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La palla è tonda. Punto.

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  • La palla è tonda. Punto.

    La mia opinione su tutta la vicenda intercettazioni l'ho data nel thread aperto appositamente da Dark in cui veniva richiesto il parere degli juventini, volevo piuttosto proporre un paio di articoli tratti da ilfoglio.it come spunto di riflessione su come il mondo del pallone sia in fondo solo lo specchio di quello che è la società moderna con tutte le sue ipocrisie e i suoi poteri forti, soprattutto politici e d'informazione (chi ha nominato Berlusconi?), che un giorno creano un Re e il giorno dopo lo buttano nella polvere non appena il suo potere vacilla e non si temono più ritorsioni:

    La palla è tonda. Punto
    Disgustosa orchestrazione di media e pm per lo scandalo del calcio.
    Quattordici anni dopo la tragicommedia di Mani pulite, rispuntano l’
    indignazione virginale e il processo sommario al sistema
    ----------------------------------------------------------------------------
    ----
    Provo ribrezzo per le reazioni medie della gente allo scandalo del calcio,
    alimentate quattordici anni dopo dagli stessi soggetti (media, magistrati,
    poteri neutri e forti) e dalle stesse pulsioni farisaiche usando le quali fu
    distrutta la Repubblica costituzionale, per poi passare il tempo successivo
    a lodare la Costituzione e la maestà della legge (e a difendersi dalle
    conseguenze della rivoluzione in toga contro il sistema). Che i bari debbano
    essere espulsi dal gioco e puniti, dopo aver accertato le responsabilità
    personali e risarcito le vittime della truffa con parsimonia, senza
    estendere oltre misura la responsabilità oggettiva, tutto questo è ovvio. Fa
    parte del gioco, come faceva parte del gioco politico e dei codici
    giudiziari punire i singoli casi di corruzione e concussione. Altra cosa è
    la trasformazione della coscienza nazionale in una sola anima bella e
    canterina, spesso orchestrata da moralizzatori che aspettano solo di essere
    moralizzati (come Don Diego, quello in viola). Altra cosa è l’uso sporco
    delle intercettazioni e dei verbali di interrogatorio, il via libera alla
    calunnia e all’insinuazione, la tecnica degli avvisi di garanzia come
    espressione di un regolamento di conti. Non è solo la storia che si ripete
    come farsa, visto che il punto di applicazione e l’origine del carattere
    malmostoso dell’opinione organizzata non è stavolta la politica, luogo del
    rischio in cui si governa la cosa pubblica, ma il tifo o passione
    calcistica, luogo delle certezze senza oggetto e del fanatismo simbolico. E’
    che il risvolto di questo nuovo risibile processo al sistema è un moralismo
    senza basi, senza verità, il disegno inintelligente di chi vuole per pura
    ipocrisia che gli sia descritto un mondo senza stalle, senza stallieri e
    senza cacca.
    Che cosa hanno fatto, secondo le intercettazioni, i masnadieri della Triade
    e i loro numerosi associati? Hanno tirato la giacca all’arbitro (avete
    presente la stessa espressione usata da sette anni per Ciampi? avete
    presente il libretto diffamatorio della Cederna per tirare la giacca di
    Leone?). Hanno premuto su Lippi per le chiamate in nazionale (avete presente
    Fassino quando dichiara che ci saranno “almeno nove ministri dei Ds” o
    Mastella che vuole fare fifty-fifty invocando il solenne lodo Spadolini,
    nonostante l’articolo 92 della Costituzione?). Hanno blandito i giornalisti
    (sounds familiar?). Hanno truccato le immagini in moviola (avete presenti i
    sondaggi truccati e le statistiche, i numeri impazziti della contesa
    politica?). Poi, a parte questo ambiguo traffico d’influenza, che nella foga
    degli spogliatoi arriva al millantato sequestro di persona, e al vecchio
    insulto intimidatorio all’arbitro in cui il tifoso nazionale deve solo
    specchiarsi, altro che indignazione, sono incorsi in illeciti sportivi, e
    quelli vanno sanzionati nome per nome, episodio per episodio, persona per
    persona, comprese le eventuali responsabilità sociali.
    Ma questo non ha niente a che vedere con l’apocalisse giudiziaria, la
    divinizzazione del pm napoletano che dice “è peggio di Mani pulite” perché
    forse sogna come Di Pietro una bella carriera politica. Questo non ha niente
    a che vedere con la teoria della morte del calcio, dell’anno zero, della
    vergogna che deve diffondersi su tutti, mentre si fa la maglia sotto la
    solita grottesca ghigliottina: il giacobinismo pallonaro, che ha già gli
    stessi personaggi e interpreti di quello anni Novanta, potrebbe, quello sì,
    portare alla morte del calcio, come quello giudiziario ha portato alla morte
    della politica e alla sua sostituzione con la goffa caricatura dei nostri
    anni.
    La palla è tonda. Punto. Nel calcio e in tutti i giochi vincono i migliori e
    i più fortunati. Qualche volta Maradona segna con la mano, a volte è pieno
    di coca, ma è grande e fortunato, punto e basta. I grandi cavalli non sanno
    delle scommesse truccate, corrono a perdifiato e vincono. Pantani era un
    magnifico ciclista, sebbene lo abbiano buttato fuori per doping. Se la Juve
    sta in vetta alla classifica per 72 partite consecutive in due campionati,
    si puniranno eventuali responsabilità sociali nel comportamento (provato) di
    Moggi, quando ci sia proprio il trucco arbitrale e non il dubbio arbitrale,
    ma la Juve resta forte, resta una necessità. Così come resta necessaria la
    politica, sebbene la si sia avvilita all’esercizio di una banda di ladri per
    moralismo autoassolutorio, sepolcro imbiancato. A chi sacrifica il gioco per
    una visione del mondo falsa e consolatoria, indignata e ipocrita, preferiamo
    quel gruppo di tifosi che ha tradotto un Machiavelli da ballatoio nello
    stadio, con un povero ma onesto striscione: “IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI”.
    Ultima modifica di rhodry; 16-05-2006, 20:14.


    Elfa Guerriera - Elfa Bianconera!!!

  • #2
    Secondo articolo.

    Il burattinaio Moggi contro i poteri forti. Tutti a chiedersi se dirà tutto
    Roma. Il direttore generale dimissionario della Juventus, Luciano Moggi,
    ieri ha parlato per cinque ore con i pubblici ministeri napoletani che
    indagano con altre procure della Repubblica sui vertici del calcio italiano
    per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva nell’anno
    2004-2005. Tutto ciò avveniva mentre in Borsa le azioni della squadra
    torinese venivano sospese per eccesso di ribasso inseguite da voci di
    retrocessione in serie B, perdita di scudetti, di diritti televisivi e di
    sponsorizzazioni per una cifra intorno agli 800 milioni di euro annui.
    Penalizzazioni che potrebbero riguardare anche Lazio, Fiorentina e, in modo
    minore, Milan. Il fiscalista Viktor Ukmar ha ipotizzato addirittura un
    possibile fallimento della società bianconera in caso di retrocessione,
    anche per le azioni di risarcimento che potrebbero essere intentate contro
    la Juve dagli sponsor, da Mediaset e da Sky, a meno che la proprietà, cioè
    la Ifil della famiglia Elkann-Agnelli, non decida di fare ciò che non ha mai
    fatto negli ultimi 12 anni: investire denaro nella squadra. Ieri un
    autonominato comitato dei piccoli azionisti della Juventus ha chiesto anche
    il sequestro cautelativo dei beni di Moggi e Giraudo.
    “Ho cercato di chiarire ogni cosa – ha detto Moggi all’uscita dall’
    interrogatorio – Non sono il burattinaio di nessuna cupola. Ho agito così
    per non essere sovrastato, per non essere io la vittima dei poteri forti”.
    Il suo avvocato ha detto che “Moggi ha assicurato che la cupola non esiste:
    ciascuno in questo mondo pensa per sé e le alleanze sono ballerine”, forse
    confermando le voci sui recenti scricchiolii della salda alleanza tra Juve e
    Milan che ha governato il calcio negli ultimi anni. Moggi sarà riascoltato
    nei prossimi giorni, ma non è ancora chiaro quale sia la linea di difesa né
    se abbia deciso di raccontare ai magistrati i veri meccanismi e i reali
    equilibri del mondo del pallone.
    Il sistema calcio, in questi anni, ha affrontato altri scandali, non meno
    clamorosi di quest’ultimo: passaporti falsi per aggirare i limiti al
    tesseramento di calciatori sudamericani, cambi in corsa di regole sugli
    extracomunitari, fideiussioni fantasma che hanno consentito ad alcune
    squadre di iscriversi ai campionati non avendone i requisiti, plusvalenze
    fraudolente con cui sono stati falsati i bilanci e grazie alle quali sono
    stati acquistati calciatori formidabili pur non potendoseli permettere.
    Infine, il doping, con una mezza dozzina di calciatori squalificati e un
    processo durato sette anni contro la Juventus finito con la completa
    assoluzione di medici, calciatori e dirigenti. In un modo o nell’altro nel
    calderone sono finite molte squadre, Roma, Lazio, Parma, Inter, Milan,
    Juventus. Il sistema di governo del calcio in alcuni casi ha aiutato le
    società coinvolte, in altre le ha lasciate fallire salvo rilanciarle quando
    la proprietà è passata di mano, come è successo con la Fiorentina di Cecchi
    Gori poi comprata da Della Valle.
    Juventus e Milan in primis, attraverso la Lega Calcio, guidata da Adriano
    Galliani, e la Federcalcio, che è istituzione pubblica, hanno gestito il
    giocattolo. In gioco ci sono soprattutto i diritti televisivi, negli ultimi
    anni moltiplicatisi tra diritti in chiaro, digitale terrestre e satellite (i
    primi due acquistati da Mediaset, gli ultimi da Sky). Lo strapotere delle
    grandi squadre, forti del maggior seguito popolare e dei successi sportivi,
    contrasta con gli interessi delle piccole e delle medie società che
    vorrebbero una più equa redistribuzione dei profitti ed è questo il motivo
    per cui, alla fine, l’Inter di Massimo Moratti si schiera sempre con Milan e
    Juve.
    Il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, ieri ha provato a spiegare il
    sistema, dicendo che “tutti quanti oggi sparano su Moggi, ma lui è sì una
    delle componenti importanti, ma non è quella che ha determinato il calcio
    degli ultimi dieci anni”. A Moggi e Giraudo, tra l’altro, negli ultimi tempi
    erano più interessati Inter e Milan che il ramo Elkann della famiglia
    Agnelli. Il giovane Lapo, prima del suo incidente, è stato uno dei rari
    critici italiani della Triade. Secondo Spinelli, il calcio italiano è
    gestito da “un sistema che si è andato creando con l’andare degli anni e che
    risale a dieci anni fa, quando in Lega Calcio è arrivato un certo potere,
    legato a interessi di gente molto potente, tranquillamente coperti da una
    grande società che tutti pensavano facesse il bene della Juventus”.

    (16/05/2006)


    Elfa Guerriera - Elfa Bianconera!!!

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    • #3
      a leggere il titolo pensavo che la Fiat sponsorizzasse qualke squadra.
      firma irregolare - gwineth

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      • #4
        La palla è tonda

        le intercettazioni sono vere.


        Cosa non ti è chiaro O_O?
        Ultima modifica di s_12; 16-05-2006, 20:24.
        ModeratoreGDR CARTACEI-WAR GAMES-TCG
        - UFO-MISTERI-PARANORMALE
        - Al Bar dello sport

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        • #5
          Originariamente inviato da Dark
          La palla è tonda

          le intercettazioni sono vere.


          Cosa non ti è chiaro O_O?


          l'unica cosa poco chiara è cosa aspettano a mandarli in B...
          firma irregolare - gwineth

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          • #6
            Che poi è un articolo del Foglio, degno concorrente de Il Giornale, Libero e Topolino

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            • #7
              La prossima volta mettete un articolo del Manifesto o de L'unita' cosi' Ichi è contento

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              • #8
                Come dovrebbe essere contenta ogni persona con almeno un briciolo di cultura.

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                • #9
                  Pisanu e le telefonate a Moggi: nulla da nascondere

                  Parla di «intercettazioni di nessuna rilevanza penale», Beppe Pisanu. E accusa chi le ha «divulgate arbitrariamente gettando ombre sulla mia condotta come ministro dell'Interno», sostenendo: «Conosco Luciano Moggi da circa 40 anni e sui miei rapporti con lui non ho nulla da nascondere». Nessun chiarimento, però, sulle ombre di quelle telefonate nelle quali Pisanu chiede al direttore generale aiuto per una squadra amica, la Torres di Sassari. Ottenendo il suo intervento e ringraziando.

                  Il nome del ministro dell´Interno è trapelato subito dopo il lungo interrogatorio di Luciano Moggi davanti i giudici napoletani che indagano sul calciopoli ed è stato confermato dalle trascrizioni delle telefonate pubblicate martedì da alcuni quotidiani. Con lui anche un altro ex esponente del governo Berlusconi, Domenico Siniscalco, che stato contattato da Moggi per ottenere il trasferimento di un amico della Guardia di Finanza.

                  Per Moggi, nel pomeriggio di lunedì, cinque ore di interrogatorio. Lacrime e tensione davanti ai magistrati napoletani. «Non sono il burattinaio di nessuna cupola – avrebbe detto – Ho fatto tutto per difendermi dai poteri forti». E sopravvivere, in un mondo nel quale «ciascuno pensa per sé e le alleanze sono ballerine». Appello ai giudici in difesa del figlio Alessandro, accusato per l´attività della Gea, la società che controlla le procure di oltre 200 calciatori dominando il mercato: «Mio figlio in tutta questa storia non c'entra nulla. Vi prego lasciatelo stare».

                  In corso nella giornata di martedì gli interrogatori del presidente della Lega calcio Adriano Galliani, dell´allenatore del Milan Carlo Ancellotti, dell´ex arbitro Pierluigi Collina e di Rossella Sensi, figlia del patron della Roma Franco Sensi..


                  http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=56361

                  + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
                  Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
                  Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
                  3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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                  • #10
                    Non si può ne biasimare ne giustificare il comportamento di Moggi.
                    Il fine giustifica i mezzi è una grande cazzata, in ambito sportivo non ha senso perchè se si assolvesse Moggi allora sarebbe come incitare tutti i Club a dare il via ad un'asta per gli arbitri per ogni partita.

                    Moggi: Ti offro una Maserati se annulli un paio di goals agli avversari.
                    Galliani: Io per un goal fantasma al derby ti compro uno Yatch...
                    Moratti: E che so il più scemo io? Ti regalo Cruz e Martins se non fischi i fuorigiochi.

                    Per cortesia, non diciamo cazzate. Non facciamo passare Moggi per un martire. La situazione attuale è uno schifo...è scandalosa...così non si può andare avanti se non si vuole ammazare lo Sport nazionale. Qualcosa di marcio sotto c'era, e questo è appurato. Che si trovino i responsabili e che venga fatta Giustizia, bisogna trovare pene pesanti, in modo che in futuro uno ci pensi mille volte prima di giocare sporco.


                    Edited by CoNtOz RuLeZ

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                    • #11
                      non lo ha fatto ichi lo faccio io

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                      • #12
                        Lo sò che vi sembrerò un giornalista, oppure uno che ne capisce fin troppo di calcio, dato poi che oltre a seguirlo da decenni conosco anche giocatori e allenatori di Serie A.
                        Ma dovete capire che fa parte del DNA umano cercare la via più facile.
                        Non c'è nulla di scandaloso in tutto questo che è successo perchè innanzi tuto tutti noi conosciamo solamente l'accusa della stampa, che come sapete per vendere ci mette tutto il suo.
                        Tutto ciò che è successo sono solamente cose normalisime con telefonate che si facevano persone che lavoravano in quel serttore. che prendono stpendida capogiro e che cercavano di accapararsi la simpatia di bergamo. era tutta una cosa tra amici.

                        L'articolo del Foglio non fa altro che ripetere ciò che io ho già detto.

                        Commenta


                        • #13
                          Originariamente inviato da Wang
                          Tutto ciò che è successo sono solamente cose normalisime con telefonate che si facevano persone che lavoravano in quel serttore. che prendono stpendida capogiro e che cercavano di accapararsi la simpatia di bergamo. era tutta una cosa tra amici.
                          t pare normale ke un dirigente dia lui la griglia delle partite al disignatore?

                          t pare normale ke un dirigente decida cosa si debbe dire alle moviole ?

                          t pare normale ke un dirigente minaccia il procuratore d un giocatore dicendigli ke nn lo fa + kiamare in nazionale?

                          se t pare tutto normale.......

                          tralascio quello ke ho sentito a ballaro' adesso xke' nn sono sicuro d aver capito bene cos ha combinato moggi con il controllo antidoping d un giocatore....

                          + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
                          Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
                          Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
                          3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da CoNtOz RuLeZ
                            Non si può ne biasimare ne giustificare il comportamento di Moggi.
                            Il fine giustifica i mezzi è una grande cazzata, in ambito sportivo non ha senso perchè se si assolvesse Moggi allora sarebbe come incitare tutti i Club a dare il via ad un'asta per gli arbitri per ogni partita.

                            Moggi: Ti offro una Maserati se annulli un paio di goals agli avversari.
                            Galliani: Io per un goal fantasma al derby ti compro uno Yatch...
                            Moratti: E che so il più scemo io? Ti regalo Cruz e Martins se non fischi i fuorigiochi.

                            Per cortesia, non diciamo cazzate. Non facciamo passare Moggi per un martire. La situazione attuale è uno schifo...è scandalosa...così non si può andare avanti se non si vuole ammazare lo Sport nazionale. Qualcosa di marcio sotto c'era, e questo è appurato. Che si trovino i responsabili e che venga fatta Giustizia, bisogna trovare pene pesanti, in modo che in futuro uno ci pensi mille volte prima di giocare sporco.
                            Non mettere in mezzo moratti che è troppo buono per ste cose =|
                            ModeratoreGDR CARTACEI-WAR GAMES-TCG
                            - UFO-MISTERI-PARANORMALE
                            - Al Bar dello sport

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Wang
                              Ma dovete capire che fa parte del DNA umano cercare la via più facile.

                              allora se io uccidessi tutti solo per diventare padrone del mondo mi daresti ragione?
                              firma irregolare - gwineth

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