ROMA, 19 luglio 2006 - Lui uno scudetto così non lo vorrebbe, ma quel che ritiene inaccettabile è che il Milan possa comunque disputare la coppa Uefa. Parole e musica sono del presidente del Palermo Maurizio Zamparini. "Ci troviamo di fronte a un evidente errore tecnico - spiega l'imprenditore -. Il Milan non può fare l'Uefa, penso che ci penserà la Corte federale a riparare all'errore commesso dalla Caf, nel primo grado di giudizio, e a rimettere le cose a posto. Evidentemente 44 punti di penalizzazione per i rossoneri sono stati pochi per impedire loro di partecipare a una delle due coppe europee. Ma si può sempre rimediare".
Il massimo dirigente rosanero, che per mesi è stato seduto al fianco di Adriano Galliani sulle poltrone più alte della Lega calcio prima di dimettersi, rincara la dose: "Un conto è beccare un operaio, un impiegato qualsiasi con le mani nella marmellata, un conto è scoprire il presidente del governo del calcio, com'è avvenuto nel caso di Galliani. Certi dirigenti non possono, e non dovrebbero, fare certe telefonate pericolose". Sulle sentenze della Caf, Zamparini ritiene che i giudici abbiano usato "la mano pesante contro chi, come Lazio e Fiorentina si è difeso da un sistema che era diventato marcio. Mi aspetto che la Corte federale non confermi la retrocessione della Lazio e della Fiorentina, ma solo quella della Juventus, che stava a capo di quella specie di cupola del calcio. Per il Milan, invece, il discorso è diverso: il club rossonero deve essere contento di come gli è andata".
Durissima la risposta del Milan e di Galliani, con preannuncio di iniziative legali: "L'A.C. Milan e il suo Amministratore Delegato Adriano Galliani - recita un comunicato emesso dal club di via Turati -, preso atto dell'ennesimo ictus verbale del Signor Maurizio Zamparini e dunque delle affermazioni di inaudita falsità, arbitrarietà e gravità dallo stesso diffuse, comunicano che procederanno senza indugio nei confronti del predetto soggetto nelle sedi competenti".
Ultimo round: un sito web rosanero ha pubblicato la notizia della smentita di Zamparini, in risposta al duro comunicato rossonero: "Sono state travisate le mie dichiarazioni - ha detto il patron rosanero - Galliani non ha inteso quello che volevo dire, la sua reazione è sproporzionata".
Il Milan ha poi rivolto un appello anche ai suoi tifosi, da una parte "ribadendo ancora una volta la propria piena correttezza e confidando che la verità sui fatti e sulla linearità dei comportamenti emerga appieno nel procedimento d'appello davanti la Corte Federale", dall'altra "invitando i propri sostenitori a nutrire fiducia e ad attendere con serenità l'esito del processo". Per domani infatti il popolo rossonero ha organizzato una manifestazione contro le sentenze della Caf.
Il massimo dirigente rosanero, che per mesi è stato seduto al fianco di Adriano Galliani sulle poltrone più alte della Lega calcio prima di dimettersi, rincara la dose: "Un conto è beccare un operaio, un impiegato qualsiasi con le mani nella marmellata, un conto è scoprire il presidente del governo del calcio, com'è avvenuto nel caso di Galliani. Certi dirigenti non possono, e non dovrebbero, fare certe telefonate pericolose". Sulle sentenze della Caf, Zamparini ritiene che i giudici abbiano usato "la mano pesante contro chi, come Lazio e Fiorentina si è difeso da un sistema che era diventato marcio. Mi aspetto che la Corte federale non confermi la retrocessione della Lazio e della Fiorentina, ma solo quella della Juventus, che stava a capo di quella specie di cupola del calcio. Per il Milan, invece, il discorso è diverso: il club rossonero deve essere contento di come gli è andata".
Durissima la risposta del Milan e di Galliani, con preannuncio di iniziative legali: "L'A.C. Milan e il suo Amministratore Delegato Adriano Galliani - recita un comunicato emesso dal club di via Turati -, preso atto dell'ennesimo ictus verbale del Signor Maurizio Zamparini e dunque delle affermazioni di inaudita falsità, arbitrarietà e gravità dallo stesso diffuse, comunicano che procederanno senza indugio nei confronti del predetto soggetto nelle sedi competenti".
Ultimo round: un sito web rosanero ha pubblicato la notizia della smentita di Zamparini, in risposta al duro comunicato rossonero: "Sono state travisate le mie dichiarazioni - ha detto il patron rosanero - Galliani non ha inteso quello che volevo dire, la sua reazione è sproporzionata".
Il Milan ha poi rivolto un appello anche ai suoi tifosi, da una parte "ribadendo ancora una volta la propria piena correttezza e confidando che la verità sui fatti e sulla linearità dei comportamenti emerga appieno nel procedimento d'appello davanti la Corte Federale", dall'altra "invitando i propri sostenitori a nutrire fiducia e ad attendere con serenità l'esito del processo". Per domani infatti il popolo rossonero ha organizzato una manifestazione contro le sentenze della Caf.
Commenta