ROMA - Adesso a muoversi è la macchina degli avvocati, tutti al lavoro per studiare le strategie migliori per evitare di precipitare all'inferno. Due giorni dopo la chiusura delle indagini sul primo filone di 'calciopoli', c'é attesa per i deferimenti del procuratore Stefano Palazzi: e non bisognerà attendere molto, perché i provvedimenti arriveranno oggi. In tempo per non far slittare nemmeno di 24 ore il via del maxiprocesso davanti alla Caf. Il magistrato militare che ha stanza in via Po conosce le carte scritte da Francesco Saverio Borrelli e il suo staff già bene: lunedi' ha ricevuto la sua copia personale, ma le idee le aveva già chiare, aggiornato in tempo reale dell'evolversi dell'inchiesta sportiva.
Il dossier messo a punto dagli 007 federali contiene tutto per far scattare i rinvii a giudizio, da cui non si salverà nessuno, o quasi. Capi d'accusa pesanti, per i quattro club finiti nello scandalo, ma anche per dirigenti e arbitri. Ma è sulle squadre, Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina, che rischiano la retrocessione seppur con gradi di coinvolgimento diverso, che si concentra l'attenzione maggiore: tutto dipenderà da quanto verrà penalizzata la Juventus (sulla base dell'articolata relazione di 190 pagine dell'ufficio indagini i bianconeri dovrebbero finire in C1, ma tutto dipenderà dalla commissione d'appello federale chiamata a dare le sentenze di primo grado). Palazzi motiverà i deferimenti, sottolineando l'illecito commesse, e quindi la violazione dell'articolo del codice di giustizia sportiva. Anche la sola responsabilità oggettiva del club basterebbe per la retrocessione, ma con ogni probabilità si tratterà di responsabilità diretta.
Un coinvolgimento più grave nella scala del codice di giustizia sportiva. La gamma delle possibilità varia e può prevedere anche la C1 per la Juve e serie B per le altre tre squadre (anche se la posizione del Milan risulta più grave di quella di Lazio e Fiorentina).
Ma questo lo deciderà la rinnovata Caf di Cesare Ruperto che il 27 giugno allo Stadio Olimpico alzerà il sipario sul processo a Moggi e alla cupola. Il grande indiziato non ci sarà, perché l'ex dg juventino è un ex dello sport. Gli altri però sì, dirigenti, volti che hanno segnato gli ultimi anni del calcio italiano. E ieri è stata una giornata di lavoro per Palazzi, che si è affacciato nella sede di via Allegri nella mattinata. Nel pomeriggio è tornato in Figc anche il commissario Guido Rossi, al lavoro con il suo vice, Paolo Nicoletti. L'inchiesta procede spedita sulle tappe fissate dallo stesso professore: l'ufficio indagini, dopo tanto lavoro, si è preso qualche giorno di pausa. Borrelli già da lunedi' è rientrato a Milano, tornerà per le audizioni della seconda porzione d'inchiesta al via la prossima settimana. Palazzi dopo i deferimenti si prepara a vestire i panni del grande accusatore. Club e difese possono cominciare a tremare
Fonte Ansa.
Il dossier messo a punto dagli 007 federali contiene tutto per far scattare i rinvii a giudizio, da cui non si salverà nessuno, o quasi. Capi d'accusa pesanti, per i quattro club finiti nello scandalo, ma anche per dirigenti e arbitri. Ma è sulle squadre, Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina, che rischiano la retrocessione seppur con gradi di coinvolgimento diverso, che si concentra l'attenzione maggiore: tutto dipenderà da quanto verrà penalizzata la Juventus (sulla base dell'articolata relazione di 190 pagine dell'ufficio indagini i bianconeri dovrebbero finire in C1, ma tutto dipenderà dalla commissione d'appello federale chiamata a dare le sentenze di primo grado). Palazzi motiverà i deferimenti, sottolineando l'illecito commesse, e quindi la violazione dell'articolo del codice di giustizia sportiva. Anche la sola responsabilità oggettiva del club basterebbe per la retrocessione, ma con ogni probabilità si tratterà di responsabilità diretta.
Un coinvolgimento più grave nella scala del codice di giustizia sportiva. La gamma delle possibilità varia e può prevedere anche la C1 per la Juve e serie B per le altre tre squadre (anche se la posizione del Milan risulta più grave di quella di Lazio e Fiorentina).
Ma questo lo deciderà la rinnovata Caf di Cesare Ruperto che il 27 giugno allo Stadio Olimpico alzerà il sipario sul processo a Moggi e alla cupola. Il grande indiziato non ci sarà, perché l'ex dg juventino è un ex dello sport. Gli altri però sì, dirigenti, volti che hanno segnato gli ultimi anni del calcio italiano. E ieri è stata una giornata di lavoro per Palazzi, che si è affacciato nella sede di via Allegri nella mattinata. Nel pomeriggio è tornato in Figc anche il commissario Guido Rossi, al lavoro con il suo vice, Paolo Nicoletti. L'inchiesta procede spedita sulle tappe fissate dallo stesso professore: l'ufficio indagini, dopo tanto lavoro, si è preso qualche giorno di pausa. Borrelli già da lunedi' è rientrato a Milano, tornerà per le audizioni della seconda porzione d'inchiesta al via la prossima settimana. Palazzi dopo i deferimenti si prepara a vestire i panni del grande accusatore. Club e difese possono cominciare a tremare
Fonte Ansa.
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