gli 11 cavalieri nero azzurri scesero ancora una volta nel campo di battiglia in quel di milano intitolato Giuseppe Meazza, questo in ricordo del grande condottiero nero azzurro.
I cavalieri nero azzurri scesero in campo con il loro scudo crociato e il serpente atorcigliato nella croce, erano tutti pronti a battersi contro gli invasori toscani che provenivano da livorno.
Ecco allora che dopo pochi minuti dall'inizio della battaglia uno dei guerrieri più forti di tutti i tempi si trovò faccia a faccia contro un suo aversario, chiamato Sir Amelia.
Il Cavaliere Materazzi ebbe l'opportunità di battere Sir Amelia e non volendo deludere il suo Signore mise fuori causa il suo aversario e i cavalieri nero azzurri iniziarono così a massacrare i toscani di quel di Livorno.
Ci penso poi uno dei cavalieri venuti dall'argentina per servire il Signore di Appiano gentile, Sir Amelia cercò in vano di rialzarsi per contrastare il Cavaliere Cruz ma non potè fare nulla contro di lui e torno nuovamente a terra.
Così i cavalieri nero azzurri iniziarono a respingere qualche attaccato dei Livornesi ma tutto fu inutile per gli amaranti.
Perchè un'altro dei cavalieri venuti dell'argentina inizio la sua lunga carica e scaglio il suo attacco da molto lontano buttando ancora una volta a terra il prode Sir Amelia che purtroppo però non pote più fare nulla se no chiedere la pietà dei cavelieri nero azzurri.
Solo ad allora dalle retrovie dell'esercito di appiano gentile arrivo Sir Cordoba che si scaglio contro amelia ferendolo ancora una volta.
Ora mai le fila dei soldati livornesi erano stanche e demoralizate. A quel punto uno dei più veterani cavalieri del glorioso esercito
Il suo nome era riechegiato dall'uruguay fino a Milano. Infatti era da poco tornato a Milano dopo aver servito la sua patria natale.
Ma per l'onore del suo signore doveva finire di distruggere l'esercito livornese
Distruggendo definitivamente ogni speranza di vittoria dei toscani.
I cavalieri nero azzurri scesero in campo con il loro scudo crociato e il serpente atorcigliato nella croce, erano tutti pronti a battersi contro gli invasori toscani che provenivano da livorno.
Ecco allora che dopo pochi minuti dall'inizio della battaglia uno dei guerrieri più forti di tutti i tempi si trovò faccia a faccia contro un suo aversario, chiamato Sir Amelia.
Il Cavaliere Materazzi ebbe l'opportunità di battere Sir Amelia e non volendo deludere il suo Signore mise fuori causa il suo aversario e i cavalieri nero azzurri iniziarono così a massacrare i toscani di quel di Livorno.
Ci penso poi uno dei cavalieri venuti dall'argentina per servire il Signore di Appiano gentile, Sir Amelia cercò in vano di rialzarsi per contrastare il Cavaliere Cruz ma non potè fare nulla contro di lui e torno nuovamente a terra.
Così i cavalieri nero azzurri iniziarono a respingere qualche attaccato dei Livornesi ma tutto fu inutile per gli amaranti.
Perchè un'altro dei cavalieri venuti dell'argentina inizio la sua lunga carica e scaglio il suo attacco da molto lontano buttando ancora una volta a terra il prode Sir Amelia che purtroppo però non pote più fare nulla se no chiedere la pietà dei cavelieri nero azzurri.
Solo ad allora dalle retrovie dell'esercito di appiano gentile arrivo Sir Cordoba che si scaglio contro amelia ferendolo ancora una volta.
Ora mai le fila dei soldati livornesi erano stanche e demoralizate. A quel punto uno dei più veterani cavalieri del glorioso esercito
Il suo nome era riechegiato dall'uruguay fino a Milano. Infatti era da poco tornato a Milano dopo aver servito la sua patria natale.
Ma per l'onore del suo signore doveva finire di distruggere l'esercito livornese
Distruggendo definitivamente ogni speranza di vittoria dei toscani.
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