Pessotto fuori pericolo.
Respira senza ventilazione meccanica e ha ripreso a parlare. E' in grado di dire il suo nome, ma non ricorda quanto accaduto il 27 giugno.
Gianluca Pessotto è fuori pericolo di vita ed è in progressivo miglioramento. Il team manager della Juventus non respira più attraverso la ventilazione meccanica ed è tornato a parlare. Alla domanda come ti chiami, la prima che i medici rivolgono a pazienti in queste condizioni, ha risposto con il suo nome, Gianluca, e questa è la prima parola che ha detto. L'ex difensore bianconero, che è sereno, sorridente e tranquillo, ha ringraziato tutti e ha chiesto di vedere le figlie. Una cosa utile per lui e per le bambine, come hanno dichiarato i sanitari delle Molinette di Torino, dove Pessotto è ricoverato dallo scorso 27 giugno, dopo il tentativo di suicidio dalla sede bianconera. "D'ora in poi vi preghiamo di non fare più riferimento alla natura specifica dell'incidente poiché non ricorda nulla e sia lui sia le bambine non devono sapere cosa è accaduto dalla televisione" ha dichiarato Pier Paolo Donadio, responsabile della Rianimazione centrale del nosocomio torinese.
IL DECORSO - I medici hanno poi sottolineato che "il decorso delle lesioni traumatiche prosegue favorevolmente, anche se per il paziente è previsto un ulteriore periodo di ricovero in terapia intensiva di almeno una o due settimane". Escluso a breve un nuovo intervento chirurgico per stabilizzare la frattura delle vertebre.
Respira senza ventilazione meccanica e ha ripreso a parlare. E' in grado di dire il suo nome, ma non ricorda quanto accaduto il 27 giugno.
Gianluca Pessotto è fuori pericolo di vita ed è in progressivo miglioramento. Il team manager della Juventus non respira più attraverso la ventilazione meccanica ed è tornato a parlare. Alla domanda come ti chiami, la prima che i medici rivolgono a pazienti in queste condizioni, ha risposto con il suo nome, Gianluca, e questa è la prima parola che ha detto. L'ex difensore bianconero, che è sereno, sorridente e tranquillo, ha ringraziato tutti e ha chiesto di vedere le figlie. Una cosa utile per lui e per le bambine, come hanno dichiarato i sanitari delle Molinette di Torino, dove Pessotto è ricoverato dallo scorso 27 giugno, dopo il tentativo di suicidio dalla sede bianconera. "D'ora in poi vi preghiamo di non fare più riferimento alla natura specifica dell'incidente poiché non ricorda nulla e sia lui sia le bambine non devono sapere cosa è accaduto dalla televisione" ha dichiarato Pier Paolo Donadio, responsabile della Rianimazione centrale del nosocomio torinese.
IL DECORSO - I medici hanno poi sottolineato che "il decorso delle lesioni traumatiche prosegue favorevolmente, anche se per il paziente è previsto un ulteriore periodo di ricovero in terapia intensiva di almeno una o due settimane". Escluso a breve un nuovo intervento chirurgico per stabilizzare la frattura delle vertebre.
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