L'ultima puntata della telenovela che vede la Juventus indagata per somministrazione di sostanze illecite e frode in competizioni sportive ha visto trasformare dall'avvocato bianconero un'aula di tribunale in un circo.
Ho trovato un link utile per ringraziare l'uomo e lo sportivo che ha permesso a questo scandalo sportivo di saltare fuori:
L'uomo che ama il calcio
Processo Juve: alta tensione in aula
Gianluca Farina
L’avvocato difensore del club torinese contesta vivacemente il lavoro del perito del giudice, che adombra l’ipotesi di somministrazione di Epo ai calciatori bianconeri. Respinta inoltre un’istanza dell’Avvocatura dello Stato.
Mattinata di tensione quella vissuta al Tribunale di Torino, attraversato dalla nuova udienza del processo sul doping che investe la Juventus, in particolare nelle persone di Antonio Giraudo, amministratore delegato, e Riccardo Agricola, capo dello staff medico, imputati entrambi con l’accusa di frode sportiva.
L’aula dove si svolge il processo è stata teatro di un duro scontro verbale tra il perito del giudice, l`ematologo Giuseppe D`Onofrio, che attraverso l`esame dei valori sanguigni di alcuni giocatori bianconeri aveva adombrato l`utilizzo di eritropoietina, e l`avvocato difensore del club torinese Luigi Chiappero, che ha aspramente contestato il lavoro dell`esperto.
Chiappero, in particolare, ha contestato al professor D’Onofrio una precedente consulenza tecnica (in occasione di un processo per doping a Bologna) in cui, secondo l’avvocato, l’ematologo aveva detto cose completamente differenti da quelle affermate nel corso del processo alla Juve. Parole grosse e reciproche accuse di falsità hanno costretto in più occasioni il giudice Casalbore ad intervenire, ammonendo in particolare l’avvocato dei bianconeri.
Udienza che, del resto, si era già aperta nel segno della sorpresa, visto che l’Avvocatura generale dello Stato, sollecitata dai legali della società bianconera, aveva chiesto un rinvio per permettere di citare formalmente il Coni e i ministeri della Salute e delle Finanze come “persone offese» del reato di frode in competizioni sportive.
Istanza che, una volta recepita, avrebbe dilatato di alcune settimane la conclusione del processo, istanza che al contrario è stata respinta in toto dal giudice Casalbore, che ha definito ”tardiva e strumentale” l’iniziativa della Juventus.
Gianluca Farina
L’avvocato difensore del club torinese contesta vivacemente il lavoro del perito del giudice, che adombra l’ipotesi di somministrazione di Epo ai calciatori bianconeri. Respinta inoltre un’istanza dell’Avvocatura dello Stato.
Mattinata di tensione quella vissuta al Tribunale di Torino, attraversato dalla nuova udienza del processo sul doping che investe la Juventus, in particolare nelle persone di Antonio Giraudo, amministratore delegato, e Riccardo Agricola, capo dello staff medico, imputati entrambi con l’accusa di frode sportiva.
L’aula dove si svolge il processo è stata teatro di un duro scontro verbale tra il perito del giudice, l`ematologo Giuseppe D`Onofrio, che attraverso l`esame dei valori sanguigni di alcuni giocatori bianconeri aveva adombrato l`utilizzo di eritropoietina, e l`avvocato difensore del club torinese Luigi Chiappero, che ha aspramente contestato il lavoro dell`esperto.
Chiappero, in particolare, ha contestato al professor D’Onofrio una precedente consulenza tecnica (in occasione di un processo per doping a Bologna) in cui, secondo l’avvocato, l’ematologo aveva detto cose completamente differenti da quelle affermate nel corso del processo alla Juve. Parole grosse e reciproche accuse di falsità hanno costretto in più occasioni il giudice Casalbore ad intervenire, ammonendo in particolare l’avvocato dei bianconeri.
Udienza che, del resto, si era già aperta nel segno della sorpresa, visto che l’Avvocatura generale dello Stato, sollecitata dai legali della società bianconera, aveva chiesto un rinvio per permettere di citare formalmente il Coni e i ministeri della Salute e delle Finanze come “persone offese» del reato di frode in competizioni sportive.
Istanza che, una volta recepita, avrebbe dilatato di alcune settimane la conclusione del processo, istanza che al contrario è stata respinta in toto dal giudice Casalbore, che ha definito ”tardiva e strumentale” l’iniziativa della Juventus.
Ho trovato un link utile per ringraziare l'uomo e lo sportivo che ha permesso a questo scandalo sportivo di saltare fuori:
L'uomo che ama il calcio
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