Inter, Moratti indagato
Secondo il Corriere della Sera per la Procura di Milano il club, senza escamotage contabili, non avrebbe potuto iscriversi alla serie A 2004-05. Nella stessa inchiesta anche Galliani
MILANO, 17 gennaio 2007 - Il presidente dell'Inter Moratti sarebbe indagato dalla Procura di Milano per falso in bilancio. Per la setssa ipotesi era già stata aperta un'inchiesta sul vicepredidente e a.d. del Milan, Adriano Galliani. Lo scrive il Corriere della Sera, che spiega: senza quel trucco contabile la società di via Durini non avrebbe potuto iscriversi al campionato 2004-05, conclusa al terzo posto.
Sotto esame gli anni in cui nelle società calcistiche era diffusa pratica contabile ripianare i debiti e abbellire i conti attraverso scambi di giocatori a prezzi gonfiati (le cosiddette "plusvalenze", a coprire però "buchi" veri).
La società, confermando la fiducia nella magistratura, conta di poter contrapporre buoni argomenti tecnici all'accusa, mentre il Milan ha già più volte argomentato la regolarità dei bilanci rossoneri. Ma intanto anche i due club, come persone giuridiche, vengono indagati dal pm Carlo Nocerino in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle società per reati commessi da propri dirigenti nell'interesse aziendale.
Lo sviluppo milanese è uno dei tanti filoni originati in tutta Italia dall'inchiesta-madre della Procura di Roma sul fenomeno delle operazioni "incrociate" per fare il maquillage ai bilanci delle squadre: la Procura di Roma ha già chiesto il rinvio a giudizio del presidente della Roma Franco Sensi e dell'ex patron della Lazio, Sergio Cragnotti, dopo aver spedito nel resto d'Italia gli atti relativi ad altre squadre.
__________________
Ma dai?!
Secondo il Corriere della Sera per la Procura di Milano il club, senza escamotage contabili, non avrebbe potuto iscriversi alla serie A 2004-05. Nella stessa inchiesta anche Galliani
MILANO, 17 gennaio 2007 - Il presidente dell'Inter Moratti sarebbe indagato dalla Procura di Milano per falso in bilancio. Per la setssa ipotesi era già stata aperta un'inchiesta sul vicepredidente e a.d. del Milan, Adriano Galliani. Lo scrive il Corriere della Sera, che spiega: senza quel trucco contabile la società di via Durini non avrebbe potuto iscriversi al campionato 2004-05, conclusa al terzo posto.
Sotto esame gli anni in cui nelle società calcistiche era diffusa pratica contabile ripianare i debiti e abbellire i conti attraverso scambi di giocatori a prezzi gonfiati (le cosiddette "plusvalenze", a coprire però "buchi" veri).
La società, confermando la fiducia nella magistratura, conta di poter contrapporre buoni argomenti tecnici all'accusa, mentre il Milan ha già più volte argomentato la regolarità dei bilanci rossoneri. Ma intanto anche i due club, come persone giuridiche, vengono indagati dal pm Carlo Nocerino in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle società per reati commessi da propri dirigenti nell'interesse aziendale.
Lo sviluppo milanese è uno dei tanti filoni originati in tutta Italia dall'inchiesta-madre della Procura di Roma sul fenomeno delle operazioni "incrociate" per fare il maquillage ai bilanci delle squadre: la Procura di Roma ha già chiesto il rinvio a giudizio del presidente della Roma Franco Sensi e dell'ex patron della Lazio, Sergio Cragnotti, dopo aver spedito nel resto d'Italia gli atti relativi ad altre squadre.
__________________
Ma dai?!
Commenta