http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadr.../riserve.shtml
Juve in riserva e senza riserve
I bianconeri sono stanchi: colpa dell'utilizzo ad oltranza dei titolari? Le statistiche dicono di no. I titolari del Milan hanno giocato di più in campionato e in Coppa. E sotto processo vanno i rincalzi
Adrian Mutu a rapporto da Capello. Grazia Neri
Adrian Mutu a rapporto da Capello. Grazia Neri
MILANO, 24 aprile 2006 - Juventus in riserva di benzina? Probabile. Colpa di Capello che fa giocare sempre gli stessi? No, è solo un abusato luogo comune. Analizzando il dettaglio delle presenze dei titolari di Juventus, Milan e Inter, sia in campionato che in tutte le competizioni stagionali, emerge che è Ancelotti a puntare sullo zoccolo duro di giocatori, limitando il turnover. E quindi dovrebbe essere il Milan a essere stanco, non la Juventus. L'undici tipo rossonero ha totalizzato in 35 giornate 326 presenze, per un un totale di 25.937 minuti, quello bianconero si ferma a 304 presenze per 24.565 minuti. Mancini è quello che ha ruotato di più gli uomini: 296 presenze per i suoi fedelissimi per un totale di 24.209 minuti. Ampliando le statistiche degli stacanovisti a tutta la stagione (aggiungendo coppa Italia, Supercoppa e Champions League), si scopre che è ancora il Milan a primeggiare: 463 presenze per 36.264' complessivi, l'84.2% delle partite giocate dai rossoneri sono state disputate dai titolari, per un 73.3% di minuti. Le cifre degli intoccabili bianconeri sono minori: 420 presenze per 34.131' complessivi, il 76,4% delle partite giocate dalla squadra, il 68.5% dei minuti disponibili.
Questi dati smontano il teorema dell'abuso di titolari, ma non confutano il fatto che la Juve sia un po' sulle gambe e sottotono, forse perché i ricambi non si sono dimostrati all'altezza dei giocatori cardine, alcuni dei quali sono adesso acciaccati. Dalla panchina Capello non ha avuto il contributo di freschezza e qualità che poteva garantire un finale di stagione più brillante. Analizziamo dunque, per reparto, la stagione dei rincalzi bianconeri.
DIFESA - Cannavaro e Thuram al centro hanno giocato quasi sempre, avendo come unico rimpiazzo Kovac, tra l'altro frenato dagli infortuni. Il croato ex Bayern Monaco è stato però preferito al francese nella gara di Champions League contro l'Arsenal al Delle Alpi, capolinea europeo dei bianconeri. Kovac (15 presenze e un gol in campionato) nella sua prima stagione in serie A ha dimostrato di essere un marcatore vecchio stampo, con piedi ruvidi, ma affidabile in marcatura e dotato di un discreto colpo di testa, da utilizzare sui calci piazzati. Insomma, una riserva affidabile, ma nulla più.
Sulle fasce Zebina, in teoria il titolare, pupillo di Capello, non ha quasi mai giocato, vittima di infortuni a catena, incomprensioni societarie (a fine 2005 sembrava sul mercato), e di prestazioni maldestre. La Juve è a caccia di un terzino destro, come dimostrava l'interesse per Sagnol, che poi ha rinnovato con il Bayern. Balzaretti, cui è stato preferito spesso e volentieri Chiellini come titolare, è forse l'unica nota lieta del reparto dalla panchina. E' giovane, dinamico, duttile (ha giocato su entrambe le fasce) ha piedi più che discreti ed è attento in copertura. Da tenere d'occhio. Pessotto ha confermato l'affidabilità, ma anche che gli anni passano per tutti. Birindelli, vittima di un grave infortunio, non ha mai giocato.
CENTROCAMPO - La sorpresa è Mutu. Non per il valore del giocatore, indiscutibile, ma perché si è adattato a giocare da esterno di centrocampo, lui che aveva sempre giostrato da seconda punta, al massimo da trequartista. In stagione ha giocato oltre 30 partite, segnando 6 reti, parecchie. Un giocatore recuperato rispetto a quello naufragato al Chelsea.
Olivera, altro esterno, è invece sparito dalle rotazioni di Capello. I centrali di riserva non è che abbiano incantato, anzi. Forse per mancanza di continuità di impiego, perché il tecnico ha puntato ad oltranza su Vieira ed Emerson, nonostante la pubalgia abbia flagellato entrambi. Giannichedda quando chiamato in causa ha sempre svolto il compitino con puntualità, ma senza acuti, confermando di essere un gregario affidabile. In chiaroscuro la stagione di Blasi: riciclatosi senza cavarsela malaccio come terzino destro a inizio stagione, ha invece deluso nella sua posizione naturale, in mezzo al campo: poca impostazione e tanti, troppi falli.
ATTACCO - Del Piero è stato riproposto da Capello come riserva di lusso. Un ruolo che sta stretto al capitano bianconero, che ha limitato al minimo le polemiche e giocato su buoni livelli ogni volta che gli è stata concessa l'opportunità. Le presenze, pur a singhiozzo, condizionate da sostituizioni ricevute ed effettuate, sono comunque 30, le reti ben 11, quinto campionato in doppia cifra di reti per Pinturicchio. Zalayeta è missing in action. Capello lo ha sacrificato, riducendo ai tre primi violini il turnover delle punte.
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Come ho detto a inizio anno la juve non ha riserve all'altezza dei titolari, altro che poco turn over.. diciamo che capello è obligato a giocare sempere con gli stessi. E che ora che son stanchi non ha il rimpiazzo giusto
Juve in riserva e senza riserve
I bianconeri sono stanchi: colpa dell'utilizzo ad oltranza dei titolari? Le statistiche dicono di no. I titolari del Milan hanno giocato di più in campionato e in Coppa. E sotto processo vanno i rincalzi
Adrian Mutu a rapporto da Capello. Grazia Neri
Adrian Mutu a rapporto da Capello. Grazia Neri
MILANO, 24 aprile 2006 - Juventus in riserva di benzina? Probabile. Colpa di Capello che fa giocare sempre gli stessi? No, è solo un abusato luogo comune. Analizzando il dettaglio delle presenze dei titolari di Juventus, Milan e Inter, sia in campionato che in tutte le competizioni stagionali, emerge che è Ancelotti a puntare sullo zoccolo duro di giocatori, limitando il turnover. E quindi dovrebbe essere il Milan a essere stanco, non la Juventus. L'undici tipo rossonero ha totalizzato in 35 giornate 326 presenze, per un un totale di 25.937 minuti, quello bianconero si ferma a 304 presenze per 24.565 minuti. Mancini è quello che ha ruotato di più gli uomini: 296 presenze per i suoi fedelissimi per un totale di 24.209 minuti. Ampliando le statistiche degli stacanovisti a tutta la stagione (aggiungendo coppa Italia, Supercoppa e Champions League), si scopre che è ancora il Milan a primeggiare: 463 presenze per 36.264' complessivi, l'84.2% delle partite giocate dai rossoneri sono state disputate dai titolari, per un 73.3% di minuti. Le cifre degli intoccabili bianconeri sono minori: 420 presenze per 34.131' complessivi, il 76,4% delle partite giocate dalla squadra, il 68.5% dei minuti disponibili.
Questi dati smontano il teorema dell'abuso di titolari, ma non confutano il fatto che la Juve sia un po' sulle gambe e sottotono, forse perché i ricambi non si sono dimostrati all'altezza dei giocatori cardine, alcuni dei quali sono adesso acciaccati. Dalla panchina Capello non ha avuto il contributo di freschezza e qualità che poteva garantire un finale di stagione più brillante. Analizziamo dunque, per reparto, la stagione dei rincalzi bianconeri.
DIFESA - Cannavaro e Thuram al centro hanno giocato quasi sempre, avendo come unico rimpiazzo Kovac, tra l'altro frenato dagli infortuni. Il croato ex Bayern Monaco è stato però preferito al francese nella gara di Champions League contro l'Arsenal al Delle Alpi, capolinea europeo dei bianconeri. Kovac (15 presenze e un gol in campionato) nella sua prima stagione in serie A ha dimostrato di essere un marcatore vecchio stampo, con piedi ruvidi, ma affidabile in marcatura e dotato di un discreto colpo di testa, da utilizzare sui calci piazzati. Insomma, una riserva affidabile, ma nulla più.
Sulle fasce Zebina, in teoria il titolare, pupillo di Capello, non ha quasi mai giocato, vittima di infortuni a catena, incomprensioni societarie (a fine 2005 sembrava sul mercato), e di prestazioni maldestre. La Juve è a caccia di un terzino destro, come dimostrava l'interesse per Sagnol, che poi ha rinnovato con il Bayern. Balzaretti, cui è stato preferito spesso e volentieri Chiellini come titolare, è forse l'unica nota lieta del reparto dalla panchina. E' giovane, dinamico, duttile (ha giocato su entrambe le fasce) ha piedi più che discreti ed è attento in copertura. Da tenere d'occhio. Pessotto ha confermato l'affidabilità, ma anche che gli anni passano per tutti. Birindelli, vittima di un grave infortunio, non ha mai giocato.
CENTROCAMPO - La sorpresa è Mutu. Non per il valore del giocatore, indiscutibile, ma perché si è adattato a giocare da esterno di centrocampo, lui che aveva sempre giostrato da seconda punta, al massimo da trequartista. In stagione ha giocato oltre 30 partite, segnando 6 reti, parecchie. Un giocatore recuperato rispetto a quello naufragato al Chelsea.
Olivera, altro esterno, è invece sparito dalle rotazioni di Capello. I centrali di riserva non è che abbiano incantato, anzi. Forse per mancanza di continuità di impiego, perché il tecnico ha puntato ad oltranza su Vieira ed Emerson, nonostante la pubalgia abbia flagellato entrambi. Giannichedda quando chiamato in causa ha sempre svolto il compitino con puntualità, ma senza acuti, confermando di essere un gregario affidabile. In chiaroscuro la stagione di Blasi: riciclatosi senza cavarsela malaccio come terzino destro a inizio stagione, ha invece deluso nella sua posizione naturale, in mezzo al campo: poca impostazione e tanti, troppi falli.
ATTACCO - Del Piero è stato riproposto da Capello come riserva di lusso. Un ruolo che sta stretto al capitano bianconero, che ha limitato al minimo le polemiche e giocato su buoni livelli ogni volta che gli è stata concessa l'opportunità. Le presenze, pur a singhiozzo, condizionate da sostituizioni ricevute ed effettuate, sono comunque 30, le reti ben 11, quinto campionato in doppia cifra di reti per Pinturicchio. Zalayeta è missing in action. Capello lo ha sacrificato, riducendo ai tre primi violini il turnover delle punte.
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Come ho detto a inizio anno la juve non ha riserve all'altezza dei titolari, altro che poco turn over.. diciamo che capello è obligato a giocare sempere con gli stessi. E che ora che son stanchi non ha il rimpiazzo giusto
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