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Scandalo intercettazioni

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  • Scandalo intercettazioni

    ma a che punto siamo?
    nuovi sviluppi?
    sentenze?
    scagionazioni?

    sono giorni che si sentono sempre le stesse cose
    firma irregolare - gwineth

  • #2
    diamo il tempo a borrelli d leggersi tutto l incartamento,in fondo e' andato a prenderlo solo un paio d giorni fa,visti i tempi brevi nn credo dovremo aspettare molto x i capi d accusa

    + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
    Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
    Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
    3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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    • #3
      Di Mino Fucillo, editorialista gruppo L'Espresso.

      Lettera a Riccardo Luna,

      Caro Direttore, ti scrivo della controffensiva. Non è ancora invasione, ma la stanno organizzando. Ammassano truppe, mobilitano riserve e lanciano, per ora, incursioni di commando per sabotare e confondere mentre si preparano alla riconquista. Ecco un breve manuale per riconoscere chi lavora e spera nella grande sanatoria e per difendere il calcio dal suo più grande nemico: se stesso.
      I primi e più facili da individuare arditi dell’amnistia e amnesia sono quelli del “così fan tutti”. Cannavaro ne è il capitano, ma sono legioni. La teoria è semplice, drastica e a suo modo popolare: non c’è campionato senza intrallazzo, arbitraggio senza amici, industria senza tangenti. Corollario: qualcuno ha esagerato e, soprattutto, si è fatto scoprire. Conseguenza: qualche Moggi in meno o meglio qualche altro al posto di qualche Moggi e poi ricominciare. Con più prudenza, ma senza smentire la teoria e solo affinando e perfezionando la pratica. E’ il reparto d’assalto della controffensiva. IL PRIMO ad uscire dalla trincea anche a costo di essere decimato dall’evidenza della corruzione e dall’indecenza delle sue azioni e parole. Rischiano, ma, se la controffensiva passa, saranno domani profeti ed eroi ricompensati.
      Dietro di loro, per ora al riparo, sta l’artiglieria a lunga gittata della «autonomia del calcio e dello sport». Già sparano, e non a salve. Proiettili classici del tipo “facciamo da soli”, bombe sofisticate e intelligenti come «è dall’interno che si deve avere la forza di eliminare le mele marce». Giocano sulla rimozione collettiva di un’altra evidenza: è il calcio autonomo da tutto e da tutti che ha voluto, generato, coccolato e tratto vantaggio da Calciopoli. Autonomo dal codice penale, dalle regole di mercato, dal fisco, dall’etica, autonomo perfino dai suoi stessi regolamenti interni. Invocano l’autonomia del calcio e dello sport quelli che l’hanno saccheggiato e colonizzato. Questi lo fanno perché sanno di cosa parlano e sanno che, se altri mettono occhi e mano al calcio, lo sfruttamento intensivo e fruttuoso finisce. Altri ripetono la formula perché non sanno di cosa parlano, sono in perfetta e ignorante buona fede. Ogni riferimento ai due schieramenti politici quando parlano della crisi del calcio è decisamente voluto e calzante e per nulla casuale.
      Ancora più dietro, ma già con i motori accessi, i carri armati delle truppe corazzate della controffensiva. Hanno arruolato, inconsapevoli, anche fanteria a milioni, gran parte dei tifosi e degli appassionati di calcio. Sono quelli che parlano del “riscatto” ai Mondiali. Riscatto da che? Il calcio italiano non è imputato di giocar male, non è stato colto con le mani nel sacco ad allenarsi poco. Se uno fa una rapina in banca e poi fa i cento metri in nove secondi si è riscattato? Come e perché mai belle partite e buoni risultati dovrebbero riscattare la compra vendita dei campionati? In quale codice, penale ed etico, sta scritto che l’associazione a delinquere decade o viene amnistiata se arrivi in finale? Eppure tutti ripetono e diffondono la parola “riscatto”. Si tratta di appropriazione indebita di tifo e passione e di spaccio di moneta falsa. Se la Nazionale vince, bene e brava, evviva. Ma nessuna vittoria riscatta il calcio corrotto. Ecco, un paese dove se vincono i Mondiali tutti quelli del calcio ottengono assoluzione e salvacondotti, licenza di truccare e rubare a furor di popolo e dove, se perdono con il Ghana, si invoca per loro l’ergastolo, è appunto un paese dove coerentemente il calcio è Moggi e la Gea è la sua istituzione rappresentativa.
      Quarti e ultimi, ma non ultimi, quelli del «non si faccia giustizia sommaria». Frase apparentemente ovvia, ma più pericolosa di un campo minato. Vuol dire, nella testa di molti che la pronunciano, non si faccia giustizia in fretta, anzi in tempo. In tempo per sapere a luglio chi viene punito e chi no. A quel punto incombe l’Uefa e poi il campionato e a quel punto la frase contro la giustizia sommaria verrà seguita da un’altra: sanatoria, indulto, amnistia, insomma qualcosa per ricominciare a giocare, non è questo che vogliono tutti gli italiani?
      Monta dunque la controffensiva e non è detto che, quando scatterà, non diventi invasione. Ma come è possibile, perché è così forte nonostante lo schifo alla luce del sole di cui nessuno dubita? «C’era un gregge di giocatori, allenatori, dirigenti, giornalisti, arbitri…Il pastore diceva: tu mangia qua e tu là, il gregge mangiava e non si domandava mai se l’erba era buona, bastava fosse alta e verde». Peruzzi ha spiegato il perché meglio di ogni altro e non è un caso che lo abbia fatto un giocatore nelle cui scelte l’ingaggio viene dopo la qualità della vita. Per chi avesse avuto ancora qualche dubbio, Gattuso ha chiosato: «Sì, l’ho capita la parabola, ma sputare nel piatto in cui si mangia…». Ecco, il gregge c’è ancora, gioca in campo, parla in tv, sta nelle società e nelle Federazioni. Vuole ancora chi lo porti all’erba, al massimo è disposto a cambiare pastore e considera cambiare sistema sputare nel piatto. Perciò il gregge fa scena muta davanti ai magistrati e, se la controffensiva passa, sarà un grande e felice belato di sollievo.

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      • #4
        Originariamente inviato da Emiliano
        ma a che punto siamo?
        nuovi sviluppi?
        sentenze?
        scagionazioni?

        sono giorni che si sentono sempre le stesse cose

        Come io ti dicevo già molti ma molti giorni fa, è dall'inizio che si sentono sempre le stesse cose.
        Perchè non c'è nessun grande scandalo, ma i giorbnali sono riusciti a montare quelle poche intercettazioni che avevano facendo il grande scandalo.

        Non è successo niente di strano, la faccenda si concluderà con qualche punto di penalizzazione che sarebbe pure ingiusto.

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        • #5
          Originariamente inviato da Ichi da killah
          Di Mino Fucillo, editorialista gruppo L'Espresso.

          Lettera a Riccardo Luna,

          Caro Direttore, ti scrivo della controffensiva. Non è ancora invasione, ma la stanno organizzando. Ammassano truppe, mobilitano riserve e lanciano, per ora, incursioni di commando per sabotare e confondere mentre si preparano alla riconquista. Ecco un breve manuale per riconoscere chi lavora e spera nella grande sanatoria e per difendere il calcio dal suo più grande nemico: se stesso.
          I primi e più facili da individuare arditi dell’amnistia e amnesia sono quelli del “così fan tutti”. Cannavaro ne è il capitano, ma sono legioni. La teoria è semplice, drastica e a suo modo popolare: non c’è campionato senza intrallazzo, arbitraggio senza amici, industria senza tangenti. Corollario: qualcuno ha esagerato e, soprattutto, si è fatto scoprire. Conseguenza: qualche Moggi in meno o meglio qualche altro al posto di qualche Moggi e poi ricominciare. Con più prudenza, ma senza smentire la teoria e solo affinando e perfezionando la pratica. E’ il reparto d’assalto della controffensiva. IL PRIMO ad uscire dalla trincea anche a costo di essere decimato dall’evidenza della corruzione e dall’indecenza delle sue azioni e parole. Rischiano, ma, se la controffensiva passa, saranno domani profeti ed eroi ricompensati.
          Dietro di loro, per ora al riparo, sta l’artiglieria a lunga gittata della «autonomia del calcio e dello sport». Già sparano, e non a salve. Proiettili classici del tipo “facciamo da soli”, bombe sofisticate e intelligenti come «è dall’interno che si deve avere la forza di eliminare le mele marce». Giocano sulla rimozione collettiva di un’altra evidenza: è il calcio autonomo da tutto e da tutti che ha voluto, generato, coccolato e tratto vantaggio da Calciopoli. Autonomo dal codice penale, dalle regole di mercato, dal fisco, dall’etica, autonomo perfino dai suoi stessi regolamenti interni. Invocano l’autonomia del calcio e dello sport quelli che l’hanno saccheggiato e colonizzato. Questi lo fanno perché sanno di cosa parlano e sanno che, se altri mettono occhi e mano al calcio, lo sfruttamento intensivo e fruttuoso finisce. Altri ripetono la formula perché non sanno di cosa parlano, sono in perfetta e ignorante buona fede. Ogni riferimento ai due schieramenti politici quando parlano della crisi del calcio è decisamente voluto e calzante e per nulla casuale.
          Ancora più dietro, ma già con i motori accessi, i carri armati delle truppe corazzate della controffensiva. Hanno arruolato, inconsapevoli, anche fanteria a milioni, gran parte dei tifosi e degli appassionati di calcio. Sono quelli che parlano del “riscatto” ai Mondiali. Riscatto da che? Il calcio italiano non è imputato di giocar male, non è stato colto con le mani nel sacco ad allenarsi poco. Se uno fa una rapina in banca e poi fa i cento metri in nove secondi si è riscattato? Come e perché mai belle partite e buoni risultati dovrebbero riscattare la compra vendita dei campionati? In quale codice, penale ed etico, sta scritto che l’associazione a delinquere decade o viene amnistiata se arrivi in finale? Eppure tutti ripetono e diffondono la parola “riscatto”. Si tratta di appropriazione indebita di tifo e passione e di spaccio di moneta falsa. Se la Nazionale vince, bene e brava, evviva. Ma nessuna vittoria riscatta il calcio corrotto. Ecco, un paese dove se vincono i Mondiali tutti quelli del calcio ottengono assoluzione e salvacondotti, licenza di truccare e rubare a furor di popolo e dove, se perdono con il Ghana, si invoca per loro l’ergastolo, è appunto un paese dove coerentemente il calcio è Moggi e la Gea è la sua istituzione rappresentativa.
          Quarti e ultimi, ma non ultimi, quelli del «non si faccia giustizia sommaria». Frase apparentemente ovvia, ma più pericolosa di un campo minato. Vuol dire, nella testa di molti che la pronunciano, non si faccia giustizia in fretta, anzi in tempo. In tempo per sapere a luglio chi viene punito e chi no. A quel punto incombe l’Uefa e poi il campionato e a quel punto la frase contro la giustizia sommaria verrà seguita da un’altra: sanatoria, indulto, amnistia, insomma qualcosa per ricominciare a giocare, non è questo che vogliono tutti gli italiani?
          Monta dunque la controffensiva e non è detto che, quando scatterà, non diventi invasione. Ma come è possibile, perché è così forte nonostante lo schifo alla luce del sole di cui nessuno dubita? «C’era un gregge di giocatori, allenatori, dirigenti, giornalisti, arbitri…Il pastore diceva: tu mangia qua e tu là, il gregge mangiava e non si domandava mai se l’erba era buona, bastava fosse alta e verde». Peruzzi ha spiegato il perché meglio di ogni altro e non è un caso che lo abbia fatto un giocatore nelle cui scelte l’ingaggio viene dopo la qualità della vita. Per chi avesse avuto ancora qualche dubbio, Gattuso ha chiosato: «Sì, l’ho capita la parabola, ma sputare nel piatto in cui si mangia…». Ecco, il gregge c’è ancora, gioca in campo, parla in tv, sta nelle società e nelle Federazioni. Vuole ancora chi lo porti all’erba, al massimo è disposto a cambiare pastore e considera cambiare sistema sputare nel piatto. Perciò il gregge fa scena muta davanti ai magistrati e, se la controffensiva passa, sarà un grande e felice belato di sollievo.
          Una lettera di parte antiJuve non anti scandalo calcio.
          La solita zolfa gonfiata.

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          • #6
            Originariamente inviato da Wang
            Come io ti dicevo già molti ma molti giorni fa, è dall'inizio che si sentono sempre le stesse cose.
            Perchè non c'è nessun grande scandalo, ma i giorbnali sono riusciti a montare quelle poche intercettazioni che avevano facendo il grande scandalo.

            Non è successo niente di strano, la faccenda si concluderà con qualche punto di penalizzazione che sarebbe pure ingiusto.

            -.-' no la retrocessione è sacrosanta, e se non ci sono novità vuol dire che niente è stato smentito...
            firma irregolare - gwineth

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            • #7
              si peccato che quelle poche intercettazioni nerano cosi vaste che ancora dovranno finire di leggerle tutte

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              • #8
                Originariamente inviato da Emiliano
                -.-' no la retrocessione è sacrosanta, e se non ci sono novità vuol dire che niente è stato smentito...

                Se però non ci sarà retrocessione mi divertirò io...

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                • #9
                  Originariamente inviato da -PaTaTa-
                  si peccato che quelle poche intercettazioni nerano cosi vaste che ancora dovranno finire di leggerle tutte

                  Appunto, avoglia quante persone ci sono implicate...

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Wang
                    Una lettera di parte antiJuve non anti scandalo calcio.
                    La solita zolfa gonfiata.
                    A me sembrano parole molto sagge.. e più che contro la Juventus mi sembrano contro il calcio stesso.. Sarà che non seguendolo, sono parecchio ignorante in materia calcio, ma mi sembra che quelle parole siano state pronunciate da qualcuno che ha avuto voglia di osservare dal di fuori, mettendo da parte la tifoseria e gli interessi delle società.. Ma ripeto, sono troppo ignorante in materia :\

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                    • #11
                      gia' cosi' combinato puoi tranquillamente dare ripetizioni a Mosca, fidati
                      Restless Soul

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Restless Soul
                        gia' cosi' combinato puoi tranquillamente dare ripetizioni a Mosca, fidati
                        Bella la signa.. "spaziale"

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da Wang
                          C i giorbnali sono riusciti a montare quelle poche intercettazioni che avevano facendo il grande scandalo.
                          400 telefonate al giorno

                          grazie a mbare evilrox per la firma

                          vulcanello!

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da Wang
                            Se però non ci sarà retrocessione mi divertirò io...
                            se nn ci sarà dovreste avere il buon gusto di mettere la testa sotto la sabbia

                            grazie a mbare evilrox per la firma

                            vulcanello!

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da Woodstock
                              se nn ci sarà dovreste avere il buon gusto di mettere la testa sotto la sabbia


                              li non prende il cell.
                              firma irregolare - gwineth

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