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  • #16
    Discorso totalmente sbagliato e privo di logica, nonchè colmo di quel buonismo e sete di uguaglianza distorta che comunque non viene applicata quando gli "amati colori" frodano a cuor leggero i regolamenti.
    Le società pulite, e quindi da questo discorso sono estranee Milan, Juventus, Lazie, Fiorentina, Reggina, Arezzo, etc. Sono forse l'unica dimostrazione tangibile di attuazione finanziaria di un'equa ripartizione delle risorse. Se ci si ferma a riflettere un attimo, scevri di quell'inutile buonismo tanto caro alle comari di paese e alle trasmissioni di Paolo Del Debbio non si può non guardare come oggettivamente le squadre di calcio ripartiscano gli utili verso la "forza lavoro" in modo del tutto onesto e paritario. Mi spiego meglio: Lavoro in fabbrica, mi faccio come si suol dire "il culo" otto ore al giorno, ho i turni di mattina e di notte e a fine mese, quando mi va bene incasso 1500€ al confronto della proprietà che a chiusura annuale si ritrova centinaia di migliaia di euro di guadagno. Eppure il lavoro lo svolge l'operaio, mentre l'imprenditore, una volta rientrati i discorsi di investimento e ammortamento, si ritrova a guadagnare mille e più volte quanto viene retribuita la forza lavoro. Se gli operai incrociano le braccia, da dove vengono i guadagni? Da ciò si evince che vi è un problema di disparità e cattiva ripartizione delle risorse. Nelle società di calcio, questo non avviene, i calciatori, che sono gli operai del settore, con la loro forza lavoro producono utili milionari, e di questi utili ne prendono una parte in base alla loro bravura e a quanto essi danno alla società stessa.
    E' troppo squallido dire che una cosa è male basandosi solo sui numeri senza tenere conto del fattore principale che è il CONTESTO, io Barcellona giocando la Liga, la CL, la Coppa del Re produco guadagni stellari grazie agli introiti televisivi, merchandising, biglietti, per quale motivo non devo rendere al mio operaio parte di quanto ho guadagnato? Non è forse questa vera equità?
    Invece di puntare il dito, senza fermarsi a riflettere, contro i guadagni dei calciatori si pensasse da cosa derivano questi guadagni, allora si che un discorso etico sull'eccessivo uso del denaro avrebbe senso di essere, non potete accusare l'operaio di guagnare tanto, quando è l'azienda che guadagna tanto è ripartisce questa ricchezza con gli artefici di questo guadagno. Che poi mi vien da sorridere, ci si stravolge perchè un giocatore guadagni milioni e poi ci si fa alfieri di vanto e gloria per quello che i giocatori han conquistato, si parla di una, cento, mille coppe dei campioni vinte, si parla di storia del calcio, storia che è innegabile abbia portato dei vantaggi economici e poi si rabbrividisce con disdegno di quanto i fautori di tale gloria abbiano guadagnato. Ma si avete ragione voi, lasciamo che i padroni delle società guadagnino milioni e agli operai vadano 1500€ al mese, è giusto, no?

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    • #17
      Originariamente inviato da Ichi da killah
      Discorso totalmente sbagliato e privo di logica, nonchè colmo di quel buonismo e sete di uguaglianza distorta che comunque non viene applicata quando gli "amati colori" frodano a cuor leggero i regolamenti.
      Le società pulite, e quindi da questo discorso sono estranee Milan, Juventus, Lazie, Fiorentina, Reggina, Arezzo, etc. Sono forse l'unica dimostrazione tangibile di attuazione finanziaria di un'equa ripartizione delle risorse. Se ci si ferma a riflettere un attimo, scevri di quell'inutile buonismo tanto caro alle comari di paese e alle trasmissioni di Paolo Del Debbio non si può non guardare come oggettivamente le squadre di calcio ripartiscano gli utili verso la "forza lavoro" in modo del tutto onesto e paritario. Mi spiego meglio: Lavoro in fabbrica, mi faccio come si suol dire "il culo" otto ore al giorno, ho i turni di mattina e di notte e a fine mese, quando mi va bene incasso 1500€ al confronto della proprietà che a chiusura annuale si ritrova centinaia di migliaia di euro di guadagno. Eppure il lavoro lo svolge l'operaio, mentre l'imprenditore, una volta rientrati i discorsi di investimento e ammortamento, si ritrova a guadagnare mille e più volte quanto viene retribuita la forza lavoro. Se gli operai incrociano le braccia, da dove vengono i guadagni? Da ciò si evince che vi è un problema di disparità e cattiva ripartizione delle risorse. Nelle società di calcio, questo non avviene, i calciatori, che sono gli operai del settore, con la loro forza lavoro producono utili milionari, e di questi utili ne prendono una parte in base alla loro bravura e a quanto essi danno alla società stessa.
      E' troppo squallido dire che una cosa è male basandosi solo sui numeri senza tenere conto del fattore principale che è il CONTESTO, io Barcellona giocando la Liga, la CL, la Coppa del Re produco guadagni stellari grazie agli introiti televisivi, merchandising, biglietti, per quale motivo non devo rendere al mio operaio parte di quanto ho guadagnato? Non è forse questa vera equità?
      Invece di puntare il dito, senza fermarsi a riflettere, contro i guadagni dei calciatori si pensasse da cosa derivano questi guadagni, allora si che un discorso etico sull'eccessivo uso del denaro avrebbe senso di essere, non potete accusare l'operaio di guagnare tanto, quando è l'azienda che guadagna tanto è ripartisce questa ricchezza con gli artefici di questo guadagno. Che poi mi vien da sorridere, ci si stravolge perchè un giocatore guadagni milioni e poi ci si fa alfieri di vanto e gloria per quello che i giocatori han conquistato, si parla di una, cento, mille coppe dei campioni vinte, si parla di storia del calcio, storia che è innegabile abbia portato dei vantaggi economici e poi si rabbrividisce con disdegno di quanto i fautori di tale gloria abbiano guadagnato. Ma si avete ragione voi, lasciamo che i padroni delle società guadagnino milioni e agli operai vadano 1500€ al mese, è giusto, no?
      Già se esordisci dicendo che è un discorso privo di logica precludi qualunque tipo di risposta educata.

      Ma visto che io sn superiore a queste pochezze artistiche cercherò di risponderti con educazione.

      Il tuo discorso dei "padroni" e degli "operai" applicato al calcio non c'entra molto. Non posso dire che nn lo condivida, infondo io 1500€ al mese attualmente me li sogno... ma nn poso accettare che tu sei daccordo con gli ingaggi milionari dei gicoatori. Tu dici, è giusto che una società che guadagna 100mln ne spenda molti in stipendi x i suoi giocatori. Io ti dico che se la fifa fissasse dei limiti di spesa si potrebbero fare investimenti in settori del tutto trascurati, settori giovanili e ristrutturazione degli stadi che sono FATISCENTI. La retribuzione del denaro delle società è fatta alla caxxo... ecco xkè le società si indebitano, spalmano i debiti, fanno frodi fiscali ecc. Anche il discorso della distribuzione degli utili provenienti dalle tv è scandaloso.. e qua sn contro il milan e tt le big... xkè è inaccettabile ke in ambito "nazionale" le piccole sukino e le grandi lollino. E' veramente tutto un *******io da sistemare.... secondo me.. è tt sbagliato.

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      • #18
        Originariamente inviato da Ichi da killah
        Discorso totalmente sbagliato e privo di logica, nonchè colmo di quel buonismo e sete di uguaglianza distorta che comunque non viene applicata quando gli "amati colori" frodano a cuor leggero i regolamenti.
        Le società pulite, e quindi da questo discorso sono estranee Milan, Juventus, Lazie, Fiorentina, Reggina, Arezzo, etc. Sono forse l'unica dimostrazione tangibile di attuazione finanziaria di un'equa ripartizione delle risorse. Se ci si ferma a riflettere un attimo, scevri di quell'inutile buonismo tanto caro alle comari di paese e alle trasmissioni di Paolo Del Debbio non si può non guardare come oggettivamente le squadre di calcio ripartiscano gli utili verso la "forza lavoro" in modo del tutto onesto e paritario. Mi spiego meglio: Lavoro in fabbrica, mi faccio come si suol dire "il culo" otto ore al giorno, ho i turni di mattina e di notte e a fine mese, quando mi va bene incasso 1500€ al confronto della proprietà che a chiusura annuale si ritrova centinaia di migliaia di euro di guadagno. Eppure il lavoro lo svolge l'operaio, mentre l'imprenditore, una volta rientrati i discorsi di investimento e ammortamento, si ritrova a guadagnare mille e più volte quanto viene retribuita la forza lavoro. Se gli operai incrociano le braccia, da dove vengono i guadagni? Da ciò si evince che vi è un problema di disparità e cattiva ripartizione delle risorse. Nelle società di calcio, questo non avviene, i calciatori, che sono gli operai del settore, con la loro forza lavoro producono utili milionari, e di questi utili ne prendono una parte in base alla loro bravura e a quanto essi danno alla società stessa.
        E' troppo squallido dire che una cosa è male basandosi solo sui numeri senza tenere conto del fattore principale che è il CONTESTO, io Barcellona giocando la Liga, la CL, la Coppa del Re produco guadagni stellari grazie agli introiti televisivi, merchandising, biglietti, per quale motivo non devo rendere al mio operaio parte di quanto ho guadagnato? Non è forse questa vera equità?
        Invece di puntare il dito, senza fermarsi a riflettere, contro i guadagni dei calciatori si pensasse da cosa derivano questi guadagni, allora si che un discorso etico sull'eccessivo uso del denaro avrebbe senso di essere, non potete accusare l'operaio di guagnare tanto, quando è l'azienda che guadagna tanto è ripartisce questa ricchezza con gli artefici di questo guadagno. Che poi mi vien da sorridere, ci si stravolge perchè un giocatore guadagni milioni e poi ci si fa alfieri di vanto e gloria per quello che i giocatori han conquistato, si parla di una, cento, mille coppe dei campioni vinte, si parla di storia del calcio, storia che è innegabile abbia portato dei vantaggi economici e poi si rabbrividisce con disdegno di quanto i fautori di tale gloria abbiano guadagnato. Ma si avete ragione voi, lasciamo che i padroni delle società guadagnino milioni e agli operai vadano 1500€ al mese, è giusto, no?
        Loro fanno degli investimenti(parlo dei proprietari delle aziende)ovviamente facendo prima varie indagini di mercato.Dopo se tutto va bene il loro guadagno sarà ottimo.
        Dietro ad un'azienda ci sono moltissime persone con vari ruoli che portano avanti il loro lavoro in modo tale che l'azienda cresca.A secondo della loro responsabilità e del loro livello guadagnano una certa cifra che è stabilita dal tipo di contratto che hanno.Non vedo quale sia il problema.Se il capo dell'azienda non investiva dei soldi nessuno ci avrebbe potuto lavorare visto e considerato che quell'azienda non apriva.
        Nel calcio il discorso è diverso..I giocatori vengono pagati per giocare,divertirsi e farsi viaggi e prendono soldi immeritati.Per non dire che i veri padroni del calcio sono loro visto e considerato che se non vogliono fare nulla possono rescindere il contratto e andare a guadagnare più soldi in un'altro club oppure non rendere al meglio e non essere licenziati(e in quei pochi casi"vedi Mutu perchè si drogava"il giocatore trova subito un'altra squadra pronta a dargli molti soldi pur di averlo)..Se un'azienda ti licenzia e provi ad entrare in un'altra azienda,quest'ultima s'informa per vedere quanti vali e controlla anche il motivo del tuo licenziamento informandosi anche con l'azienda con cui lavoravi prima che di certo non ne parlerà bene.Il risultato è che difficilmente la nuova azienda ti prenderà..Quindi credo che il discorso è diverso non solo per i motivi detti sopra ma anche per molti altri ancora.Scusate se ho fatto qualche errore o non mi sono spiegato bene ma ho fretta

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        • #19
          Nella fretta hai dimenticato di considerare che io ho parlato di rientrare della spesa dell'investimento, ma dopo che ciò è avvenuto e che ci si è anche guadagnato sopra, mi spieghi per quale motivo un proprietario deve guadagnare 100 volte di più il lavoratore, quando è quest'ultimo che produce il bene? Lo so che è un discorso marxista e che non tutti possono essere daccordo, ma è quanto è scritto nel Capitale, ed è quanto io approvo. Poi se permetti quando fai un esempio devi prenderne uno equilibrato, non ti devi riferire al giocatore che gioca male apposta, ovvio che così il discorso cade, qui si parlava di guadagni e prestazioni, non di comportamenti che è del tutto soggettivo e irrelevante ai fini di un discorso generale.

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          • #20
            Una volta Totti è stato ospite a " Che tempo che fa", trasmissione rai condotta da Fabio Fazio, con ospiti spesso anche di un certo rilievo.
            Alle domanda "Quanto ti alleni?" ha risposto che nei giorni di allenamento (che non sono tutti, visto che hanno spesso almeno un giorno di riposo dopo le parite) si allena dalle 16.00 alle 18.00 circa...Ora, un qualunque ragazzo (quindi anche 15-16enne intendo) che fa atletica leggera ad un discreto livello, si allena 5 volte alla settimana, due ore al giorno. Io l'ho anche fatto per un anno, sebbene non fossi certo un grande atleta, amici miei l'han fatto per 5-6 anni, e non erano certo i più forti della loro specialità. Alcune volte ho fatto addirittura 8 allenamenti in una settimana perchè la domenica lo facevo sia alla mattina che alla sera. E lo facevo gratis, dopo essere andato a scuola, senza i loro tecnici/massaggiatori/pulisciscarpe, anche sotto la neve (e bisognava spalare la neve dalla pista per correre), senza le attrezzature che hanno loro, con le luci che ci venivano spente se l'allenamento durava oltre le 8 di sera. Il tutto senza niente in cambio, solo per divertirsi, quando magari la notte non riuscivi a dormire per il mal di gambe, o sboccavi durante l'allenamento perchè non ce la facevi più, o ti si iniziava ad appannare la vista. Gli atleti professionisti italiani si allenano TUTTI i giorni, 2 volte al giorno.
            Siccome non ho mai visto un calciatore fare allenamenti allo sfinimento come li facevo io in un campo di atletica, sapendo che non si allenano nemmeno per più ore di quanto non facessi io (sebbene sia il loro unico lavoro) trovo alquanto scandaloso che ricevano stipendi di quella portata. Soprattutto quando si permettono di ingrassare durante l'estate, farsi ammonire perchè si tolgono la maglietta, decidere di cambiare squadra perchè l'allenatore è antipatico quando ci sarebbe invece un contratto da rispettare, farsi espellere per falli di reazione o per proteste...Cioè, dovrebbero essere professionisti e invece come dedizione al lavoro sono sotto zero, e prendono milioni di euro l'anno...

            fate voi...

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            • #21
              Originariamente inviato da Musashi
              .

              Per la serie: "Come fare di tutta l'erba un fascio".
              BTW i calciatori si allenano mattina e pomeriggio.

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              • #22
                Originariamente inviato da Musashi
                Una volta Totti è stato ospite a " Che tempo che fa", trasmissione rai condotta da Fabio Fazio, con ospiti spesso anche di un certo rilievo.
                Alle domanda "Quanto ti alleni?" ha risposto che nei giorni di allenamento (che non sono tutti, visto che hanno spesso almeno un giorno di riposo dopo le parite) si allena dalle 16.00 alle 18.00 circa...Ora, un qualunque ragazzo (quindi anche 15-16enne intendo) che fa atletica leggera ad un discreto livello, si allena 5 volte alla settimana, due ore al giorno. Io l'ho anche fatto per un anno, sebbene non fossi certo un grande atleta, amici miei l'han fatto per 5-6 anni, e non erano certo i più forti della loro specialità. Alcune volte ho fatto addirittura 8 allenamenti in una settimana perchè la domenica lo facevo sia alla mattina che alla sera. E lo facevo gratis, dopo essere andato a scuola, senza i loro tecnici/massaggiatori/pulisciscarpe, anche sotto la neve (e bisognava spalare la neve dalla pista per correre), senza le attrezzature che hanno loro, con le luci che ci venivano spente se l'allenamento durava oltre le 8 di sera. Il tutto senza niente in cambio, solo per divertirsi, quando magari la notte non riuscivi a dormire per il mal di gambe, o sboccavi durante l'allenamento perchè non ce la facevi più, o ti si iniziava ad appannare la vista. Gli atleti professionisti italiani si allenano TUTTI i giorni, 2 volte al giorno.
                Siccome non ho mai visto un calciatore fare allenamenti allo sfinimento come li facevo io in un campo di atletica, sapendo che non si allenano nemmeno per più ore di quanto non facessi io (sebbene sia il loro unico lavoro) trovo alquanto scandaloso che ricevano stipendi di quella portata. Soprattutto quando si permettono di ingrassare durante l'estate, farsi ammonire perchè si tolgono la maglietta, decidere di cambiare squadra perchè l'allenatore è antipatico quando ci sarebbe invece un contratto da rispettare, farsi espellere per falli di reazione o per proteste...Cioè, dovrebbero essere professionisti e invece come dedizione al lavoro sono sotto zero, e prendono milioni di euro l'anno...

                fate voi...

                non so di totti

                ma per quanto riguarda i giocatori dell'inter si allenano sia di mattina che di pomeriggio

                facendo varie sedute
                ModeratoreGDR CARTACEI-WAR GAMES-TCG
                - UFO-MISTERI-PARANORMALE
                - Al Bar dello sport

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                • #23
                  Ma lo fanno tutte le squadre.

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                  • #24
                    Si ma il problema non sono le sedute di allenamento... il problema è il sistema calcio che è squilibrato e ha prorità sbagliate. L'unica cosa che conta è fare soldi, quando invece dovrebbe essere vincere le competizioni.

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                    • #25
                      Per Juve e Milan conta invece, visto che hanno la priorità di vincere con ogni mezzo lecito o illecito che sia.

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                      • #26
                        Originariamente inviato da Count Neclord
                        Vabbè, seguo la linea di Dominae... basta sprecare parole e tempo...

                        Ti giuro mi date troppo l idea di un oscurantismo ridicolo, cioe c è stato un processo, delle intercettazioni delefoniche, la Fifa ha fatto una lettera di rammarico perchè l ordine burocratico ha impedito di fermare il Milan, avete dovuto fare ipreliminari perchè vi hanno sottratto punti, e provi ancora la linea dell innocentismo?


                        Che Buffo ^^
                        Sun Tzu dice: ​ Sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità

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                        • #27
                          Il Milan ruba . Punto e Stop

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                          • #28
                            Originariamente inviato da Ichi da killah
                            Nella fretta hai dimenticato di considerare che io ho parlato di rientrare della spesa dell'investimento, ma dopo che ciò è avvenuto e che ci si è anche guadagnato sopra, mi spieghi per quale motivo un proprietario deve guadagnare 100 volte di più il lavoratore, quando è quest'ultimo che produce il bene? Lo so che è un discorso marxista e che non tutti possono essere daccordo, ma è quanto è scritto nel Capitale, ed è quanto io approvo. Poi se permetti quando fai un esempio devi prenderne uno equilibrato, non ti devi riferire al giocatore che gioca male apposta, ovvio che così il discorso cade, qui si parlava di guadagni e prestazioni, non di comportamenti che è del tutto soggettivo e irrelevante ai fini di un discorso generale.
                            Ormai nel calcio sono i calciatori che decidono tutto..Non rispettano i contratti e fanno quello che vogliono.Ci sono troppi soldi che girono nel calcio ed è per questo che ormai sta perdendo di fascino

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                            Sto operando...
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