Buenos Aires… Quartiere genovese… Stadio “La Bombonera”… L’ultimo atto della Copa Sudamericana sarà di scena nel piu affascinante teatro che il calcio albiceleste può offrire. Gli argentini per ribaltare il risultato. I boliviani per il primo titolo della storia. Tutto questo è Boca Juniors – Bolìvar.
Gli xeneizes sono condannati a vincere dopo la sconfitta per 0-1 rimediata a La Paz. In questa stagione le due squadre hanno già incrociato le armi sul terreno che ha fatto conoscere al mondo il talento smisurato di Diego Armando Maradona. Il 22 aprile di quest’anno, nella prima fase di Copa Libertadores, le due squadre si sono affrontate in un incontro valido per il Gruppo 8. In quell’occasione il Boca prevalse in maniera netta. Un 3-0 secco. Senza possibilità di replica, sembrava allora, perché la replica invece ci sarà e proprio nell’atto conclusivo della seconda manifestazione per club del Sudamerica. Il Bolìvar farà di tutto perché non finisca come in primavera, forte di quell’unico, misero, ma importantissimo gol dell’andata. E destino ha voluto che fosse proprio un argentino a siglarlo. Horacio Chiorazzo. Un passato proprio nelle giovanili del Boca e ora capocannoniere della manifestazione con 5 reti.
Rispetto alla gara d’andata Jorge Benitez sembra deciso a rinunciare al 4-4-2, sacrificando un centrocampista, il colombiano Fabian Jorge Vargas, per far scendere in campo i suoi con un 4-3-3 che prevederebbe Martin Palermo al centro di un tridente completato da Guillermo Barros Schelotto e Carlitos Tevez. Proprio dall’Apache, opaco all’andata, i tifosi xeneizes si aspettano molto. Sarà infatti questa la sua ultima partita in maglia gialloblu, prima del passaggio ai brasiliani del Corinthians.
Sul fronte opposto Wladimir Sorìa è consapevole che ai suoi basterà un pareggio per laurearsi campioni e sembra propenso a schierare una formazione piu accorta in confronto a quella che ha colto il successo di La Paz. Spazio dunque al 5-4-1 con Chiorazzo unico terminale offensivo. Nessun club boliviano, così come la nazionale, ha mai conquistato titoli internazionali e tutta una nazione, rivali dei Celestes compresi, sarà incollata ai teleschermi per seguire l’incontro.
Gli xeneizes sono condannati a vincere dopo la sconfitta per 0-1 rimediata a La Paz. In questa stagione le due squadre hanno già incrociato le armi sul terreno che ha fatto conoscere al mondo il talento smisurato di Diego Armando Maradona. Il 22 aprile di quest’anno, nella prima fase di Copa Libertadores, le due squadre si sono affrontate in un incontro valido per il Gruppo 8. In quell’occasione il Boca prevalse in maniera netta. Un 3-0 secco. Senza possibilità di replica, sembrava allora, perché la replica invece ci sarà e proprio nell’atto conclusivo della seconda manifestazione per club del Sudamerica. Il Bolìvar farà di tutto perché non finisca come in primavera, forte di quell’unico, misero, ma importantissimo gol dell’andata. E destino ha voluto che fosse proprio un argentino a siglarlo. Horacio Chiorazzo. Un passato proprio nelle giovanili del Boca e ora capocannoniere della manifestazione con 5 reti.
Rispetto alla gara d’andata Jorge Benitez sembra deciso a rinunciare al 4-4-2, sacrificando un centrocampista, il colombiano Fabian Jorge Vargas, per far scendere in campo i suoi con un 4-3-3 che prevederebbe Martin Palermo al centro di un tridente completato da Guillermo Barros Schelotto e Carlitos Tevez. Proprio dall’Apache, opaco all’andata, i tifosi xeneizes si aspettano molto. Sarà infatti questa la sua ultima partita in maglia gialloblu, prima del passaggio ai brasiliani del Corinthians.
Sul fronte opposto Wladimir Sorìa è consapevole che ai suoi basterà un pareggio per laurearsi campioni e sembra propenso a schierare una formazione piu accorta in confronto a quella che ha colto il successo di La Paz. Spazio dunque al 5-4-1 con Chiorazzo unico terminale offensivo. Nessun club boliviano, così come la nazionale, ha mai conquistato titoli internazionali e tutta una nazione, rivali dei Celestes compresi, sarà incollata ai teleschermi per seguire l’incontro.
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