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moggi vs milan

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  • moggi vs milan

    l intervista rilasciata oggi su LA STAMPA dall avvocato difensore d moggi


    TORINO.
    Moggi come Craxi?
    «Noo», e la smorfia che accompagna la lapidaria risposta sembra significare un «non scherziamo» che chiarisce l’orientamento professionale dell’avvocato Fulvio Gianaria, difensore di Luciano Moggi con il socio di studio Alberto Mittone e il collega campano Paolo Trofino sui vari fronti delle procure italiane.

    Piedi per terra e rimettere le cose a posto. Ciò non toglie che Moggi sia un vicecapostazione che ha acquistato una posizione di grande potere nel calcio: le telefonate indicano la sua influenza.
    «Una riflessione su come è stato costruito il mostro Moggi si impone: le conversazioni intercettate, almeno rispetto al sistema calcio, sono essenzialmente di 6-7 persone, le stesse cui grosso modo la Procura di Napoli contesta l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. I carabinieri che conducono le indagini selezionano giustamente 2500 telefonate (delle 100 mila e forse oltre di cui si parla) e di quelle sono state scelte una quarantina per definire il teorema di una cupola del calcio dominata da Moggi. Basta per soddisfare la fame e l’emotività dei tifosi di mezz’Italia che si sentono confermati nei loro sospetti e risarciti».

    Dove vuole arrivare?
    «Noi vorremmo ascoltare, mettere insieme tutte quelle telefonate e calarle nella realtà dei veri centri di potere del calcio: diritti televisivi, forza dei soci di riferimento, forza delle corporazioni interne al sistema calcio».

    Chi siano i soci di riferimento è intuibile, può essere più chiaro sul resto?
    «Gli arbitri, la Federcalcio, La Lega Calcio: pensare che tutte queste realtà si muovano agli ordini di Moggi, Bergamo, Fazi è fuorviante. Può servire a liquidare in sede sportiva una domanda popolare che si faccia piazza pulita, ma in sede penale è un’altra cosa».

    Par di cogliere un certo ottimismo sull’esito dell’inchieste penali.
    «Mi limito ad osservare che le accuse dovranno essere dimostrate in tribunale. Se non c’è di più, i teoremi crollano. La Procura di Torino ha cercato riscontri alle telefonate intercettate per valutarle ed è pervenuta alla conclusione che una ricaduta sul reato penale di frode sportiva non c’era. L’ipotesi della cupola con al vertice Moggi funziona per costruire un mostro che controlla tutti, dentro e fuori il calcio».

    Lei ha sulla scrivania il «Libro nero del calcio» dell’Espresso: la lettura di quelle pagine consegna una certa immagine (e ruolo) del suo cliente.
    «Intanto, vorrei ascoltarle per intero, quelle 2500 telefonate, e non essere costretto dalle circostanze a limitarmi a leggere i frammenti pubblicati. Lo dico con tutto il rispetto per il lavoro dei carabinieri che hanno selezionato le conversazioni ritenute rilevanti».

    Nel frattempo?
    «Se non possiamo documentarci, non possiamo difenderci, e per il momento non andiamo da nessun pm. Nemmeno da Borelli. Ripeto: con tutto il rispetto per i ruoli e le persone. L’ho già chiarito a un magistrato torinese».

    Ma una linea di difesa l’avete già.
    «Moggi si è sempre mosso per preservare la forza propria della Juventus dai centri di potere importanti».

    Può essere più esplicito?
    «Mi riferisco a chi ha la possibilità di trattare e acquistare i diritti tv dei club, a chi ha le televisioni. Vero è che Moggi interviene sul moviolista di Biscardi: le sue attivazioni, concorrenti e parallele, fanno notizia perché escono da conversazioni intercettate, e sono di un certo tenore, appartengono al personaggio, sicuramente esuberante».

    Moggi non ha un conflitto di interessi con la Gea?
    «E’ talmente evidente che il vero conflitto di interessi non l’ha Moggi: il Milan vende e, in un certo senso, compra i diritti televisivi; la Juve li vende al meglio, com’è comprensibile. I tre grandi vettori del denaro nel calcio sono: diritti tv, televisioni, soci che ricapitalizzano i club. Pensare che Moggi non solo li reiquilibrasse, ma fosse diventato il vertice del potere nel calcio è... una barzelletta».
    http://www.lastampa.it/sport/cmsSezi...1670girata.asp


    e la risposta della societa' rossonera

    A.C. MILAN COMUNICATO STAMPA
    31/05/2006 13.50.44
    In relazione alle dichiarazioni rilasciate dall'avv. Gianaria, difensore del Signor Luciano Moggi, al giornale "La Stampa" e oggi pubblicate, l'A.C. Milan deplora che, sia pure per ragioni che appartengono alla categoria degli espedienti difensivi, si affermi, manifestamente contro il vero, che "il vero potere sarebbe quello del Milan, che compra e vende i diritti televisivi".

    L'addebito è affetto da assurdità manifesta perchè l'A.C. Milan non ha mai "comprato diritti televisivi", ma si è limitato, come la Juventus e tutte le altre società, a licenziare al meglio i propri diritti televisivi a Sky, R.T.I. e La 3.

    www.acmilan.com



    la tesi difensiva era chiara da tempo ke sarebbe stata questa ma nn credo gli portera' molto beneficio xke' x quanto puo far sorridere qualcuno A.C. Milan nn e' mediaset
    sposta il tiro sui diritti televisivi....peccato ke moggi e la juve sono indagati x arbitri corrotti
    Ultima modifica di xvaso; 31-05-2006, 20:29.

    + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
    Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
    Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
    3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

  • #2
    Moggi non sa più quello che deve dire....Allora il Signor Moggi non sa ancora che le squadre possono vendere singolarmente le loro partite alle televisioni che vogliono loro..Non c'è più la vendita collettiva per i diritti televisivi.
    Se il Signor Berlusconi è cosi bravo a sfruttare un'occasione in maniera legale come quella dei diritti Tv non vedo quale sia lo scandolo..Essendo proprietario di un'emittente televisiva pensa al bene della sua società televisiva..Il Milan come società qui non ha colpe.E poi scusa si lamenta ora????Ora che si vede alla spalle al muro???Perchè non si lamentava quando la juve ha venduto i diritti televisivi a mediaset per circa 280mln(se ricordo bene è questo il prezzo) di euro???Questa non è una prova a sfavore perchè come dice la società,l'A.C. Milan non ha mai "comprato diritti televisivi", ma si è limitato, come la Juventus e tutte le altre società, a licenziare al meglio i propri diritti televisivi a Sky, R.T.I. e La 3.

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    • #3
      Originariamente inviato da Riddik
      Allora il Signor Moggi non sa ancora che le squadre possono vendere singolarmente le loro partite alle televisioni che vogliono loro..Non c'è più la vendita collettiva per i diritti televisivi.
      certo sempre che il Sig.Moggi non ti venga a dire:

      *voce floscia alla Moggi*
      "O mi dai Emerson o non avrai i diritti televisivi"...

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      • #4
        Originariamente inviato da -PaTaTa-
        certo sempre che il Sig.Moggi non ti venga a dire:

        *voce floscia alla Moggi*
        "O mi dai Emerson o non avrai i diritti televisivi"...

        Già.... Moggi patetico

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        • #5
          COMUNICATO STAMPA DELL'A.C. MILAN
          04/06/2006 13.42.38
          L’A. C. Milan si ribella alla campagna di stampa organizzata nei suoi confronti e ispirata da motivi che non attengono esclusivamente al diritto-dovere di informazione.

          Si ipotizza del tutto arbitrariamente una sorta di “sistema Milan” sia fornendo interpretazioni scorrette di spezzoni di trascrizioni di telefonate, sia, addirittura, forzando le prudenti e sagge parole del Dott. Borrelli, sia trasformando in un invito a comparire l’incontro, programmato cordialmente, tra Adriano Galliani e il Prof. Guido Rossi.

          La finalità di questa disinformazione è manifesta: si intende trasferire il processo e le relative valutazioni alla piazza, sforzandosi di generare parallelamente un concerto di suggestioni maliziose in chi deve indagare e in chi deve decidere.

          Nessuno, in questo quadro di poca buona fede, fatta eccezione per qualche tecnico, fornisce degli atti pubblicati da L’Espresso un’interpretazione equilibrata e serena, che porterebbe a conclusioni del tutto difformi da quelle che vengono invece pubblicate con titoli a varie colonne; nessuno si è peritato di trascrivere e forse nemmeno di leggere ciò che dalle stesse fonti da cui attingono i quotidiani figura con estrema chiarezza e cioè che “gli elementi acquisiti rafforzano il dato investigativo complessivamente emerso circa il consolidato strapotere che Luciano Moggi esercita sull’intero sistema calcistico, ponendo maggiormente in rilievo una situazione resa ancor più allarmante dall’esclusività di un tale potere, al quale non corrisponde un contraltare, non si affianca alcuna forza capace comunque di contrastarlo” (così, la Regione Carabinieri Lazio, Comando Provinciale di Roma, 21 gennaio 2006, informativa pubblicata da L’Espresso).
          http://www.acmilan.com/it/NewsDetail.aspx?IdNews=71634

          + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
          Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
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          3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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          • #6
            Purtroppo il Milan può dire quello che vuole, ma sarà Guido Rossi a decidere, nel bene e nel male. Io credo al Milan, xkè le partite le ho viste e di truffe non me ne sono mai accorto, considerando che abbiamo PERSO 2 scudetti in 2 anni che sono stati accaparrati da un'altra società.

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            • #7
              Originariamente inviato da Count Neclord
              Purtroppo il Milan può dire quello che vuole, ma sarà Guido Rossi a decidere, nel bene e nel male. Io credo al Milan, xkè le partite le ho viste e di truffe non me ne sono mai accorto, considerando che abbiamo PERSO 2 scudetti in 2 anni che sono stati accaparrati da un'altra società.
              e ma a quanto pare son saltate alcune telefonate che mettono nei guai galliani..

              spero che non succeda mai per l'inter =/
              ModeratoreGDR CARTACEI-WAR GAMES-TCG
              - UFO-MISTERI-PARANORMALE
              - Al Bar dello sport

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              • #8
                Originariamente inviato da Dark
                e ma a quanto pare son saltate alcune telefonate che mettono nei guai galliani..

                spero che non succeda mai per l'inter =/
                ce ne solo 1 in cui meani parla d mettere qualcuno d gradito ai vertici dell interegionale o giu d la e galiani gli dice spinga spinga.....bisognera' vedere se ki decide appurera' la partecipazione diretta del milan agli illeciti...ad oggi il milan secondo me verra' penalizzato con 9 punti (ke mi pare sia il massimo) ma nn retrocesso anke xke' se no la juve la devono mandare in C2


                cmq mi stavo kiedendo quante d quelle 400 telefonate al giorno ke faceva il direttore erano d giornalisti ke ora sparano a 0 sul milan tirando conclusioni a dir poko affrettate...x me qualke amico a moggi gli e' rimasto

                + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
                Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
                Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
                3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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                • #9
                  Originariamente inviato da Count Neclord
                  Purtroppo il Milan può dire quello che vuole, ma sarà Guido Rossi a decidere, nel bene e nel male. Io credo al Milan, xkè le partite le ho viste e di truffe non me ne sono mai accorto, considerando che abbiamo PERSO 2 scudetti in 2 anni che sono stati accaparrati da un'altra società.
                  E se inveci ti togliessi il paraocchi per scoprire che negli ultimi dodici anni a parte i 2scudetti delle romane i campionati se li sono spartiti Juve e Milan?
                  Senza contare che le due società hanno imposto la loro volontà congiuntamente in ogni aspetto del calcio?
                  A partire dalla Federazione dove imposero l'elezione di Carraro, per proseguire coi designatori degli arbitri e la presidenza della Lega, finendo infine con i designatori arbitrali e i diritti TV.
                  Ogni decisione di Moggi e Giraudo non avrebbe mai potuto avverarsi senza il pieno ed esplicito appoggio del Milan visto che l'Inter è sempre stata distante tranne che per i discorsi economici dei diritti TV.
                  Senza contare che la Juve ha vinto l'anno scorso andando a San Siro a dare una bella lezione di calcio al diavolo e su quella partita nessun Moggi ha influito perchè si trattò di un dominio netto.


                  Elfa Guerriera - Elfa Bianconera!!!

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Hamish
                    ce ne solo 1 in cui meani parla d mettere qualcuno d gradito ai vertici dell interegionale o giu d la e galiani gli dice spinga spinga.....bisognera' vedere se ki decide appurera' la partecipazione diretta del milan agli illeciti
                    Le intercettazioni ci sono solo che molti media non ne parlano forse perchè si tratta della squadra di Berlusconi-Mediaset...

                    ------------------

                    SI ALLARGA IL QUADRO DELLA PROCURA DI NAPOLI. SECONDO I MAGISTRATI CAMPANI, DI
                    FIANCO AL SISTEMA MOGGI NE SAREBBE ESISTITO UN ALTRO GESTITO DAI ROSSONERI
                    C’è il Milan nel mirino
                    Il sospetto dei pm: un giocatore per dare la Champions all’Udinese
                    2/6/2006
                    Andrea Malaguti


                    Dopo un anno di intercettazioni, analisi e ricostruzioni, i magistrati di Napoli
                    una cosa credono di averla capita. Di fianco al sistema Moggi esisteva -
                    sostengono - un sistema Milan. Diverso, forse meno ramificato, sicuramente non
                    meno efficace. I tasselli che compongono questa parte del puzzle destinato a
                    venire presto alla luce, sono numerosi, ma ce n’è uno, in particolare, che
                    emerge in queste ore e che avrà un primo riflesso la prossima settimana con la
                    convocazione in Procura, come persona informata dei fatti, di Luciano Spalletti,
                    oggi tecnico della Roma e nel 2004-2005 allenatore dell’Udinese. Fu un anno
                    straordinario per i friulani, quello.

                    Campionato spettacolare, 62 punti, quarto posto (dietro Juve, Milan, Inter) e
                    prima Champions League della storia. Entusiasmante e faticoso, perché per
                    raggiungere il traguardo fu necessario aspettare l’ultima giornata, quando al
                    Friuli, il 29 maggio, arrivò la squadra di Carlo Ancelotti. Finì 1-1, segnarono
                    Di Michele e Serginho e il giorno successivo Marek Jankulovski diventò un
                    giocatore rossonero. E allora?

                    I magistrati ritengono che il rapporto tra i due club fosse troppo stretto, per
                    non dire malato, e che il passaggio di proprietà del ceko si inserisca bene
                    nello strano presepe allestito da Udinese e Milan. Assieme ai soldi, i friulani
                    avrebbero portato a casa anche un accordo per l’ultima giornata di campionato. A
                    dimostrare le innaturali affinità societarie sarebbe una serie di telefonate
                    intercorse prima e dopo la partita tra Leonardo Meani, adetto agli arbitri del
                    Milan, e Lorenzo Toffolini, team manager dei bianconeri. Dialoghi fitti,
                    amichevoli, decisamente discutibili. Vediamo.

                    E’ il 28 maggio, vigilia della sfida e il contesto aiuta a capire. Per il Milan
                    la partita è senza significato, la Juve è troppo avanti, l’Inter troppo
                    indietro. Va in campo perché deve, tutto qui. L’Udinese no. Ha bisogno di punti,
                    perché la Sampdoria, che gioca a Bologna, è vicinissima. I bianconeri sono tesi,
                    l’intera città è in fibrillazione, il risultato sportivo a portata di mano. Il
                    quarto posto vuole dire soldi e prestigio. Restare calmi è impossibile perché il
                    Milan, anche se poco motivato, è potenzialmente devastante.

                    Così mentre la città attende, la diplomazia lavora. Nel primo pomeriggio, alle
                    15.13, Meani chiama Toffolini e fornisce una serie di informazioni che
                    generalmente è sconveniente dare agli avversari. Con un eccesso di generosità,
                    infatti, racconta che Ancelotti non porterà a Udine Maldini e Shevchenko e
                    ricorda all’amico che Rui Costa è squalificato. Per non avere dubbi sulla
                    qualità della comunicazione legge a Toffolini l’intera rosa dei convocati. Bel
                    servizio.

                    Il dirigente bianconero però non è soddisfatto, vuole di più. Freme, è insicuro,
                    perciò domanda diretto: «Ah, ma non giocherete mica con le tre punte?». Paura
                    vera. Meani ne approfitta per tenerlo sulla corda e mette in scena una gag da
                    amiconi, rispondendo allegramente che il Milan giocherà una grande gara perché
                    la squadra è furiosa per la sconfitta bestiale rimediata nella finale di
                    Champions con il Liverpool e aggiunge che un traguardo come l’Europa dei grandi
                    ce lo si deve guadagnare. Testualmente: «oh, veniamo giù incazzati neri... e vi
                    facciamo il culo... *****, te la devi guadagnare la Champions League».
                    Brillante.

                    Toffolini non è tanto in vena di scherzi, capisce lo spirito del collega ma ha
                    bisogno di rassicurazioni concrete. Le chiede a modo suo. «Ma va a cagare, se ci
                    fai il culo ti spacco le gambe, bastardo». E poi allude all’accordo invernale
                    per il passaggio di Jankulovski al Milan, lasciando immaginare ai magistrati la
                    presenza di un patto scellerato. «Ma va a cagare - insiste monotono - È già
                    tutto a posto vi do un altro giocatore dai». Meani chiude con un secco «sì» che
                    secondo la Procura confermerebbe la combine. Un salto logico eccessivo?

                    I carabinieri, oltre a raccogliere le intercettazioni, vanno a riguardare la
                    partita in videocassetta e si convincono che il gol del pari milanista è del
                    tutto casuale - un cross che si trasforma in tiro imprendibile - come
                    dimostrerebbe a loro avviso anche il comportamento dei giocatori in campo. Ma
                    queste sono solo sensazioni.

                    Meno ambiguo il dialogo telefonico tra Meani e Toffolini dopo la partita. Il
                    team manager friulano è ovviamente euforico, la Samp ha pareggiato a Bologna e
                    con il punto ottenuto col Milan anche lui, Toffolini, si è preso un piccolo
                    pezzo di storia. Meani lo coccola paterno: «eh... sei contento?», Toffolini si
                    lascia andare riconoscente. «eh... ci avete aiutato un casino... dai sennò
                    l’avevamo nel culo... hai visto loro là... hai visto quante palle gol hanno
                    sbagliato». Ride, parla della Samp, che a Bologna ha sbagliato l’impossibile. Ha
                    il quarto posto in tasca, la vita gli pare meravigliosa. E’ convinto di avere
                    dato il suo contributo e in fondo anche i magistrati la pensano come lui.
                    Ultima modifica di rhodry; 05-06-2006, 01:00.


                    Elfa Guerriera - Elfa Bianconera!!!

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                    • #11
                      Dalla Stampa di oggi:
                      L'infaticabile Meani si dà da fare pure in vista del big match con la Juventus,
                      l'8 maggio 2005, che deciderà lo scudetto. Vinceranno i bianconeri 1-0, ma i
                      carabinieri dedicano un paragrafo alle «pressioni» milaniste in vista della
                      sfida, con l'ex designatore Paolo Bergamo impegnato «a mantenere il piede su due
                      staffe», fra una cena con Moggi e Giraudo e le telefonate con il Milan. Che
                      diedero frutti, apparentemente, almeno secondo una telefonata di Meani al
                      dirigente del Milan Rino Roccato: «Meani riferisce di aver selezionato e deciso
                      lui stesso la terna arbitrale per la decisiva partita Milan-Juventus». Nel
                      dubbio, il 6 maggio, due giorni prima dell'incrocio di San Siro, il dirigente
                      chiama Farneti, uno dei due guardalinee designati: e quando l'assistente
                      «ringrazia per l'ennesima volta il dirigente milanista per la possibilità che
                      gli hanno concesso, Meani gli riferisce che sono stati preparati gli orologi per
                      tutta la squadra arbitrale»....

                      Bisogna pur campare, a certi livelli. In ogni caso, sempre pronto ad andare in
                      battaglia, sprezzante del pericolo: «Ma io sono in trincea da solo», esclama
                      l'allora designatore. Cosi', «diviene addirittura esagerato quello che è
                      riuscito ad ottenere il Milan per la gara interna contro il Chievo: un en plein
                      assoluto e sconvolgente. I due assistenti saranno nientemeno che i due
                      fedelissimi Puglisi e Babini». Per capire com'è andata, bastano i commenti fatti
                      a Meani dall'assistente Contini e dall'arbitro Messina. «Ma li hai designati te
                      i guardalinee o loro? - esclama il fischietto - Se li sceglievi te avresti
                      scelto quei due lì». Il riferimento è al gol annullato all'attaccante del Chievo
                      Pellissier: «Oh - attacca Contini - era buonissimo!...Non buono, buonissimo».
                      Risposta di Meani: «Però i giornali non ne parlano».


                      Elfa Guerriera - Elfa Bianconera!!!

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                      • #12
                        GALLIANI NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
                        GIANFRANCO TEOTINO
                        Vedere Adriano Galliani in versione vittima o, peggio ancora, in versione Alice
                        nel paese delle meraviglie francamente fa un po' sorridere.
                        Dice Galliani che qualcuno sta cercando di far pas*sare il concetto che il
                        sistema Juve e il sistema Mi*lan fossero la stessa cosa, quando invece «c'era
                        solo il sistema Juve e tutti gli altri erano danneggiati». Spiega che chi sia
                        questo qualcuno «è chiaro anche a un bambino, è in atto uno scorretto tentativo
                        pro*veniente da Torino, attraverso anche i suoi quoti*diani politici e sportivi,
                        di coinvolgere il Milan per alleggerire la posizione di chi tutti sappiamo».
                        Tra*dotto in parole comprensibili anche ai bambini di cui sopra: La Stampa e
                        Tuttosport si accaniscono contro il Milan per salvare la Juventus.
                        Galliani è un dirigente troppo navigato per non far pensare, anche ai bambini
                        incautamente chiamati in causa, che pure le sue parole sono dettate da un
                        di*segno ben preciso: quello di scaricare tutte le re*sponsabilità del più
                        grosso scandalo della storia del calcio italiano sulle spalle dei suoi (ex)
                        alleati.

                        Tuttosport e, ne siamo certi, anche La Stampa non so*no mossi da altri obiettivi
                        che tentare di fare la mi*gliore informazione possibile su vicende che Torino
                        sta vivendo con apprensione pari al peso che la Ju*ventus ha avuto, ha e avrà
                        sulla vita e sui sentimen*ti della città. Non sta a noi stabilire se le carte
                        già emerse dalle inchieste della magistratura siano suf*ficienti per mandare in
                        serie B la Juventus: certo, questo è un esito che al momento appare molto
                        pro*babile. Come non sta a noi stabilire se le medesime carte siano sufficienti
                        a mandare in serie B le altre squadre coinvolte nell'associazione a delinquere
                        ipo*tizzata dai pm napoletani e cioè Fiorentina, Lazio, Empoli, Reggina,
                        Messina, Siena e lo stesso Milan, per il quale si parla nell'invito a comparire
                        di «de*signazione fraudolenta del Contini quale assistente al direttore di gara,
                        che garantiva e si adoperava per il raggiungimento di un risultato comunque
                        fa*vorevole alla squadra milanista» (Milan-Brescia 1* 1) e di «designazione
                        fraudolenta del Puglisi quale assistente del direttore di gara, poiché Puglisi
                        ga*rantiva e si adoperava per il raggiungimento di un risultato comunque
                        favorevole alla squadra milani*sta » (Milan-Chievo 1-0). Fatti e non concetti.
                        Così come sono fatti e non concetti quelli che in*chiodano Moggi e i suoi
                        compari al ruolo di registi delle designazioni arbitrali e delle elezioni di
                        Car*raro e Galliani (Galliani? Galliani) alla presidenza di Federcalcio e Lega
                        come garanti del sistema. Che non era solo un sistema arbitrale, ma era qualcosa
                        di molto più complesso e articolato.
                        E' dalla metà degli Anni Novanta che fra Juventus e Milan si è stretto un patto
                        di ferro: rivalità in cam*po certo, ma intesa globale fuori. Anche a discapito,
                        ebbene sì, delle altre squadre italiane. Che altro era il Trofeo Berlusconi,
                        iper-pagato agli inizi da Tele+, se non una trovata geniale per sottrarre
                        risorse alla vendita allora ancora collettiva dei diritti tv? E non sono stati
                        Galliani e Giraudo insieme, con la coper*tura di Franco Carraro, a dettare le
                        leggi economi*che che oggi regolano, si fa per dire, il mondo del pal*lone e che
                        hanno progressivamente svuotato gli sta*di italiani? E il governo dei diritti
                        televisivi non è passato attraverso il ruolo ambiguo di Berlusconi e del suo
                        luogotenente Galliani, proprietari del Mi*lan, di Mediaset e agli inizi persino
                        di parte della tv a pagamento, controllori della Rai nei periodi di pre*miership
                        del Cavaliere e gestori della Lega calcio? Un sistema di complicità tale da far
                        considerare nor*male una raccomandazione recapitata dal Milan a Gianni Letta,
                        sottosegretario di Berlusconi a Palaz*zo Chigi, per gli affari privati di uno
                        degli arbitri più importanti della serie A.
                        Questo è, o almeno, speriamo, questo era il calcio italiano. Il calcio di Moggi,
                        certo. Ma anche il calcio di Galliani.


                        Elfa Guerriera - Elfa Bianconera!!!

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                        • #13
                          Originariamente inviato da Tylin
                          E se inveci ti togliessi il paraocchi per scoprire che negli ultimi dodici anni a parte i 2scudetti delle romane i campionati se li sono spartiti Juve e Milan?

                          negli ultimi 12 anni:

                          juve 7 scudetti
                          milan 3 scudetti
                          roma 1 scudetto
                          lazio 1 scudetto
                          ce li siamo proprio spartiti.....


                          gli articoli ke posti nn fanno ke avvalorare quello ke ho scritto prima....di quei 400 interlocutori molti sono giornalisti e molti gli sono rimasti amici


                          sicuramente meani le mani nel vasetto d marmellata le ha messe,e x questo probabilmente pagheremo, ma il barattolo era d moggi

                          + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
                          Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
                          Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
                          3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da Hamish
                            gli articoli ke posti nn fanno ke avvalorare quello ke ho scritto prima....di quei 400 interlocutori molti sono giornalisti e molti gli sono rimasti amici
                            Certo, ad esempio Teotino che ha sempre fortemente criticato la Juve negli ultimi anni era un amicone.

                            Originariamente inviato da Hamish
                            il barattolo era d moggi
                            E come qualcuno disse su questo Forum poco tempo fa il Milan NON è Mediaset...
                            Ultima modifica di rhodry; 05-06-2006, 01:44.


                            Elfa Guerriera - Elfa Bianconera!!!

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Tylin
                              E come qualcuno disse su questo Forum poco tempo fa il Milan NON è Mediaset...
                              nn ho capito cosa vuoi insinuare...


                              se stai cercando d dire ke la cupola era 50% juve e 50% milan stai delirando completamente.....
                              Ultima modifica di xvaso; 05-06-2006, 01:50.

                              + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
                              Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
                              Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
                              3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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