Juve: tutto il Cda si è dimesso
Il mandato rimesso agli azionisti
Dopo la bufera abbattutasi sulla Juventus in seguito allo scandalo delle intercettazioni telefoniche, tutto il Cda della Juventus si è dimesso. "Il consiglio di amministrazione della Juventus ha rimesso il proprio mandato agli azionisti e convocato l'Assemblea ordinaria per il 29 giugno 2006": questo l'esito della riunione del consiglio della Ifil, secondo quanto comunicato dal club.
Doveva essere un consiglio di amministrazione interlocutorio ed invece si è trasformato in un sisma di decimo grado. L'intero Cda bianconero ha infatti rassegnato le proprie dimissioni agli azionisti della Juventus. Troppo pesanti le accuse degli ultimi giorni mosse alla dirigenza bianconera in seguito allo scandalo intercettazioni, al quale si è aggiunto quello su presunte scommesse di calciatori juventini e i dubbi sulla regolarità dello scorso campionato.
Nel comunicato diramato dal club si legge: "Il cda della Juventus ha rimesso il proprio mandato agli azionisti e convocato l'Assemblea ordinaria per il 29 giugno 2006. Fino all'assemblea, eventuali operazioni straordinarie saranno di competenza esclusiva del consiglio di amministrazione".
E così finisce un'epoca. Perchè non c'è dubbio che in tutti questi anni la Juventus è sempre stata identificata con la Triade. E sapere che l'organigramma Roberto Bettega presidente, Luciano Moggi direttore generale, Antonio Giraudo amministratore delegato non farà più parte dei colori bianconeri suscita e susciterà senza dubbio un certo effetto. Ancora difficile capire sotto quale ottica siano da interpretare queste dimissioni, soprattutto perchè gli scenari ipotizzati erano ben diversi: Bettega ancora al suo posto, Moggi dimissionario al termine del campionato e Giraudo pronto a dare battaglia in quanto azionista con il 3,6 per cento del pacchetto. Possibile che questa svolta sia stata imposta dalla proprietà, che avrebbe tastato gli umori del popolo bianconero - fuori dalla sede di corso Galileo Ferraris erano sollevati alcuni cartelli con la scritta "Giraudo vattene" -, possibile che si sia voluto dare un segnale al mondo del calcio, possibile anche che la Triade abbia fatto l'ultimo gesto d'amore nei confronti della sua creatura, gettata improvvisamente al centro degli scandali. Ma dietro potrebbe anche esserci una manovra "finanziaria", un espediente per costringere proprio Giraudo, che detiene appunto il 3,6 per cento delle azioni, a lasciare la società senza la buonuscita di 16 milioni di euro.
Comunque sia le lacrime di domenica scorsa contro il Palermo sembrano assumere ora un valore particolare, il pianto di un addio già programmato. E ora comincia l'anno zero, l'anno della rifondazione.
http://www.tgcom.mediaset.it/sport/a...lo309253.shtml
Il mandato rimesso agli azionisti
Dopo la bufera abbattutasi sulla Juventus in seguito allo scandalo delle intercettazioni telefoniche, tutto il Cda della Juventus si è dimesso. "Il consiglio di amministrazione della Juventus ha rimesso il proprio mandato agli azionisti e convocato l'Assemblea ordinaria per il 29 giugno 2006": questo l'esito della riunione del consiglio della Ifil, secondo quanto comunicato dal club.
Doveva essere un consiglio di amministrazione interlocutorio ed invece si è trasformato in un sisma di decimo grado. L'intero Cda bianconero ha infatti rassegnato le proprie dimissioni agli azionisti della Juventus. Troppo pesanti le accuse degli ultimi giorni mosse alla dirigenza bianconera in seguito allo scandalo intercettazioni, al quale si è aggiunto quello su presunte scommesse di calciatori juventini e i dubbi sulla regolarità dello scorso campionato.
Nel comunicato diramato dal club si legge: "Il cda della Juventus ha rimesso il proprio mandato agli azionisti e convocato l'Assemblea ordinaria per il 29 giugno 2006. Fino all'assemblea, eventuali operazioni straordinarie saranno di competenza esclusiva del consiglio di amministrazione".
E così finisce un'epoca. Perchè non c'è dubbio che in tutti questi anni la Juventus è sempre stata identificata con la Triade. E sapere che l'organigramma Roberto Bettega presidente, Luciano Moggi direttore generale, Antonio Giraudo amministratore delegato non farà più parte dei colori bianconeri suscita e susciterà senza dubbio un certo effetto. Ancora difficile capire sotto quale ottica siano da interpretare queste dimissioni, soprattutto perchè gli scenari ipotizzati erano ben diversi: Bettega ancora al suo posto, Moggi dimissionario al termine del campionato e Giraudo pronto a dare battaglia in quanto azionista con il 3,6 per cento del pacchetto. Possibile che questa svolta sia stata imposta dalla proprietà, che avrebbe tastato gli umori del popolo bianconero - fuori dalla sede di corso Galileo Ferraris erano sollevati alcuni cartelli con la scritta "Giraudo vattene" -, possibile che si sia voluto dare un segnale al mondo del calcio, possibile anche che la Triade abbia fatto l'ultimo gesto d'amore nei confronti della sua creatura, gettata improvvisamente al centro degli scandali. Ma dietro potrebbe anche esserci una manovra "finanziaria", un espediente per costringere proprio Giraudo, che detiene appunto il 3,6 per cento delle azioni, a lasciare la società senza la buonuscita di 16 milioni di euro.
Comunque sia le lacrime di domenica scorsa contro il Palermo sembrano assumere ora un valore particolare, il pianto di un addio già programmato. E ora comincia l'anno zero, l'anno della rifondazione.
http://www.tgcom.mediaset.it/sport/a...lo309253.shtml
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