La determinazione della Schiavone, la versatilità della Pennetta, la solidità della Santangelo e la classe della Vinci decisive in gruppo che non schiera alcuna top ten
MILANO, 18 settembre 2006 - A 30 anni esatti dalla vittoria in coppa Davis, l'Italia ha conquistato, ancora una volta fuori casa (nel 1976 a Santiago del Cile, quest'anno a Charleroi, in Belgio), l'equivalente manifestazione femminile, denominata Fed Cup e ideata nel 1963 per festeggiare i 50 anni della Federazione Internazionale.
Sono due decenni che il tennis italiano in gonnella ottiene maggior consenso rispetto a quello maschile. Furono Raffaella Reggi e Sandra Cecchini, a metà anni Ottanta, le prime a superare in risultati i maschietti che vivevano quasi esclusivamente nel ricordo di Adriano Panatta e compagni. Poi Silvia Farina e la sua indiscutibile professionalità furono da traino alla generazione successiva che ci ha regalato queste fantastiche quattro campionesse capaci di firmare un'impresa destinata a passare alla storia.
L'Italia di Charleroi è la prima nazione senza una top ten vittoriosa in Fed Cup (Francesca Schiavone è n° 14, Flavia Pennetta 20, Mara Santangelo 33 e Roberta Vinci 91). L'Italia quest'anno, sempre fuori casa, ha battuto la Francia della numero 1 Amelie Mauresmo e il Belgio della numero 2 Justine Henin. Ed è proprio la vittoria ottenuta da Francesca Schiavone nell'aprile scorso a Nancy su Amelie Mauresmo che ha spianato la strada verso il successo. Poi l'infortunio della Clijsters e quello della Henin nel doppio di spareggio hanno confezionato un regalo che dissipare sarebbe stato impedonabile.
Francesca Schiavone, nata a Milano il 23 giugno 1980, è il faro della nostra nazionale già da diversi anni. Ancora non ha mai vinto un torneo Wta ma vanta 7 finali e due quarti di finale negli Slam (Roland Garros e Us Open).
Flavia Pennetta, nata a Brindisi il 25 febbraio 1982, è tra le più complete giocatrici italiane di ogni epoca. Nel 2006 è stata tra le prime 20 sia in singolare (n° 16) che in doppio (n° 14). Fidanzata con Carlos Moya, ha vinto 3 titoli in singolare, 2 in doppio ed è stata per due volte di fila (2005 e 2006) negli ottavi a Wimbledon.
Roberta Vinci, nata a Taranto il 18 febbraio 1983, è tra le più grandi interpreti del doppio e in questa specialità ha un bilancio di Fed Cup di 9 vittorie su 9 incontri. Nella classifica di doppio ha sfiorato le top ten (n° 12 nel luglio del 2002) conquistando i tornei Wta di Doha 2001, Portorose 2005 e Canberra 2006.
Mara Santangelo, nata a Latina il 28 giugno 1981, è una delle poche giocatrici ad attuare con sistematica regolarità il serve and volley. Dopo l'esplosione del 2004 (ottavi all'Australian Open) ha raggiunto la maturità proprio quest'anno con la vittoria nel torneo di Bangalore e l'iingresso tra le prime 35 del mondo.
L'Italia è dunque la nona nazione della storia capace di vincere sia la coppa Davis che la Fed Cup e Corrado Barazzutti è il secondo vittorioso da giocatore in Davis e da capitano in Fed Cup (prima di lui c'era riuscito soltanto Guy Forget). E ora forza maschietti, che Santander si avvicina.
compliementi alle azzurre x il trionfo ma il nostro tenins restera' a bassi livelli finke' i campi verranno tutti occupati da 50nni con la panza
MILANO, 18 settembre 2006 - A 30 anni esatti dalla vittoria in coppa Davis, l'Italia ha conquistato, ancora una volta fuori casa (nel 1976 a Santiago del Cile, quest'anno a Charleroi, in Belgio), l'equivalente manifestazione femminile, denominata Fed Cup e ideata nel 1963 per festeggiare i 50 anni della Federazione Internazionale.
Sono due decenni che il tennis italiano in gonnella ottiene maggior consenso rispetto a quello maschile. Furono Raffaella Reggi e Sandra Cecchini, a metà anni Ottanta, le prime a superare in risultati i maschietti che vivevano quasi esclusivamente nel ricordo di Adriano Panatta e compagni. Poi Silvia Farina e la sua indiscutibile professionalità furono da traino alla generazione successiva che ci ha regalato queste fantastiche quattro campionesse capaci di firmare un'impresa destinata a passare alla storia.
L'Italia di Charleroi è la prima nazione senza una top ten vittoriosa in Fed Cup (Francesca Schiavone è n° 14, Flavia Pennetta 20, Mara Santangelo 33 e Roberta Vinci 91). L'Italia quest'anno, sempre fuori casa, ha battuto la Francia della numero 1 Amelie Mauresmo e il Belgio della numero 2 Justine Henin. Ed è proprio la vittoria ottenuta da Francesca Schiavone nell'aprile scorso a Nancy su Amelie Mauresmo che ha spianato la strada verso il successo. Poi l'infortunio della Clijsters e quello della Henin nel doppio di spareggio hanno confezionato un regalo che dissipare sarebbe stato impedonabile.
Francesca Schiavone, nata a Milano il 23 giugno 1980, è il faro della nostra nazionale già da diversi anni. Ancora non ha mai vinto un torneo Wta ma vanta 7 finali e due quarti di finale negli Slam (Roland Garros e Us Open).
Flavia Pennetta, nata a Brindisi il 25 febbraio 1982, è tra le più complete giocatrici italiane di ogni epoca. Nel 2006 è stata tra le prime 20 sia in singolare (n° 16) che in doppio (n° 14). Fidanzata con Carlos Moya, ha vinto 3 titoli in singolare, 2 in doppio ed è stata per due volte di fila (2005 e 2006) negli ottavi a Wimbledon.
Roberta Vinci, nata a Taranto il 18 febbraio 1983, è tra le più grandi interpreti del doppio e in questa specialità ha un bilancio di Fed Cup di 9 vittorie su 9 incontri. Nella classifica di doppio ha sfiorato le top ten (n° 12 nel luglio del 2002) conquistando i tornei Wta di Doha 2001, Portorose 2005 e Canberra 2006.
Mara Santangelo, nata a Latina il 28 giugno 1981, è una delle poche giocatrici ad attuare con sistematica regolarità il serve and volley. Dopo l'esplosione del 2004 (ottavi all'Australian Open) ha raggiunto la maturità proprio quest'anno con la vittoria nel torneo di Bangalore e l'iingresso tra le prime 35 del mondo.
L'Italia è dunque la nona nazione della storia capace di vincere sia la coppa Davis che la Fed Cup e Corrado Barazzutti è il secondo vittorioso da giocatore in Davis e da capitano in Fed Cup (prima di lui c'era riuscito soltanto Guy Forget). E ora forza maschietti, che Santander si avvicina.
compliementi alle azzurre x il trionfo ma il nostro tenins restera' a bassi livelli finke' i campi verranno tutti occupati da 50nni con la panza
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