Bergamo: "Le chiamate con l'Inter?"
"Qualcuno ha scelto le intercettazioni"
Paolo Bergamo contesta le decisioni su calciopoli: "Qualcuno ha scelto alcune registrazioni - ha detto a "QN" - e ne ha buttate altre che non servivano ad un disegno preciso". L'ex designatore rivela: "L'Inter si lamentava più di tutte. Sospettava di tutto, molti arbitri non gli erano graditi, le griglie non gli piacevano, Juve e Milan gli facevano paura". La difesa personale: "Io da sempre pulito".
Nella prima intervista dopo lo scandalo, l'ex designatore Paolo Bergamo lancia nuove accuse, rivolte al sistema delle intercettazioni che ha scatenato il putiferio: "Come mai agli atti ci sono soltanto le telefonate con qualcuno? Perchè mancano tutte le altre?' Spero che le indagini extra-calcio in corso facciano chiarezza. Forse non e' un caso isolato se De Santis ed io eravamo pedinati e intercettati".
Bergamo punta il dito soprattutto contro l'Inter, una delle squadre non coinvolte in calciopoli: "Il telefonatore più insistente? Giacinto Facchetti. Parlarne mi addolora per l'amicizia che ci legava dagli anni '60 e per la prematura scomparsa, ma la sua società, l'Inter, si lamentava più di tutte. Era sempre scontento ed io lo capivo perchè l'Inter faticava a vincere". La Roma? "Non voleva certi arbitri, altri li caldeggiava, il tutto per mera scaramanzia".
Le telefonate con Luciano Moggi per definire le griglie di sorteggio arbitrale? "Conosco Luciano da più di 30 anni. C'è stima reciproca, mi onoro ancora della sua amicizia, se ha commesso errori ne risponderà. Quei nomi di arbitri che fa in una telefonata scherzosa erano obbligati. Non decideva Moggi, ma il sorteggio". Parole pesanti nei confronti dell'ex presidente federale Franco Carraro: "Lui chiedeva delle cose imbarazzanti, ma io gli ho tenuto testa fino alle male parole. E anche queste telefonate dimostrano la mia indipendenza"
Infine una stilettata a coloro che hanno portato avanti l'inchiesta: "Guido Rossi, Ruperto e Borrelli hanno commesso importanti errori. Sono entrati in un mondo che non conoscevano, con rapporti, amicizie, vezzi, consuetudini e parole che girano senza che mai si oltrepassi il senso di un leale rapporto fra addetti ai lavori. A Borrelli propongo un confronto pubblico".
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Parole pesanti, soprattutto sull'Inter e qualche info anche sulla Roma seppur inconsistente e non provatoria. Che ne pensate?
"Qualcuno ha scelto le intercettazioni"
Paolo Bergamo contesta le decisioni su calciopoli: "Qualcuno ha scelto alcune registrazioni - ha detto a "QN" - e ne ha buttate altre che non servivano ad un disegno preciso". L'ex designatore rivela: "L'Inter si lamentava più di tutte. Sospettava di tutto, molti arbitri non gli erano graditi, le griglie non gli piacevano, Juve e Milan gli facevano paura". La difesa personale: "Io da sempre pulito".
Nella prima intervista dopo lo scandalo, l'ex designatore Paolo Bergamo lancia nuove accuse, rivolte al sistema delle intercettazioni che ha scatenato il putiferio: "Come mai agli atti ci sono soltanto le telefonate con qualcuno? Perchè mancano tutte le altre?' Spero che le indagini extra-calcio in corso facciano chiarezza. Forse non e' un caso isolato se De Santis ed io eravamo pedinati e intercettati".
Bergamo punta il dito soprattutto contro l'Inter, una delle squadre non coinvolte in calciopoli: "Il telefonatore più insistente? Giacinto Facchetti. Parlarne mi addolora per l'amicizia che ci legava dagli anni '60 e per la prematura scomparsa, ma la sua società, l'Inter, si lamentava più di tutte. Era sempre scontento ed io lo capivo perchè l'Inter faticava a vincere". La Roma? "Non voleva certi arbitri, altri li caldeggiava, il tutto per mera scaramanzia".
Le telefonate con Luciano Moggi per definire le griglie di sorteggio arbitrale? "Conosco Luciano da più di 30 anni. C'è stima reciproca, mi onoro ancora della sua amicizia, se ha commesso errori ne risponderà. Quei nomi di arbitri che fa in una telefonata scherzosa erano obbligati. Non decideva Moggi, ma il sorteggio". Parole pesanti nei confronti dell'ex presidente federale Franco Carraro: "Lui chiedeva delle cose imbarazzanti, ma io gli ho tenuto testa fino alle male parole. E anche queste telefonate dimostrano la mia indipendenza"
Infine una stilettata a coloro che hanno portato avanti l'inchiesta: "Guido Rossi, Ruperto e Borrelli hanno commesso importanti errori. Sono entrati in un mondo che non conoscevano, con rapporti, amicizie, vezzi, consuetudini e parole che girano senza che mai si oltrepassi il senso di un leale rapporto fra addetti ai lavori. A Borrelli propongo un confronto pubblico".
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Parole pesanti, soprattutto sull'Inter e qualche info anche sulla Roma seppur inconsistente e non provatoria. Che ne pensate?
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