Originariamente inviato da Kinslay Azkabahm
Bigiarelli, il bersagliere che, nel 1900, fondò la Società Podistica Lazzie su una panchina dell'odierna Piazza della Libertà. Dicono sempre i lazzieli che la Società Podistica cominciò a giocare a calcio "a livello episodico" sin dal 1901.
Ora, a rigor di logica appare evidente che codesto Bigiarelli, o chi per lui, dovesse conoscere le regole del gioco del Calcio per fondare una Società che al Calcio giocava.
Come faceva il Bigiarelli a conoscere le regole del calcio? Da dove aveva appreso le misure delle porte, dei campi, i rudimenti delle regole principali?
Appare quasi certo quindi che il Bigiarelli abbia visto giocare di persona almeno una partita di calcio.
Nessuno infatti fonda un club di persone che praticano uno sport che non hanno mai visto giocare e di cui non conoscono le regole.
Ora, nel 1900 la radio era allo stadio embrionale e non esistevano la televisione nè la pay tv. Esisteva il Cinema ma, pur non potendolo negare in maniera assoluta, appare davvero irrisoria la possibiltà che Dante Bigiarelli abbia conosciuto il Calcio vedendolo giocare AL CINEMA.
Difficile pure pensare che il Bigiarelli abbia conosciuto il Calcio vedendolo giocare fuori ROMA.
Il Bigiarelli era piuttosto giovane, aveva combattuto in Etiopia scampando alla disfatta di Adua e questi elementi, coniugati con la difficoltà dei viaggi dell'epoca (le macchine erano un giocattolo x pochi ricchissimi), e con la relativa distanza di Roma da altri centri importanti, ci porta a dover escludere che il Bersagliere abbia visto giocare al Calcio nel mentre di un viaggio fuori Roma.
Quindi, escludendo per ultima l'ipotesi fantastica che i soci della lazzie fossero degli autodidatti del Calcio, rimane aperto il quesito: da chi il Bigiarelli aveva appreso le regole del calcio? Chi introdusse al Calcio i soci della Podistica Lazzie?
Chi, in definitiva, HA PORTATO IL CALCIO A ROMA?
Gli Inglesi a quell'epoca erano titolari di un immenso Impero Coloniale fondato sulla potenza di una flotta senza eguali e marinai inglesi erano di stanza praticamente in tutti i porti dell'epoca.
Non è un caso che la prima società calcistica italiana sia il Genoa, squadra della città portuale mediterranea per eccellenza.
A Roma, divenuta da quasi un trentennio Capitale del Regno D'Italia, v'era la sede dell'Ambasciata Inglese e di numerosi consolati britannici per gli affari commerciali, politici e religiosi.
Cronache dell'epoca raccontano di come biondi giovanotti inglesi si sfidassero tra di loro gareggiando in un strano gioco con la palla. Di queste partite purtroppo non ne rimane che la memoria, ma nessuna documentazione.
Questa mancanza di documenti probanti ci impedisce di assegnare agli Inglesi il merito di aver portato il calcio a Roma.
La prima partita di Calcio giocata a Roma, di cui abbiamo documentazione certa, venne disputata il 18 settembre 1895, al Velodromo di Via Isonzo, tra la Società Udinese di Scherma e Ginnastica e la Società rodigina di ginnastica (Rovigo)
A vedere la partita c'erano il Re, la Regina e circa 20.000 persone di contorno.
L'allenatore e direttore dei rodigini era quel Francesco Gabrielli - che in quella città ha sempre vissuto e insegnato - che per primo tradusse in Italiano un manuale inglese di regole della Association Football.
E' ipotesi più che plausibile, anche se non documentabile, che almeno uno dei 9 originari fondatori della lazzie, tutti appassionati sportivi, fosse presente all'incontro che, per l'epoca, era di eccezionale rilevanza sportiva.
A partire dal novembre di quello stesso anno la Società Ginnastica Roma cominciò a giocare al Calcio "in maniera episodica".
Questa Società Ginnastica Roma, o SGR, era la stessa Società la cui esistenza pare abbia indotto Bigiarelli a chiamare lazzie la sua "creazione". Bigiarelli sostenne infatti di non aver potuto dare alla propria Società il titolo di Società Podistica Roma poichè esisteva già una Società Ginnastica Roma, ed avrebbe perciò cercato un nome che "andasse oltre i confini di Roma pur comprendendola".
Bene, la SGR giocava al calcio "in maniera episodica" sin dal 1895 risultando così in assoluto la prima Società Romana ad aver giocato al Football.
E' LA SGR la prima società Capitolina ad aver portato il calcio a Roma.
Non solo ma, nel 1896, gli studenti del Regio Liceo Ginnasio "Ennio Quirino Visconti" fondarono il Football Club Roma.
Contemporaneamente nasceva anche lo Sporting Club Roma.
Queste 3 società, SGR, FCR ed SCR, dettero vita nel maggio 1899, in quel di Villa Pamphili, al primo CAMPIONATO DI CALCIO DEL LAZIO.
Vinsero i Ginnasti del SGR di cui sono in grado di dare anche la Formazione.
La Formazione della Prima Squadra Vincente di ROMA:
Cesare Tifi, Mario Fabris, Fortunato Celli, Enrico Brignoli, Mario de Fiori, Vibo Bruti, Attilio Serafini, Raoul Dal Mulin, Guido Ottier, Enrico Cremonese, Gregorio Pocobelli..
Nel biennio 1899-1900 nacquero altre società che si occupavano di Calcio.
Ricordiamo la Forza e Coraggio, la Cristiana, la Veloce Club Podistico.
Nel 1901 nasce poi la Roman Cricket and Football Club società che, nel 1927, con l'Alba e la Fortitudo si fonde nella AsRoma.
La Roman CFC comincia a giocare al Football PRIMA che vi cominciasse a giocare, a carattere episodico, la S.P. lazzie.
Possiamo quindi affermare uno dei tre rami da cui nacque la ROMA ha cominciato a giocare a pallone prima della lazzie.
La lazzie quindi, è stata solo l ' OTTAVA squadra Capitolina a giocare al Calcio.
Questo dice, documenti alla mano, la Storia.
E questo afferma, sempre documenti alla mano, la Verità che la Storia ci tramanda.
E la Verità e la Storia ci insegnano, che non è stata la lazzie a portare il calcio a Roma ma giovani udinesi e trevigiani. E sempre Verità e Storia ci dicono, cari ROMANI, che non è stata la lazzie la prima società Capitolina a praticare il Football, ma la Società Ginnastica Roma.
Non equivocate quindi, signori lazzieli, e non mentite.
Non avete portato voi il Calcio a ROMA.
Voi al massimo vi avete portato il CACIO. Cacio che, in forma di pecorino, dev' essere stato il vostro primo pallone.
Riguardo l'unico vanto dei nostri cugini sulla frase spesso detta per sentirsi migliori "siamo nati primi noi" alcune precisazioni:
Analizzando l'Almanacco Illustrato del calcio Italiano facciamo un po' di storia.
IL CAMPIONATO PRIMA DEL GIRONE UNICO
1898, 1899: quattro squadre partecipanti: Internazionale di Torino, F.C. Torinese, Ginnastica di Torino, Genoa
1900: Si aggiungono Juventus e Milan
1901: Si aggiunge Mediolanum
1902: Si aggiunge l'Audace Torino e Andrea Doria
DELLA LAZIE NESSUNA TRACCIA
Nonostante sia nata nel 1900 la Lazio calcio fa la sua prima apparizione nel 1913 (nei primi due anni di storia corrono solo, vizio mai perso ..... ). Seguendo questo stolto ragionamento di chi nasce prima è più figo, in tutti gli sport ci sarebbero dinamiche allucinanti, e tra gli umani i nonni sarebbero più fighi dei nipoti, tra gli sport di squadra il Cricket sarebbe meglio del calcio
Ma purtroppo i nostri cugini sanno perfettamente che non è così, il Calcio è il più bello sport del mondo ed il più amato, mentre del cricket non si hanno tracce, lo Sheffield è una delle tante squadre inglesi e non ha la gloria di Arsenal o Manchester, i nipoti sono più fighi dei nonni ecc. ecc.
In realtà il vero inizio del calcio Italiano si ha con il primo vero Campionato a Girone Unico (e la AS Roma c'era ed arriva prima della Lazie) come qui riportato:
"Ma, la vera storia del Calcio Italiano comincia con l'istituzione del Torneo a girone unico, la cui prima edizione si svolse nel 1929-30 con la partecipazione di diciotto squadre".
Parliamo poi di un aspetto che non è secondario e riguarda il perchè questi baldi giovani abbiano chiamato la podistica con il nome di Lazio, cosa semplice da scoprire leggendo il sito ufficiale della SS Lazie:
"E’ il 9 Gennaio 1900. E’ l’inizio del secolo, quindi uno speciale Anno Santo. In una Roma che si muove tra le antiche carrozze e il primo tram elettrico, nove giovani amici, capeggiati dal sottoufficiale dei bersaglieri Luigi Bigiarelli, fondano la Società Podistica Lazio, sopra una panchina del lungotevere, di fronte a Piazza della Libertà.
"Roma non si può chiamare, perché c’è già la Ginnastica, diamogli un nome più grande, in cui Roma è compresa: Lazio". La proposta di Bigiarelli viene accolta con entusiasmo dai ragazzi: "I colori si ispireranno alla Grecia, la patria delle Olimpiadi. Bianco e Celeste"
Si legge chiaramente che il nome "Roma" sarebbe stato sicuramente la prima scelta ma causa una società che già lo aveva ci fu il ripiego "Lazio" che poteva sembrare ancora più roboante visto che Lazio riprendeva la regione intera.
E chiaro quindi che la Lazie sia diventata la squadra della regione e che quasi tutti gli abitanti di Roma si rispecchino maggiormente con il nome che porta la squadra che ha il nome della città, non è nulla di squallido o disonorante e semplicemente la realtà dei fatti, poi se anche tra le nostre mura cittadine inspiegabilmente vivono per ragioni varie (parentele fuori Roma, amicizie sbagliate e sfighe varie) qualche migliaio di tifosi della Lazie massimo rispetto per loro, ma per cortesia non ci ROMPETE PIU' LE PALLE CO STA' CAZZATA DELL'ANZIANITA'!!!!!
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