annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

La Favola del Calais

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • La Favola del Calais

    La classe operaia va in paradiso


    Questa è una di quelle favole che tutti vogliono sentire raccontare, perchè parla di un gruppo di persone normali che, contro ogni pronostico, raggiunge un traguardo considerato impossibile.
    Sembra un copione per un film sportivo, dove noi possiamo immedesimarci con i protagonisti e parteggiare per loro, invece è la realtà, che a volte supera anche l'immaginazione.
    Il Calais è una piccola squadra di provincia, milita in un campionato regionale ed i suoi calciatori hanno tutti un altro lavoro: lavori normali come l'impiegato o l'operaio.
    Ebbene, questa squadra (che potrebbe essere quella del nostro paese o del nostro rione) ha raggiunto nel 2000 la finale di coppa di Francia!
    Infatti il meccanismo delle coppe nazionali, in quasi tutti i paesi europei, consente di partecipare in un unico torneo, a tutte le squadre di professionisti e dilettanti, permettendo - qualche volta - alle squadre minori di andare a giocare partite importanti contro squadre di rango.
    Mai però si era verificata l'eventualità di una squadra di dilettanti in finale: qualche eliminazione eccellente c'era già stata, qualche squadra delle serie minori aveva prolungato il proprio cammino sino agli ottavi o ai quarti di finale, ma mai fino alla finale di Parigi.
    Senza alcuna presunzione nè alcun clamore, i dilettanti del Calais hanno eliminato dieci squadre, tra cui spiccano quelle di prima divisione come lo Strasburgo e il Bordeaux, per ritrovarsi in finale il sette di maggio contro Nantes.
    Il cammino di questi ragazzi è stato esemplare, hanno vinto le partite mostrando un buon calcio contro le squadre del loro stesso livello o leggermente superiori, mentre contro le grandi hanno sfoderato una grinta e una voglia di farcela davvero commoventi: è il caso della semifinale contro il Bordeaux quando, arrivati ai supplementari sull'uno a uno, hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo della fatica e della paura, segnando ben due reti alla squadra di prima divisione.
    A questo punto avevano già ottenuto più di quanto avessero mai potuto desiderare: la finale allo stade de France.
    Il tecnico della squadra si è anche preoccupato, perchè alcuni dei suoi ragazzi erano andati in discoteca ed altri erano stati fermati per gli autografi oppure ospitati in trasmissioni tv....
    Il sogno sembrava davvero a portata di mano: da tutto il mondo, la sera della finale, milioni di persone facevano il tifo per quei ragazzi di provincia, lavoratori normali come tutti noi..... e come tutti noi suggestionabili: l'ingresso in campo deve essere stato micidiale, il trovarsi di fronte un muro umano formato da ottantamila tifosi, calcare lo stesso prato in cui si era giocata la finale mondiale due anni prima.
    Insomma, la situazione era condizionante, perciò i tifosi di calcio di tutto il mondo (si sa che si tifa sempre per chi è sulla carta il più debole!) pensarono che i giocatori del Calais potessero crollare di fronte a tutto questo.
    Con il passare dei minuti però il sogno ricominciò a correre: non solo il Calais sembrava aver assorbito tutta l'emozione, ma anzi il gioco era ordinato, difensivo ma ordinato.
    Come in una favola i piccoli stavano tenendo testa ai grandi, gli operai abituati a giocare di fronte a 300 spettatori stavano lottando alla pari dinanzi ad un pubblico di migliaia di persone.
    Ma, si sa, le favole non sempre hanno un lieto fine: la finale della coppa di Francia 2000 se l'è aggiudicata il Nantes per 2-1, la cenerentola ritorna alla normalità, ma........ c'è un ma...... un grande ma: la storia del calcio è cambiata, non sarà più la stessa, non ci saranno più grandi squadre che snobberanno le cosiddette "provinciali" perchè, il Calais insegna, la voglia di vincere e la motivazione possono colmare il gap tecnico e finanziario, lanciando nell'olimpo dello sport anche una piccola squadra di periferia, magari formata da operai e impiegati che non saranno dei mostri nella tecnica ma che vogliono realizzare il sogno in cui credono: giocare una finale di coppa...... e magari la prossima volta vincerla!
    Originally Posted by Emiliano
    ° Pelè era un buon giocatore, ma nulla di straordinario.
    NEW!
    °ci sono molto giocatori che preferisco a Pelè, vedi Giggs, Cristiano Ronaldo, Messi, Totti, Van Basten, Henry oltre molti altri e su tutti Roby Baggio. Nella classifica dei miei preferiti Pelè non è ai primi posti di sicuro.

  • #2
    Solo nel campionato francese può succedcere una cosa del genere. La sapevo anche io sta cosa, ma non è assolutamenter un esempio da prendere. La Francia ha i club con il tasso tecnico più basso d'Europa. In un'altra nazione uno scandalo del genere non sarebbe mai successo. Io dico, si va bene, una squadra di livello minore, ben organizzata, può anche battere una squadra non dico di serie A o di serie B, ma di serie C. Può succedere una volta per caso, ma arrivare a battere varie squadre e arrivare fino alla finale è scandaloso. Immaginate in Italia, una sdquadra di dilettanti, voglio metterci il massimo del dilettantismo, l'Interregionale. Cioè, una squadra di Interregionale può mai arrivare ad una finale di coppa? E' una cosa impossibile, non avrà mai il tasso tecnico di un club di livello superiore, sennò a che servono le categorie?e poi sarebbe una figuraccia per tutta la nazione, significa proprio che non ci sono squadre di livello. La seria A italiana è una categoria seria, come anche in altri paesi. L'altra volta hanno giocato Siena-Cervia. Ora il Siena è una squadra che lotta per la salvezza, ma ha fatto la goleada contro una squadra di dilettanti e per altro molto ben organizzata, visto che ha tutto quello che ha una squadra di serie A.
    In Francia la prima in classifica è paragonabile ad una squadra prima in classifica in serie C1.
    Concludo dicendo che è proprio uno schifo che possa accadere una cosa del genere.

    Commenta

    Sto operando...
    X