Milan, l'ultima spiaggia è Malta
Ancelotti punta sul ritiro di gennaio per svolgere la preparazione saltata in estate a causa dei preliminari di Champions. Dal 2 gennaio rossoneri sull'isola
MILANO, 12 dicembre 2006 - Il quarto posto, più che un obiettivo, oggi sembra un falso problema. In condizioni normali il Milan non avrebbe problemi nel raggiungerlo, ma queste sono condizioni tutt’altro che normali. La classifica delle ultime sette giornate parla chiaro: il Milan ha fatto sei punti, un passo da zona retrocessione e allora la prima necessità è quella di cambiare marcia. Il quarto posto resta lì, lontano ma raggiungibile a patto che i rossoneri ritrovino compattezza, serenità, brillantezza, lucidità, precisione. In due parole: la condizione psicofisica. Da quando esiste MilanLab, mai i dati diligentemente raccolti e studiati da Daniele Tognaccini erano stati così preoccupanti. Il preparatore atletico e i suoi collaboratori avevano avvisato preventivamente Ancelotti su quello che sarebbe accaduto in autunno: i noti problemi estivi e gli infortuni hanno trasformato in una via crucis la stagione rossonera. La fine del tunnel, però, potrebbe essere vicina e Ancelotti già comincia a vedere la luce: "Andrà così fino a Natale", ha detto domenica l’allenatore. Le cose cambieranno subito dopo. Sì, ma come? E perché?
VACANZE - E' lo stesso Tognaccini a spiegarlo: "In questa situazione qualche giorno di vacanza è indispensabile. I giocatori riposeranno dal 24 dicembre al 1° gennaio. Come sempre ci informeremo sui luoghi dove passeranno le feste natalizie e sulle strutture che potranno utilizzare. Di solito vanno in posti ben attrezzati. Così prepariamo i "compiti per le vacanze", ma senza esagerare". Il 2 gennaio si tornerà al lavoro: raduno a Milanello a ora di pranzo, qualche test e poi il volo a Malta dove finalmente il Milan potrà svolgere in piccolo quella preparazione che è saltata in estate. "Lavoreremo sui sistemi di base che permettono di sopportare una serie di impegni ravvicinati. Insisteremo sulla forza e sulla resistenza; poi, in Italia, smaltiremo i carichi di lavoro e ritroveremo la brillantezza. L’obiettivo è entrare gradatamente in forma e tenere i ritmi alti fino a maggio per inseguire la Champions e il quarto posto. Per raggiungere i nostri obiettivi non potremo più rallentare".
AL COMPLETO - Il recupero degli infortunati sarà fondamentale: "A parte Nesta, Serginho e Dida, dopo la sosta il gruppo sarà al completo — conclude Tognaccini —: questo significa allenarsi bene, fare turnover, gestire le forze. La settimana a Malta sarà davvero preziosa: lì faremo quello che non abbiamo potuto fare fino a questo momento. Ecco perché dopo la sosta vedremo un altro Milan". Ne è convinto anche Berlusconi: "Il Milan ha una grande rosa ma in questo momento ha metà dei suoi petali in infermeria. Ho molta fiducia in Ancelotti, nell’assetto societario e in questa squadra. Shevchenko lasciamolo stare".
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Diavolo, diavolo, dai cantiamo tutti insieme diavoloooooo diavoloooooo diavoloooooo dai cantiamo tutti insieme diavolooooooo!!!!!!!!!
Forza raga, non mollate!
Ancelotti punta sul ritiro di gennaio per svolgere la preparazione saltata in estate a causa dei preliminari di Champions. Dal 2 gennaio rossoneri sull'isola
MILANO, 12 dicembre 2006 - Il quarto posto, più che un obiettivo, oggi sembra un falso problema. In condizioni normali il Milan non avrebbe problemi nel raggiungerlo, ma queste sono condizioni tutt’altro che normali. La classifica delle ultime sette giornate parla chiaro: il Milan ha fatto sei punti, un passo da zona retrocessione e allora la prima necessità è quella di cambiare marcia. Il quarto posto resta lì, lontano ma raggiungibile a patto che i rossoneri ritrovino compattezza, serenità, brillantezza, lucidità, precisione. In due parole: la condizione psicofisica. Da quando esiste MilanLab, mai i dati diligentemente raccolti e studiati da Daniele Tognaccini erano stati così preoccupanti. Il preparatore atletico e i suoi collaboratori avevano avvisato preventivamente Ancelotti su quello che sarebbe accaduto in autunno: i noti problemi estivi e gli infortuni hanno trasformato in una via crucis la stagione rossonera. La fine del tunnel, però, potrebbe essere vicina e Ancelotti già comincia a vedere la luce: "Andrà così fino a Natale", ha detto domenica l’allenatore. Le cose cambieranno subito dopo. Sì, ma come? E perché?
VACANZE - E' lo stesso Tognaccini a spiegarlo: "In questa situazione qualche giorno di vacanza è indispensabile. I giocatori riposeranno dal 24 dicembre al 1° gennaio. Come sempre ci informeremo sui luoghi dove passeranno le feste natalizie e sulle strutture che potranno utilizzare. Di solito vanno in posti ben attrezzati. Così prepariamo i "compiti per le vacanze", ma senza esagerare". Il 2 gennaio si tornerà al lavoro: raduno a Milanello a ora di pranzo, qualche test e poi il volo a Malta dove finalmente il Milan potrà svolgere in piccolo quella preparazione che è saltata in estate. "Lavoreremo sui sistemi di base che permettono di sopportare una serie di impegni ravvicinati. Insisteremo sulla forza e sulla resistenza; poi, in Italia, smaltiremo i carichi di lavoro e ritroveremo la brillantezza. L’obiettivo è entrare gradatamente in forma e tenere i ritmi alti fino a maggio per inseguire la Champions e il quarto posto. Per raggiungere i nostri obiettivi non potremo più rallentare".
AL COMPLETO - Il recupero degli infortunati sarà fondamentale: "A parte Nesta, Serginho e Dida, dopo la sosta il gruppo sarà al completo — conclude Tognaccini —: questo significa allenarsi bene, fare turnover, gestire le forze. La settimana a Malta sarà davvero preziosa: lì faremo quello che non abbiamo potuto fare fino a questo momento. Ecco perché dopo la sosta vedremo un altro Milan". Ne è convinto anche Berlusconi: "Il Milan ha una grande rosa ma in questo momento ha metà dei suoi petali in infermeria. Ho molta fiducia in Ancelotti, nell’assetto societario e in questa squadra. Shevchenko lasciamolo stare".
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