Mi pare che su Chievo e Siena ci sia un'inchiesta tutt'ora in corso e che la giustizia sportiva stia funzionando benissimo.
Il vero problema sorge quando ci si mettono in mezzo i giudici esibizionisti e desiderosi di notorietà della giustizia ordinaria che nulla hanno a che fare con l'ordinamento sportivo, in quei casi nascono degli obrobri mostruosi come la legge Bosman che ha trasformato il calcio in una giungla senza controllo ove i giocatori e i loro procuratori tengono in ostaggio le società, oppure pensiamo al caso Catania dell'anno scorso che ha partorito la mostruosa superserie B che nessuno voleva ma che sopratutto ha fatto nascere quell'obrobrio della serie A a venti squadre, un vero e proprio controsenso calcistico.
L'Uefa tenta di alleggerire i calendari riducendo le date della Champions perchè tutti si lamentano dell'affollamento e noi aumentiamo le partite da giocare con la conseguenza che le date saranno intasate, diventerà un problema rimandare una gara di campionato (es. per condizioni di impraticabilità del campo) perchè non si saprà quando recuperarla, i muscoli degli atleti già portati al limite verranno ulteriormente sollecitato col rischio di gravi infortuni i campi di calcio già penosi diverranno ancora più sfruttati con ulteriori rischi per articolazioni e legamenti.
Quest'anno poi signori miei arrivano i giudici napoletani che in barba a ogni regolamento della federcalcio e del coni dicono che il Napoli che è fallito deve rimanere in serie B con la scusa di preservare i diritti dei creditori ma col chiaro intento di cavalcare le pressioni politiche e sociali che spingono per questa soluzione.
Se passasse questa assurda visione da ora in poi ogni presidente si riterrebbe autorizzato a far fallire la propria squadra al minimo problema economico, magari si potrebbero fare montagne di debiti per comprare campioni su campioni, poi una volta ottenuto l'obbiettivo (scudetto o promozione che sia) sarà sufficente dichiarare fallimento e vendere la società magari a una nuova dirgenza che sotto sotto abbia contatti con quella vecchia.
In questo modo tutte quello società che invece si sforzano di tenere a posto i registri contabili vedrebbero i loro diritto calpestati in quanto non potendo comprare giocatori facendo debiti per salvaguardare il bilancio, non potrebbero restare competitive con chi invece questi debiti li fa in barba alle regole.
Fortunatamente finora la federcalcio ha tenuto duro rispetto a questo atteggiamento piratesco e intimidatorio, cavalcato abilmente da quell'ambiguo figuro del calcio che corrisponde al nome di Guacci, la cui attività, molto fuori della norma e dai regolamenti, di collezionista di squadre a fini personali è ormai evidente e sotto gli occhi di tutti.
Tra l'altro vorrei ricordare che il governo dopo l'anno scorso nominò ufficialmente il TAR del Lazio come unico organo presso cui le società di calcio potevano fare ricorso, mi domando quindi come possa il tribunale di Napoli esprimersi in merito a un'aspetto come il titolo sportivo che per esplicita norma del Coni e di competenza esclusiva della FIGC.
Sisi non c'è che dire ogni volta che la giustizia ordinaria si immischia nel calcio ne succedono delle belle.............
secondo tocca darsi una regolata perke sti continui ripescaggi sfalsano del tutto il calciomercato...
ad esempio l'Empoli quest'anno pur non facendo nulla ha avuto in Di Natale e Rocchi due ottimi attaccanti e comè stato si è parlato delle loro cessioni (non so se sono ancora avvenute) e magari spinti dalla voglia di serie A se ne vanno togliendo all'Empoli al momento del ripescaggio due validissimi elementi....
Originally posted by Tylin Mi pare che su Chievo e Siena ci sia un'inchiesta tutt'ora in corso e che la giustizia sportiva stia funzionando benissimo.
Il vero problema sorge quando ci si mettono in mezzo i giudici esibizionisti e desiderosi di notorietà della giustizia ordinaria che nulla hanno a che fare con l'ordinamento sportivo, in quei casi nascono degli obrobri mostruosi come la legge Bosman che ha trasformato il calcio in una giungla senza controllo ove i giocatori e i loro procuratori tengono in ostaggio le società, oppure pensiamo al caso Catania dell'anno scorso che ha partorito la mostruosa superserie B che nessuno voleva ma che sopratutto ha fatto nascere quell'obrobrio della serie A a venti squadre, un vero e proprio controsenso calcistico.
L'Uefa tenta di alleggerire i calendari riducendo le date della Champions perchè tutti si lamentano dell'affollamento e noi aumentiamo le partite da giocare con la conseguenza che le date saranno intasate, diventerà un problema rimandare una gara di campionato (es. per condizioni di impraticabilità del campo) perchè non si saprà quando recuperarla, i muscoli degli atleti già portati al limite verranno ulteriormente sollecitato col rischio di gravi infortuni i campi di calcio già penosi diverranno ancora più sfruttati con ulteriori rischi per articolazioni e legamenti.
Quest'anno poi signori miei arrivano i giudici napoletani che in barba a ogni regolamento della federcalcio e del coni dicono che il Napoli che è fallito deve rimanere in serie B con la scusa di preservare i diritti dei creditori ma col chiaro intento di cavalcare le pressioni politiche e sociali che spingono per questa soluzione.
Se passasse questa assurda visione da ora in poi ogni presidente si riterrebbe autorizzato a far fallire la propria squadra al minimo problema economico, magari si potrebbero fare montagne di debiti per comprare campioni su campioni, poi una volta ottenuto l'obbiettivo (scudetto o promozione che sia) sarà sufficente dichiarare fallimento e vendere la società magari a una nuova dirgenza che sotto sotto abbia contatti con quella vecchia.
In questo modo tutte quello società che invece si sforzano di tenere a posto i registri contabili vedrebbero i loro diritto calpestati in quanto non potendo comprare giocatori facendo debiti per salvaguardare il bilancio, non potrebbero restare competitive con chi invece questi debiti li fa in barba alle regole.
Fortunatamente finora la federcalcio ha tenuto duro rispetto a questo atteggiamento piratesco e intimidatorio, cavalcato abilmente da quell'ambiguo figuro del calcio che corrisponde al nome di Guacci, la cui attività, molto fuori della norma e dai regolamenti, di collezionista di squadre a fini personali è ormai evidente e sotto gli occhi di tutti.
Tra l'altro vorrei ricordare che il governo dopo l'anno scorso nominò ufficialmente il TAR del Lazio come unico organo presso cui le società di calcio potevano fare ricorso, mi domando quindi come possa il tribunale di Napoli esprimersi in merito a un'aspetto come il titolo sportivo che per esplicita norma del Coni e di competenza esclusiva della FIGC.
Sisi non c'è che dire ogni volta che la giustizia ordinaria si immischia nel calcio ne succedono delle belle.............
Concordo in pieno....
L'anno scorso l'empoli era una delle poche squadre col bilancio in positivo, insieme a poche altre....
e a comportarsi bene e' andata in serie B
Cmq, da quello che ho sentito, se l'inchiesta sul calcioscommesse finiscie prima del campionato, dovrebbero arrivare Empoli e Perugia.... bel casino -_______-
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non esiste sconfitta... amicizia... tradimento... fiducia.... onore... vero... falso... esiste solo la Vittoria
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