la verità è che il Manchester Utd questo campionato se l'è strameritato. A prescindere dall'esito dell'inchiesta sul caso Howard (la Lega, intanto, ha già ridimensionato l'episodio) lo United ha espresso il gioco più spettacolare, ha segnato qualcosa come 83 gol subendone 26, è stato in testa alla Premier League dall'inizio alla fine, eccezion fatta per un breve interregno del Portsmouth nella 5ª e nella 6ª giornata. Per i Red Devils solo 3 sconfitte, due volte contro l'Arsenal e una col West Ham. Per il resto, successi a ripetizione, in Inghilterra come in Europa, almeno fino alla gara di ritorno della semifinale di Champions League.
DUBBI - Proprio la partita di San Siro contro il Milan, però, ha posto grossi interrogativi sull'effettivo valore di questo Manchester Utd. Una squadra straordinaria che ha vissuto solo una serata storta o un gruppo sopravvalutato, che si è sciolto davanti all'esperienza e alla determinazione di un grande Milan? Difficile dare una risposta, anche se va sottolineato che vincere il campionato inglese, in questa stagione, significa aver messo dietro due semifinaliste di Champions come Chelsea e Liverpool. Il Manchester Utd ha dimostrato di saper assorbire senza problemi la partenza di uno come Ruud Van Nistelrooy, uomo da 150 gol in questo club. Ma ha anche evidenziato alcuni limiti nella rosa, specialmente in difesa. E per campioni meravigliosi come Giggs e Scholes, purtroppo, gli anni passano. Il futuro dello United riparte da Rooney e Cristiano Ronaldo. Il portoghese ha vinto il premio di miglior giocatore della Premiership e quest'anno si è imposto come fuoriclasse di valore mondiale. Kakà in Champions gli è stato superiore, ma il tempo per rifarsi c'è, ha solo 22 anni. E i 17 gol segnati in questo campionato trionfale valgono più di ogni parola. Senza di lui, il "Glory, glory Man United" non risuonerebbe oggi per le strade di Manchester.
complimenti.
LONDRA, 6 maggio 2007 - Quattro anni dopo, la Premier League è di nuovo del Manchester Utd. Per la 16ª volta nella sua storia, i Red Devils vincono il campionato inglese. Da quando il torneo si chiama Premier League, lo United se l'è aggiudicato 9 volte: tutti trionfi targati sir Alex Ferguson, l'uomo che si è seduto sulla panchina dell'Old Trafford più di 20 anni fa e vi si è incollato con tutta la giacca, diventando il simbolo del club. Questione di derby: ieri lo United ha vinto quello di Manchester, oggi il Chelsea ha pareggiato 1-1 quello di Londra contro l'Arsenal, passando di fatto lo scettro di campione d'Inghilterra al Manchester Utd. Dopo due anni di dominio Blues, José Mourinho si arrende. Mercoledì prossimo la sua squadra riceverà i Red Devils a Stamford Bridge in una partita di campionato ormai inutile. L'occasione vera per la rivincita del Chelsea ci sarà, invece, il 19 maggio a Wembley, quando la sfida con lo United varrà la F.A. Cup.
RIGORI - Ironia della sorte, dopo la polemica tra Mourinho e Cristiano Ronaldo sul presunto trattamento di favore riservato al Manchester Utd sulla concessione di rigori, sono stati proprio i tiri dal dischetto a caratterizzare il weekend che ha chiuso i giochi in Premiership. Ieri Ronaldo si è procurato un penalty (netto) e lo ha trasformato, poi Van der Sar ne ha parato uno (dubbio) a Vassell, oggi l'Arsenal ha segnato con Gilberto Silva il rigore (giusto) concesso per fallo di Boulahrouz su Baptista. L'olandese è stato anche espulso per fallo da ultimo uomo, ma nella ripresa il Chelsea ha reagito con orgoglio. Essien ha trovato il gol del pareggio, Joe Cole si è visto annullare una splendida rete per fuorigioco (corretta la segnalazione) e i Blues hanno provato fino alla fine a vincere la partita, con Kalou vicino al gol nel finale. Il pubblico dei Blues ha gradito e ha tributato un'ovazione a Mourinho, che ha girato gli applausi ai suoi giocatori.
MERITI - Ma la verità è che il Manchester Utd questo campionato se l'è strameritato. A prescindere dall'esito dell'inchiesta sul caso Howard (la Lega, intanto, ha già ridimensionato l'episodio) lo United ha espresso il gioco più spettacolare, ha segnato qualcosa come 83 gol subendone 26, è stato in testa alla Premier League dall'inizio alla fine, eccezion fatta per un breve interregno del Portsmouth nella 5ª e nella 6ª giornata. Per i Red Devils solo 3 sconfitte, due volte contro l'Arsenal e una col West Ham. Per il resto, successi a ripetizione, in Inghilterra come in Europa, almeno fino alla gara di ritorno della semifinale di Champions League.
DUBBI - Proprio la partita di San Siro contro il Milan, però, ha posto grossi interrogativi sull'effettivo valore di questo Manchester Utd. Una squadra straordinaria che ha vissuto solo una serata storta o un gruppo sopravvalutato, che si è sciolto davanti all'esperienza e alla determinazione di un grande Milan? Difficile dare una risposta, anche se va sottolineato che vincere il campionato inglese, in questa stagione, significa aver messo dietro due semifinaliste di Champions come Chelsea e Liverpool. Il Manchester Utd ha dimostrato di saper assorbire senza problemi la partenza di uno come Ruud Van Nistelrooy, uomo da 150 gol in questo club. Ma ha anche evidenziato alcuni limiti nella rosa, specialmente in difesa. E per campioni meravigliosi come Giggs e Scholes, purtroppo, gli anni passano. Il futuro dello United riparte da Rooney e Cristiano Ronaldo. Il portoghese ha vinto il premio di miglior giocatore della Premiership e quest'anno si è imposto come fuoriclasse di valore mondiale. Kakà in Champions gli è stato superiore, ma il tempo per rifarsi c'è, ha solo 22 anni. E i 17 gol segnati in questo campionato trionfale valgono più di ogni parola. Senza di lui, il "Glory, glory Man United" non risuonerebbe oggi per le strade di Manchester.
complimenti.
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