Cmq ieri han deciso chi avrà il pallone d'oro quest'anno
la partita è stata bella anche se a tratti molto noiosa seconda
Il milan ha dominato di brutto, non tanto per i suoi giocatori ma per l'inesperienza di quelli del manchester che purtroppo son quasi tutti troppo giovani per giocare partite del genere
Cmq ieri han deciso chi avrà il pallone d'oro quest'anno
la partita è stata bella anche se a tratti molto noiosa seconda
Il milan ha dominato di brutto, non tanto per i suoi giocatori ma per l'inesperienza di quelli del manchester che purtroppo son quasi tutti troppo giovani per giocare partite del genere
Il manchester ha gente giovane e talentuosa. Semplicemente a questo livello il sangue freddo comanda le gambe.
Penso che ogni tifoso rossonero, in qualunque parte del mondo (si perchè non siamo una gang di fasci mascherati da tifosi che van a rissa coi vicini di casa), abbia provato orgoglio e rispetto verso questa società sportiva che da decenni regala dello spettacolo unico al mondo.
Un pò di storia:
Dopo le vicende di Calciopoli, i rossoneri sono stati costretti a iniziare l'avventura in Champions dai preliminari. Ora sono in finale: molte le analogie con il 2003
MILANO, 3 maggio 2007 - Adriano Galliani lo ha definito "stratosferico". Carlo Ancelotti "perfetto". Di parte. Ma condivisibile. Ci ha pensato Sir Alex Ferguson a dare ulteriore valore all'impresa rossonera con un semplice "straordinario". Tant'è che per l'undicesima volta il Milan conquista la finale della massima competizione europea, già vinta 6 volte; ottava dell'era Berlusconi con 4 successi.
RICOSTRUZIONE - Davvero incredibile, perché ottenuta contro tutto e tutti dopo una stagione ai limiti del surreale, dopo le note vicende di "Calciopoli". Retrocesso ai preliminari, condizionato da una preparazione sommaria e da un mercato praticamente nullo, il Milan ha costruito pezzo dopo pezzo un capolavoro, fino alle imprese di Monaco di Baviera e di ieri sera a San Siro contro il Manchester United. E invece rieccolo nuovamente in finale, ancora con il Liverpool, per la riedizione della perfida sfida di due anni fa a Istanbul, che qualcuno ben presto definì il capolinea dei rossoneri, l'ultima fermata senza ritorno. Il 23 maggio ad Atene il Milan avrà la possibilità di riscattare accuse e umiliazioni, a partire dalla decisione dell'Uefa che, oltre ad ammonire la società rossonera, avanzò l'idea di monitorare tutte le gare della squadra in Champions League. Fino alla dichiarazione della settimana scorsa del presidente Michel Platini, che definì "uno spot per il calcio" la gara d'andata dell'Old Trafford. Che soddisfazione!
ANALOGIE - L'impetuoso Milan che ha fatto a pezzi il Manchester ha sbalordito tutti e ha fatto il giro del mondo. Una prova maestosa come non si vedeva da tempo, al punto che lo stesso Ancelotti non ha potuto fare a meno di sottolineare che un primo tempo così non lo aveva mai visto. Straordinarie anche certe analogie. Esattamente come quattro anni fa, allorché vinse la finale contro la Juventus, i rossoneri sono partiti dai preliminari. Allora tre squadre italiane si giocarono un posto in finale. Fino a ieri stesso destino lo hanno avuto tre squadre inglesi, ma, a differenza del 2003, il Milan ha retto all'urto della coalizione come non riuscì al Real Madrid che perse la semifinale contro la Juventus, mentre i rossoneri eliminavano l'Inter. Ma ancora di più vale un precedente. Nel 1994, con Fabio Capello alla guida, il Milan stritolò il Barcellona in finale imponendo ai catalani un 4-0 memorabile e una lezione di calcio di rara bellezza. Quella finale si giocò ad Atene.
I rossoneri dominano il Manchester con una partita perfetta: 3-0 con i gol di Kakà, Seedorf e Gilardino. Il 23 maggio ad Atene la rivincita coi Reds
MILANO, 2 maggio 2007 - La grande occasione è arrivata. Il 23 maggio ad Atene contro il Liverpool. Per una rivincita storica, esattamente due anni dopo la beffa di Istanbul. Il Milan fa a pezzi il Manchester United. Con una prova mitica rifila un 3-0 d'alta scuola agli inglesi. San Siro è la Scala del calcio. Kakà e Seedorf giganteggiano con due gol da antologia. Gilardino chiude i conti spedendo il Manchester a casa tra le lacrime.
MALDINI E VIDIC - Questione di pesi. Ancelotti perde Maldini e lancia Kaladze. Ferguson recupera Vidic e si porta Rio Ferdinand in panchina. Pesante l'assenza del capitano rossonero, ma conviene fidarsi delle buone sensazioni del tecnico del Milan.
BRUCIANTI - Subito Milan. Subito Kakà, con una discesa sulla destra e un tocco in mezzo che Inzaghi manca davanti a Van der Sar: 59 secondi. Al 3' Seedorf obbliga Van der Sar al miracolo. Da non crederci. Diluvia. Si scivola. Cristiano Ronaldo ondeggia, ma i tacchetti non tengono. Al 7' Oddo punta Kakà, ma il piatto del brasiliano è docile e centrale. Partenza rabbiosa. Il Manchester non è poi così spregiudicato come aveva promesso Ferguson. Resta dietro le linee, rilanciando sulla fasce di Ronaldo e Giggs. Gattuso morde le caviglie al portoghese, raddoppiato anche da Oddo; duello epico. Ma "Ringhio" si esalta anche su Heinze, annullando ulteriormente l'azione del Manchester sulla fascia sinistra. La pioggia non concede pause.
QUESTIONE DI ANGOLI - Ma il Milan tiene e il gol è nell'aria. Questione di magie. Seedorf fa la sponda a Kakà. Ricardo inquadra l'angolo più impossibile e per Van der Sar non c'è spazio per la gloria: è l'11'; è l'1-0. Milan stratosferico. Dopo il primo quarto d'ora sale il Manchester; reazione obbligata e favorita dal Milan che arretra di parecchi metri. Con i corridoi bloccati, la manovra passa attraverso Scholes, poi Giggs al 20' impegna Dida a terra. Il Manchester si accorcia e il Milan ragiona di più. Ricuce il piccolo strappo, gestisce il possesso palla. Punge con manovra corale e al 30' raddoppia. Straordinario Seedorf che al limite resiste all'entrata del disastroso Vidic e infila ancora lì, in quell'angolino.
OTTO, DIECI GATTUSO - Milan rabbioso, in pressing. Sontuoso nell'uno contro uno. Gattuso e Ambrosini sono argini. I due mediani di rottura spezzano le trame degli inglesi e attaccano senza sosta. Al 41' Oddo, dopo scambi prodigiosi, serve Inzaghi: destro fuori di poco. Guastatore nato. Pippo. Produrrà poco, ma non dà tregua agli avversari, aprendo spazi ai compagni. Alla fine del primo tempo c'è da stropicciarsi gli occhi. Qualcosa di sublime. E da tenere in mente nella ripresa. Che comincia senza cambi.
ATTESA E CHIUSURA - Il Manchester pressa alto e il Milan contiene, ma quando aggredisce, l'undici di Ferguson va in palla. Come quando all'8' Kakà in accelerazione si fa respingere da Van der Sar che spiazza Inzaghi appostato. Un neo? Andrea Pirlo. Perde troppe palle, al punto da far perdere la pazienza al sontuoso Gattuso. Il Milan nicchia e a fasi alterne subisce il ritorno del Manchester, e preso atto che per Rooney non ce n'è, si concentra sulle giocate di Ronaldo, ma nella serata rossonera la difesa non sbaglia un colpo. Il Milan compie l'errore di rimanere arretrato, subendo fin troppo la spinta dei Red Devils. Gattuso e Ambrosini si moltiplicano; erigono dighe. Servirebbe un 3-0. Inzaghi, che non ne ha più, lascia il posto a Gilardino. Buono l'approccio dell'attaccante che apre varchi, ma a cui manca solo il gol. E' il tempo della passione. Ferguson sacrifica un difensore, O'Shea, per un attaccate, Saha. Ma certe notti regalano sensazioni uniche. Lo straordinario Ambrosini lancia il messaggio a Gilardino che questa volta non può sbagliare: praterie, volata e 3-0. Dopo i crampi di Gattuso, quelli di Kakà. I rossoneri spazzano, ma il Manchester non restituisce il favore. Alla faccia del fair-play britannico. Gattuso è feroce e subito lascia il posto a Cafu. San Siro tributa il saluto al suo gladiatore con un coro da brividi. Tre minuti di recupero. San Siro vibra. E' finita. Si va ad Atene.
GATTUSO - "Siamo molto contenti perché questa stagione è stata incredibile. Non ci credeveamo nemmeno noi, nessuno avrebbe scommesso 1000 lire su questa finale e invece ce l'abbiamo fatta. I complimenti dell'Uefa dopo l'andata ci hanno riempito d'orgoglio. L'andata è stata uno spettacolo".
KAKA' - "E' stata una partita perfetta. Cosa provo? E' una bella occasione poter affrontare ancora una volta il Liverpool in finale. Non penso a una rivincita, mi auguro solo che stavolta finisca diversamente. Sto cercando di migliorarmi anche da attaccante, voglio essere più completo possibile e mi sforzo di essere utile anche da attaccante. Fare gol è una delizia, sto giocando più vicino alla porta e come attaccante l'ultima palla è quella che arriva a me. Mi piace giocare in questa posizione. Ora sogno una doppietta in finale per entrare nella storia della Champions e raggiungere a quota 12 il record di Van Nistelrooy".
SEEDORF - "E' una vittoria che ridà un po' di morale a tutti in Italia. Io vivo le cose con intensità e sincerità (ha detto l'olandese spiegando le sue lacrime a fine gara, ndr), arriviamo da molto lontano ed io non dimenico l'inizio di stagione, da dove siamo partiti. Credo che l'emozione sia giusta".
sinceramente parlando di chi vince a sto punto me ne frega poco, spero in una bella partita, che sia combattuta e che mostri il buon calcio, poi vincesse chi gli pare.
Tanto ormai la Roma e il Manchester sono fuori, quindi penso che alla fine durante la partita prenderò simpaticia per la squadra che la merita di più secondo me.
=O spero solo che il Milan non entri in campo con la paura della finale di due anni fa.
Una domanda semplice ai milanisti, quanti giocatori ci sono della finale di due anni fa?
Perchè chi non c'era sente la cosa molto di meno sicuramente, cioè sente la finale ma non il senso di rivalsa.
Wang è il più simpatico di tutti, si rende conto di quanto è forte il Milan e lo ha espresso all'andata: Manchester-Milan però è continuo con la sua azione:
Una domanda semplice ai milanisti, quanti giocatori ci sono della finale di due anni fa?
Perchè chi non c'era sente la cosa molto di meno sicuramente, cioè sente la finale ma non il senso di rivalsa.
Oddo e Jankulovsky, Gilardino sono gli unici che non c'erano
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