Mancini rompe con Totti: via a giugno
Anche il Coppa Italia contro il Parma è stato evidente il gelo tra i due. La Roma valuta il brasiliano 20 milioni di euro: l'Inter ha una prelazione
Amantino Mancini, alla Roma dal 2003. Insidefoto
Amantino Mancini, alla Roma dal 2003. Insidefoto
ROMA, 12 gennaio 2007 - Una freddezza tagliente come un insulto, un gelo che sembra davvero l’anticamera di un addio che vede l’Inter estremamente interessata. Nella Roma "isola felice" improvvisamente, viene alla ribalta il caso Totti-Mancini. Non abbiano detto "scoppia" perché in realtà è da tempo che una tensione tra i due cova in modo più o meno latente, ma mercoledì — nel corso della partita di Coppa Italia contro il Parma — la situazione è andata in diretta tv. Il brasiliano segnava il gol del vantaggio ed il goleador e il capitano s’ignoravano palesemente. Nella ripresa il «caso» era ancora più evidente: Totti lanciava Mancini, questi regalava al numero dieci l’assist per il raddoppio ed il risultato finale è che i due, non solo non si abbracciavano, ma tornavano a centrocampo separati, mentre i compagni si dividevano per stringersi prima all’uno e poi all’altro.
AUMENTO MAI CONCESSO - Sulla genesi di questo dissidio girano un paio di versioni diverse (ma poi neppure così tanto), comunque entrambe di carattere estremamente privato. A questo, però, vanno aggiunti tanti particolari che hanno condotto la situazione a quella attuale. Ad esempio, ai tempi della frizione tra Totti e Cassano, il brasiliano era legato al talento barese, tanto da entrare persino nel mirino di una parte della tifoseria. Le situazioni di campo, poi, talvolta finiscono per acuire la tensione, ed infatti non è sfuggito come — durante l’ultimo derby — Mancini abbia palesemente mandato a quel paese Totti per una palla non data. Adesso, però, la coppia d’attacco giallorossa si cerca spesso. Perciò, dinanzi al "buon comportamento" sul rettangolo verde, diventa difficile per Spalletti intervenire, se la frizione non va a scapito del rendimento. Infine c’è un dato da non sottovalutare: da un anno e mezzo la Roma ha promesso a Mancini un aumento d’ingaggio, ma questo è rimasto nell’ambito delle buone intenzioni, anche perché il contratto del brasiliano scade nel 2009 (ma il rinnovo appare tutt’altro che facile).
TENTAZIONE INTER - Inutile dire, però, che restare alla Roma avendo «problemi» con Totti non è facile. Perciò torna di attualità l’interessamento dei nerazzurri per l’esterno, nonostante l’attuale modulo di Mancini (Roberto) non lo preveda. La strada per una cessione è stata tracciata al momento dell’affare Pizarro: il club di Sensi ha promesso a Moratti che avrà la prelazione in caso di vendita del brasiliano, tenendo conto che la valutazione data è di 20 milioni. Come arrivarci? Vedete qui sotto. Comunque, se l’ipotesi Inter dovesse naufragare, resta viva la pista Real Madrid (in subordine Juve), visto che Capello e Baldini stimano molto il brasiliano, che proprio loro hanno voluto in Italia.
JUAN SI OFFRE - Se però Samuel non fosse gradito alla Roma, in caso di partenza di Mexes per il Real Madrid — che tornerà presto alla carica per il francese — c’è un’altra opzione per la difesa. Si tratta del "nazionale»" brasiliano Juan (Bayer Leverkusen) che ieri ha detto: "Mi piacerebbe venire a giocare nella Roma, che ha tutte le possibilità di essere una delle più forti squadre europee. Mi piace come gioca, cerco sempre di vederla. Taddei e Mancini, poi, sono da Seleçao". Amantino resta da vedere se sarà ancora "da Roma". E chissà che un destino paradossale alla fine non ricongiunga gli amici Cassano e Mancini alla corte di Moratti.
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Bah.. quando sucederà pure a De Rossi..... sta succedendo la stessa cosa successa con Cassano.. oscurava la luce di Totti e quindi via..
Ora se capita a Mancini capiterà pure a De Rossi e Aquilani...
meglio così
Anche il Coppa Italia contro il Parma è stato evidente il gelo tra i due. La Roma valuta il brasiliano 20 milioni di euro: l'Inter ha una prelazione
Amantino Mancini, alla Roma dal 2003. Insidefoto
Amantino Mancini, alla Roma dal 2003. Insidefoto
ROMA, 12 gennaio 2007 - Una freddezza tagliente come un insulto, un gelo che sembra davvero l’anticamera di un addio che vede l’Inter estremamente interessata. Nella Roma "isola felice" improvvisamente, viene alla ribalta il caso Totti-Mancini. Non abbiano detto "scoppia" perché in realtà è da tempo che una tensione tra i due cova in modo più o meno latente, ma mercoledì — nel corso della partita di Coppa Italia contro il Parma — la situazione è andata in diretta tv. Il brasiliano segnava il gol del vantaggio ed il goleador e il capitano s’ignoravano palesemente. Nella ripresa il «caso» era ancora più evidente: Totti lanciava Mancini, questi regalava al numero dieci l’assist per il raddoppio ed il risultato finale è che i due, non solo non si abbracciavano, ma tornavano a centrocampo separati, mentre i compagni si dividevano per stringersi prima all’uno e poi all’altro.
AUMENTO MAI CONCESSO - Sulla genesi di questo dissidio girano un paio di versioni diverse (ma poi neppure così tanto), comunque entrambe di carattere estremamente privato. A questo, però, vanno aggiunti tanti particolari che hanno condotto la situazione a quella attuale. Ad esempio, ai tempi della frizione tra Totti e Cassano, il brasiliano era legato al talento barese, tanto da entrare persino nel mirino di una parte della tifoseria. Le situazioni di campo, poi, talvolta finiscono per acuire la tensione, ed infatti non è sfuggito come — durante l’ultimo derby — Mancini abbia palesemente mandato a quel paese Totti per una palla non data. Adesso, però, la coppia d’attacco giallorossa si cerca spesso. Perciò, dinanzi al "buon comportamento" sul rettangolo verde, diventa difficile per Spalletti intervenire, se la frizione non va a scapito del rendimento. Infine c’è un dato da non sottovalutare: da un anno e mezzo la Roma ha promesso a Mancini un aumento d’ingaggio, ma questo è rimasto nell’ambito delle buone intenzioni, anche perché il contratto del brasiliano scade nel 2009 (ma il rinnovo appare tutt’altro che facile).
TENTAZIONE INTER - Inutile dire, però, che restare alla Roma avendo «problemi» con Totti non è facile. Perciò torna di attualità l’interessamento dei nerazzurri per l’esterno, nonostante l’attuale modulo di Mancini (Roberto) non lo preveda. La strada per una cessione è stata tracciata al momento dell’affare Pizarro: il club di Sensi ha promesso a Moratti che avrà la prelazione in caso di vendita del brasiliano, tenendo conto che la valutazione data è di 20 milioni. Come arrivarci? Vedete qui sotto. Comunque, se l’ipotesi Inter dovesse naufragare, resta viva la pista Real Madrid (in subordine Juve), visto che Capello e Baldini stimano molto il brasiliano, che proprio loro hanno voluto in Italia.
JUAN SI OFFRE - Se però Samuel non fosse gradito alla Roma, in caso di partenza di Mexes per il Real Madrid — che tornerà presto alla carica per il francese — c’è un’altra opzione per la difesa. Si tratta del "nazionale»" brasiliano Juan (Bayer Leverkusen) che ieri ha detto: "Mi piacerebbe venire a giocare nella Roma, che ha tutte le possibilità di essere una delle più forti squadre europee. Mi piace come gioca, cerco sempre di vederla. Taddei e Mancini, poi, sono da Seleçao". Amantino resta da vedere se sarà ancora "da Roma". E chissà che un destino paradossale alla fine non ricongiunga gli amici Cassano e Mancini alla corte di Moratti.
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Bah.. quando sucederà pure a De Rossi..... sta succedendo la stessa cosa successa con Cassano.. oscurava la luce di Totti e quindi via..
Ora se capita a Mancini capiterà pure a De Rossi e Aquilani...
meglio così
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