Niente staffetta, per carità, sono nove anni che ci tocca subire almeno un tempo di Alex Del Piero. Prima con Baggio, rendetevi conto, parliamo di Baggio, poi con Totti che sarebbe titolare anche nel Brasile. Due Mondiali e due Europei buttati nel cesso nel tentativo di mettere in campo il giocatore più raccomandato d'Italia. Il capitano della Juve, il cocco di Moggi. La faccia pulita della Triade.
Ma se il calcio italiano deve voltare pagina, deve riconquistare una credibilità, cominciamo dal dire che va in campo chi sa giocare a pallone. Del Piero sta a pezzi, lo vedono tutti, lo dicono tutti, anche ieri nell'ultimo test prima del debutto mondiale, Lippi gli ha dato una chance, l'ennesima, facendolo partire nella formazione titolare. E' stato un disastro. Il peggiore in campo contro dei ragazzini, ragazzini neanche ventenni, precisiamo. Ora basta, stavolta non c'è Moggi a fare la formazione azzurra. Non c'è più Carraro a farla da padrone, non c'è Mazzini ad accompagnare i capetti della GEA negli spogliatoi. Il CT la smetta di fare il servo del potere come i suoi predecessori (e lui stesso). Lunedì con il Ghana serve il più forte giocatore d'Italia, e non part time.
Ma se il calcio italiano deve voltare pagina, deve riconquistare una credibilità, cominciamo dal dire che va in campo chi sa giocare a pallone. Del Piero sta a pezzi, lo vedono tutti, lo dicono tutti, anche ieri nell'ultimo test prima del debutto mondiale, Lippi gli ha dato una chance, l'ennesima, facendolo partire nella formazione titolare. E' stato un disastro. Il peggiore in campo contro dei ragazzini, ragazzini neanche ventenni, precisiamo. Ora basta, stavolta non c'è Moggi a fare la formazione azzurra. Non c'è più Carraro a farla da padrone, non c'è Mazzini ad accompagnare i capetti della GEA negli spogliatoi. Il CT la smetta di fare il servo del potere come i suoi predecessori (e lui stesso). Lunedì con il Ghana serve il più forte giocatore d'Italia, e non part time.
Commenta